Un fact check di un anno fa non è invecchiato bene. Ha preso in giro il dottor Geert Vanden Bossche le cui parole però si sono rivelate azzeccate. Purtroppo!
Di seguito vi propongo nella mia traduzione un articolo di Igor Chudov.
Adoro i vecchi fact checking e gli hit piece. Ma se mi chiedete qual è quello che amo di più, è questo.
L’autore è Jonathan Jarry.
Jonathan Jarry è pagato dal “McGill University Office for Science and Society”. La McGill, un’università del Quebec, in Canada, è generosamente sponsorizzata dalla Fondazione Bill e Melinda Gates e ha ricevuto 20 sovvenzioni per un ammontare di 13.930.286 dollari. Questo sostegno, ovviamente, è dovuto alla pura generosità di Bill e Melinda Gates e non influisce in alcun modo sull’indipendenza della McGill e sulle attività pro-vaccini di Jonathan Jarry. Tanto per dire.
Il ridicolizzare di Jonathan è stato, ironicamente, etichettato come “Pensiero critico” e “Pseudoscienza”. Ciò che è incredibile è che l’intero articolo di Jonathan era falso – e nemmeno sbagliato – e che le previsioni di Geert si sono rivelate azzeccate.
L’ultimo esempio di questo fenomeno è rappresentato dal dottor Geert Vanden Bossche, che ha recentemente pubblicato un allarmante manifesto. In esso, il dottor Bossche fa una serie di affermazioni errate o esagerate sull’uso della vaccinazione di massa durante una pandemia ed esorta le autorità sanitarie internazionali a fermare l’attuale produzione di vaccini COVID-19, altrimenti si rischia di scatenare “una catastrofe globale senza pari”. È roba che fa paura, ma è del tutto fuorviante.
Per ricordare a tutti che Geert metteva in guardia sul fatto che la vaccinazione durante la pandemia, che non è “sterilizzante”, porterà all’evoluzione di numerose varianti del virus che eludono il vaccino.
Jonathan Jarry spiega con entusiasmo perché l’avvertimento di Geert è sbagliato. Ammette la possibilità (confermata dal dottor Offitt del CDC) ma la spiega dicendo che “abbiamo anticorpi forti”. Continua a parlare di anticorpi, senza rendersi conto dell’irrilevanza di questo discorso. La sua spiegazione è completamente priva di senso perché non confuta quanto detto da Geert. Geert ha detto che la “conta degli anticorpi” non conta, se il vaccino non è neutralizzante. In questo caso, ha spiegato Geert, il virus muta, compaiono nuove varianti e gli anticorpi possono trasformarsi da un vantaggio in uno svantaggio.
L’idea del dottor Bossche che il coronavirus continuerà semplicemente a spostarsi da persona a persona e che i vaccini impediranno solo le malattie gravi è contraddetta dai dati che si stanno accumulando.
Sappiamo come è andata a finire. Il virus si sta muovendo – e si stava muovendo – da persona a persona, e i vaccini non prevengono più nemmeno le malattie gravi. Ma, cosa ancora più importante, la spiegazione di Jonathan era una bugia. Le infezioni da virus sono apparse anche nello studio Pfizer ed erano una realtà quando Jonathan ha scritto il suo articolo, ma ha scelto di ignorarle.
Un altro importante punto a sfavore dell’affermazione del dottor Bossche è che possiamo semplicemente riformulare i nostri vaccini per adattarli alle nuove varianti che destano preoccupazione. … Allo stesso modo, se emerge una nuova variante di SARS-CoV-2 così diversa che i nostri vaccini attuali non sono all’altezza, gli scienziati possono semplicemente modificare i loro vaccini.
Questo paragrafo, per quanto errato, è in realtà il cuore del problema del “vaccino Covid”. La “scienza” ha ritenuto impossibile creare una “variante di vaccino”. La Sars-Cov-2 è mutata non in una, ma in numerose varianti geneticamente e antigenicamente distanti (Delta, Ba.1, Ba.2, Ba.2.12.1, Ba.4, Ba.5, ecc.), tanto che non esiste nemmeno un antigene che possa garantire l’immunità a TUTTE queste varianti distinte.
Il “vaccino contro le varianti” è impossibile e metterà in pericolo le persone naturalmente immuni
Jonathan Jarry passa agli attacchi personali, che non affronterò per brevità. Sentitevi liberi di leggerli.
Geert aveva previsto una “grave crisi”. Si sbagliava?
Come è noto, Geert aveva previsto che la Covid-19 sarebbe diventata più grave nel tempo, in quanto il virus si sarebbe evoluto non solo per aggirare, ma anche per sfruttare gli anticorpi vaccinali.
Questa previsione si è rivelata falsa? Se così fosse, sia io che, ne sono certo, Geert saremmo molto felici, perché vogliamo vedere la nostra razza umana prosperare e progredire, per tutti gli esseri umani, vaccinati o meno.
Prima di dichiarare vera o falsa la sua previsione, dobbiamo capire bene cosa si intende per “malattia grave”.
Possiamo definire grave una certa malattia, chiamiamola “malattia X”, se muore solo una persona su 600 infettate? (come nel caso del Portogallo in questo momento, il 5 giugno).
Molti di voi risponderebbero che la “malattia X” non è grave, “è più leggera dell’influenza”, e non c’è da preoccuparsi.
Ora vi faccio una domanda: e se la malattia X colpisse i suoi malati quattro volte all’anno?


Ed ecco il folle messaggio di un medico d’urgenza neozelandese che vede infinite reinfezioni e… raccomanda altri richiami. Niente di più eloquente, davvero.
Tutto ciò sembra improvvisamente più serio, giusto?
Ci si rende subito conto che, anche se non ci sono effetti cumulativi a cascata derivanti dall’avere questa malattia 4 volte l’anno, la malattia X diventa una malattia che può portare alla tomba circa una persona su 150, ogni anno.
E se la malattia X invadesse e uccidesse le cellule T immunitarie con peptidi simili all’HIV? E se ogni caso peggiorasse la formazione di coaguli amiloidi, creasse problemi cardiovascolari e causasse morti improvvise apparentemente non correlate?
E se le qualità immunosoppressive della malattia X facessero sì che chi ne soffre ripetutamente abbia attacchi di influenza infiniti e insolitamente gravi? E se i sistemi immunitari distrutti avessero maggiori probabilità di contrarre malattie esotiche come il vaiolo delle scimmie o altro?
La covid cronica è grave
La Covid cronica, ovvero la Covid che non scompare affatto o che si ripresenta molto frequentemente, è un tema familiare ai miei lettori. La Covid cronica, che non uccide i suoi malati come la peste, ma li trasforma in superdiffusori ambulanti e contagiosi che declinano gradualmente, è una mia preoccupazione che sembra trovare sempre più conferme.
La “Covid cronica” simile all’AIDS sta conquistando Europa, Australia e Nuova Zelanda
Israele: La Covid cronica persiste nell’intestino e nelle cellule immunitarie CD8, come l’AIDS
La Covid cronica inizia con l’incapacità di acquisire un’immunità duratura. I casi successivi si verificano sempre più spesso, man mano che il sistema immunitario si esaurisce a causa dell’esaurimento delle cellule T, innescato da vaccinazioni ripetute.
Se questo è corretto, la Covid cronica potrebbe essere la “Covid grave” di cui Geert ci metteva in guardia.
Molti segnali indicano che la Covid cronica è una minaccia per molte persone. Quel che è peggio è che il farmaco Paxlovid della Pfizer, mai testato su persone vaccinate, sembra trasformare una malattia di 5 giorni in una malattia di 15-23 giorni.
Dal punto di vista dell’evoluzione, la variante di maggior successo è quella che infetta il maggior numero possibile di persone e le rende infettive per il periodo di tempo più lungo. Pertanto, le varianti che danno luogo a infezioni prolungate, pur consentendo ai loro ospiti di andare in giro e infettare altri, aumenterebbero naturalmente di importanza. Nel tempo, il loro effetto sarebbe (spero di sbagliarmi) grave.
Anche Bourla, CEO di Pfizer, prevede “ondate costanti di Covid”, ma fortunatamente per lui si tratta di un’opportunità commerciale.
‘Onde costanti di COVID’: Nuovo modello di business per Pfizer
Sono molto felice per Bourla e per i suoi bonus e stock option, ma sono meno felice per i malati di infezioni infinite, legate a Covid e non.
Spero che in qualche modo tutto questo sparisca. Voglio essere chiaro: voglio disperatamente che Geert si sbagli sulla “Covid grave”. Voglio disperatamente che anche io mi sbagli sulla Covid cronica.
Grazie per avermi ascoltato.
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