Come abbiamo riportato in un altro post (qui), il cardinale Kevin Farrell, prefetto (capo) del Dicastero vaticano per i Laici, la Famiglia e la Vita, in una intervista con la rivista Intercom, il magazine dei vescovi cattolici irlandesi, ha detto:
“I sacerdoti non sono le persone migliori per formare gli altri al matrimonio”.
“Non hanno credibilità; non hanno mai vissuto l’esperienza; possono conoscere la teologia morale, la teologia dogmatica in teoria, ma da lì a metterla in pratica ogni giorno… non hanno l’esperienza“.
Giustamente il giornalista e scrittore Phil Lawler, con la sua consueta lucidità e schiettezza, si pone una domanda:
“Se i sacerdoti cattolici non hanno “credibilità” per il compito di preparare le coppie al matrimonio, com’è che sono qualificati (secondo Amoris Laetitia) a guidare i cattolici divorziati e risposati attraverso il “processo di discernimento” che li riporterebbe alla Comunione?”
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