Il cardinale tedesco Reinhard Marx ha suggerito che i tempi sono maturi per i laici, uomini e donne, perché predichino le omelie a Messa.
Un articolo di Maike Hickson nella mia traduzione.
Il cardinale tedesco Reinhard Marx ha suggerito che i tempi sono maturi per i laici, uomini e donne, perché predichino le omelie a Messa.
Sabato scorso il cardinale ha tenuto una conferenza a un’assemblea diocesana di lettori nella sua arcidiocesi di Monaco di Baviera-Frisinga, dove ha detto di essere “un po’ deluso” per alcune delle omelie che ha ascoltato in alcune parrocchie. Si chiedeva se i laici potessero avere un dono migliore per la predicazione.
“Come si presenta l’omelia del futuro? Può predicare solo il sacerdote? Le cose devono svilupparsi ulteriormente”, ha detto.
Queste parole fanno seguito ad un articolo appena pubblicato sul sito web dei vescovi tedeschi – di cui è presidente Marx – in cui si proponeva che le donne potessero tenere omelie durante la Messa. Padre Nikodemus Schnabel, l’autore di questo articolo, si è chiesto: “Cosa si oppone a una vera e propria riscoperta dell’ufficio liturgico del lettore e del lettore femminile, per il quale possono essere incaricati solo i non ecclesiastici?”
A questi lettori non solo sarebbe affidato “l’annuncio della Parola di Dio, ma anche la sua esegesi”.
Così, egli proponeva chiaramente un nuovo ufficio liturgico che avrebbe incluso le omelie tenute dalle donne.
Il cardinale Reinhard Marx sembra andare nella stessa direzione quando sabato ha affermato che a volte, nelle omelie, gli manca una discussione esegetica dei testi biblici, dicendo che “non ci si interroga sul vero significato [del testo]”.
Poiché “i talenti sono diversi”, il presule tedesco solleva la questione dei predicatori laici. “Non vogliamo dire: chi ha talento, parlerà?”, ha chiesto. “Può solo predicare il sacerdote?” In generale, il cardinale Marx auspica “una maggiore diversità per quanto riguarda l’omelia”.
Questi commenti arrivano poco dopo una riunione privata e non preannunciata del Sinodo pre-Amazzonico che si è svolta nei pressi di Roma, alla quale hanno partecipato diversi prelati e teologi tedeschi, tra cui il cardinale Walter Kasper e il vescovo Franz-Josef Overbeck. Il riassunto ufficiale di quell’incontro richiedeva l’introduzione di diaconi donne. Gli autori di questa sintesi affermano a proposito delle donne che “propongono che la loro leadership sia riconosciuta, promuovendo varie forme ministeriali di esercizio del servizio e dell’autorità e, in particolare, che la riflessione sul diaconato femminile sia ripresa nella prospettiva del Vaticano II (cfr. LG 29, AG 16 IL 129 c2)”.
A quell’incontro era presente anche il vescovo Erwin Kräutler che, il 14 luglio, in un’intervista con la televisione austriaca ORF, ha espresso la speranza che il prossimo Sinodo pan-amazzonico del 6-27 ottobre faccia nascere “almeno i diaconi di sesso femminile”, accanto al sacerdozio coniugale. Se fosse stato per lui, l’obiettivo sarebbe quello di avere sacerdoti donne (enfasi mia, ndr). Lo ha chiesto in questa intervista: “Quando due terzi di queste parrocchie [nella sua diocesi brasiliana di Xingu] sono guidate da donne, perché non possono ottenere l’ordinazione e presiedere la domenica alla Santa Eucaristia?”
Come ha riferito LifeSiteNews il 19 luglio, una fonte ben informata afferma che il diaconato femminile è l’obiettivo principale degli organizzatori del Sinodo amazzonico. “Si chiedono due cose [al Sinodo amazzonico]: il diaconato femminile e l’abolizione del celibato. Sono due cose colossali. Quando non si riesce a farli passare entrambi, allora si preserva il celibato e ci si accontenta del diaconato femminile”, ha dichiarato la fonte.
Peter Winnemöller, noto giornalista e commentatore cattolico in Germania, è allarmato dalle osservazioni del cardinale Marx sui predicatori laici.
“E ora anche i predicatori laici. L’attivissimo arcivescovo di Monaco e presidente della DKB (La Conferenza Episcopale Tedesca, ndr) non si stanca di portare avanti il suo programma di distruzione”, ha scritto sul suo blog,
Egli evidenzia il collegamento con il “percorso sinodale” appena iniziato in Germania, che trasforma la Chiesa in Germania in “una Chiesa di cambiamenti epocali”. Questa “Chiesa dei cambiamenti epocali”, aggiunge Winnemöller, “porterà molto probabilmente non solo omelie laiche, ma anche la celebrazione laicale [della Santa Eucaristia]”.
Alla luce delle nuove statistiche degli appartenenti alla Chiesa in Germania – con oltre 200.000 cattolici che hanno lasciato la Chiesa nel 2018 (con un aumento del 27%) – alcuni osservatori si chiedono perché i vescovi tedeschi siano così ansiosi di continuare il loro programma di riforma, quando sembra avere effetti negativi sulla Chiesa.
Fonte: LifeSiteNews
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