Uno studio condotto al Sheba Medical Center indica che una quarta iniezione del vaccino Pfizer per il coronavirus fornisce una protezione insufficiente contro la variante Omicron del virus. L’articolo è apparso su The Times Of Israel nella mia traduzione.
Uno studio condotto al Sheba Medical Center indica che una quarta iniezione del vaccino Pfizer per il coronavirus fornisce una protezione insufficiente contro la variante Omicron del virus.
I dati sembrano sollevare seri interrogativi riguardo all’attuale strategia israeliana di vaccinare tutte le persone oltre i 60 anni.
Il Prof. Gili Regev-Yochay, uno dei massimi esperti di malattie infettive all’ospedale, dice che i risultati della ricerca sono solo preliminari, ma riconosce che c’è un alto interesse pubblico nella questione.
“Vediamo un aumento degli anticorpi, più alto che dopo la terza dose”, dice. “Tuttavia, vediamo molti infettati da Omicron che hanno ricevuto la quarta dose. Certo, un po’ meno che nel gruppo di controllo, ma ancora molte infezioni”.
I dati dello studio non erano immediatamente disponibili.
Regev-Yochay dice “la linea di fondo è che il vaccino è eccellente contro le [varianti] Alpha e Delta, per Omicron non è abbastanza buono”.
Dice ancora che probabilmente è una buona idea dare una quarta iniezione a quelli a più alto rischio, ma che forse le attuali raccomandazioni dovrebbero essere cambiate per includere solo i gruppi più anziani.
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