Foto: vescovo Peter Kohlgraf di Magonza, Germania

Foto: vescovo Peter Kohlgraf di Magonza, Germania

 

di Sabino Paciolla

 

Alcune personalità avanzano delle ipotesi che sicuramente faranno discutere.

Davanti alla attuale crisi della Chiesa, colpita pesantemente dagli abusi sessuali, qualche vescovo invece di andare alle radici di questa grave piaga, fa delle proposte simili a quelle che qualcuno potrebbe fare al bar dello sport.

Il vescovo Peter Kohlgraf di Magonza, Germania, ha chiesto che si discuta del celibato facoltativo per i sacerdoti. Lo scandalo degli abusi nella Chiesa cattolica mostra che “il sistema è messo in discussione“, ha detto il vescovo.

Mons. Kohlgraf fa un ragionamento terra terra, forse troppo terra terra: se i sacerdoti abusano sessualmente è perché il ministero sacerdotale reprime il loro desiderio sessuale. Per cui, facendo “sposare” il sacerdote, il problema sarebbe risolto, o impostato per la soluzione.

Come infatti riporta il sito Pray Tell, (ripreso dal Catholic Herald):

“Sulla questione del celibato facoltativo, il vescovo Kohlgraf ha detto: ‘Per me stesso direi che non deve essere un argomento tabù che non si possa discutere’.

La vocazione al sacerdozio potrebbe attrarre persone che, ‘a causa della loro struttura di personalità, diventano autori (di abusi, ndr)’, ha detto.  ‘Alcune concezioni degli insegnamenti morali della Chiesa’ potrebbero ostacolare un impegno aperto con esperienze e questioni di sessualità umana, ha affermato in una lettera inviata a tutte le parrocchie della sua diocesi”.

Una concezione avanzata, come si vede.

L’unica cosa che lascia dubbiosi, per così dire, è che, come ha messo in evidenza una ricerca statunitense, gli abusi dei sacerdoti, per l’81% dei casi, sono avvenuti nei confronti di soggetti di sesso maschile. Il che solleva il seguente interrogativo: se gli abusi mettono in questione  la castità sacerdotale, come rimedio, a quale tipo di unione si potrebbe pensare? A quella eterosessuale oppure a quella omosessuale?

Non lo sappiamo, probabilmente a quella eterosessuale. Però, non possiamo non ricordare che il vicepresidente della Conferenza Episcopale Tedesca, il vescovo Franz-Josef Bode, a gennaio scorso, aveva proposto la benedizione per le coppie omosessuali, però non in chiesa. “Ormai sono un fatto: visto che c’è molto di positivo, buono e corretto in questo, perché non considerare non una messa, ma almeno una benedizione?”, aveva affermato mons. Bode (vedi qui e anche qui).

Kohlgraf è stato fatto vescovo da Papa Francesco nell’agosto scorso.

 

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