Il cardinale Raymond Burke ha risposto alle domande sulla validità del papato di Papa Francesco alla luce delle rivelazioni dei cardinali elettori che suggeriscono che c’è stata una campagna organizzata per assicurare la sua elezione.
Ecco l’articolo di John-Henry Westen, pubblicato su LifeSiteNews, nella mia traduzione.
Il cardinale Raymond Burke ha risposto alle domande sulla validità del papato di Papa Francesco alla luce delle rivelazioni dei cardinali elettori che suggeriscono che c’è stata una campagna organizzata per assicurare la sua elezione.
Il cardinale, esperto di diritto canonico ed ex capo della più alta corte vaticana (il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, ndr), ha parlato della questione in un’intervista nel [programma] The Patrick Coffin Show che è andato in onda il 13 agosto. (Vedi la discussione che inizia alle 19:24.)
Coffin ha chiesto: “Alcuni cattolici si chiedono se sia lecito indagare almeno se [sia stata violata] la costituzione apostolica Universi Dominici Gregis del 1995 di San Giovanni Paolo II – che ha stabilito le norme per i futuri conclavi papali – se quelle regole siano state violate e se l’intera elezione di Papa Francesco possa o meno essere invalida. C’è qualche fondamento per questa speculazione?”.
La costituzione apostolica prescrive come debbano svolgersi le elezioni papali e suggerisce che un’elezione non sarebbe valida se contravvenisse alla costituzione. Al paragrafo 76 del documento si legge: “Se l’elezione fosse avvenuta altrimenti da come è prescritto nella presente Costituzione o non fossero state osservate le condizioni qui stabilite, l’elezione è per ciò stesso nulla e invalida, senza che intervenga alcuna dichiarazione in proposito e, quindi, essa non conferisce alcun diritto alla persona eletta”.
Il cardinale Burke ha risposto a Coffin, dicendo: “L’unico motivo che credo potrebbe essere usato per mettere in discussione la validità dell’elezione sarebbe se l’elezione fosse organizzata in anticipo con una campagna elettorale che è severamente vietata e che sarebbe molto difficile da dimostrare”.
“La gente parla di questo scrutinio supplementare che fu preso, ma ho studiato quella questione e non vedo che quella metterebbe in alcun modo in discussione la validità dell’elezione”, ha aggiunto il cardinale Burke.
Ha detto il cardinale Burke: “Ci sono dichiarazioni fatte dal compianto cardinale Godfried Danneels, arcivescovo di Bruxelles e Mechelin, che parla di questo gruppo di San Gallo e di come [i membri] si siano incontrati per opporsi prima a papa san Giovanni Paolo II e…. continuare ad essere molto contrari a papa Benedetto XVI”.
“Colui che ha scritto l’autobiografia del defunto Cormac Murphy-O’Connor ne parla e ci sono indicazioni, ma penso che se si potesse dimostrare che queste persone si fossero impegnate in una campagna attiva per minare prima di tutto papa Benedetto XVI e allo stesso tempo progettare l’elezione di qualcuno che fosse radicalmente diverso, questo potrebbe essere un motivo di discussione”, ha aggiunto.
“Non credo di avere in mano i fatti, e devono essere fatti, fatti dimostrabili, per provarlo. Ma questo è tutto quello che potrei dire a riguardo”.
Coffin ha poi sollevato un altro punto che sembra indicare una campagna organizzata per Papa Francesco con il discorso tenuto all’Università di Villanova dall’allora cardinale Theodore McCarrick (vedi il video seguente) che si vantava di fare pressione per l’elezione di Jorge Bergoglio – ora Papa Francesco.
Il cardinale Burke ha risposto: “Ci sono certamente le indicazioni, ma a partire da ciò dovremmo stabilire prove concrete di ciò. Il discorso a Villanova di Theodore McCarrick crea certamente un grande sospetto, ma non so se ci siano persone che sarebbero in grado di dimostrarlo o meno”.
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