di Sabino Paciolla
Con una risatina imbarazzata (o forse da presa in giro) una direttrice della Pfizer in audizione al Parlamento Europeo ammette: quando il vaccino venne introdotto sul mercato l’azienda non era a conoscenza se il vaccino avrebbe interrotto l’immunizzazione o meno. Da notare che alla domanda precisa dell’europarlamentare (“Il vaccino COVID della Pfizer è stato testato circa la capacità di bloccare la trasmissione del virus prima di essere immesso sul mercato?”), la rappresentante della Pfizer risponde con un “NO” anche se poi farfuglia una frase sconnessa (forse perché presa di contropiede) il cui senso però risulta evidente: seguire il mercato.
Dopo questa dichiarazione, appare chiaro come l’“atto di amore” verso gli altri (a cominciare dai nipoti fatti vaccinare per “proteggere” i nonni, ma facendo loro correre rischi inutili) così come il green pass imposto dal governo Draghi siano stati basati su una affermazione che la stessa Pfizer ammette essere priva di fondamento. Draghi affermò nel luglio del 2021 che il green pass è la “garanzia di ritrovarsi tra persone non contagiose“. Sulla stessa linea l’on. Sileri, Sottosegretario alla Sanita, che lo ribadisce con grande veemenza. Lo ha detto, anche se indirettamente, l’on. Bianchi, Ministro dell’Istruzione. Joe Biden nel luglio 2021 osservò che “non prenderete la COVID se fate queste vaccinazioni”. Il consulente principe della Casa Bianca sulla pandemia, Anthony Fauci, a metà maggio del 2021 disse che le persone vaccinate diventano essenzialmente dei “vicoli ciechi” per la diffusione del virus nelle loro comunità.
“Quando ci si vaccina, non solo si protegge la propria salute e quella della famiglia, ma si contribuisce anche alla salute della comunità, impedendo la diffusione del virus in tutta la comunità”, ha detto Fauci. “In altre parole, si diventa un vicolo cieco per il virus. E quando ci sono molti vicoli ciechi in giro, il virus non va da nessuna parte. Ed è allora che si arriva a un punto in cui il tasso di infezione nella comunità diminuisce sensibilmente”.
Si potrebbe dire: “le ultime parole famose”. Infatti, Fauci, dopo quattro dosi di vaccino, si è infettato. Si è quindi curato con il farmaco antivirale Paxlovid della Pfizer ed è guarito, ma a distanza di una settimana si è di nuovo contagiato e ammalato.
Come si vede, una bugia, una grande bugia, per altro, propalata in maniera spettacolare anche dal mainstream, mediatico e non, che evidentemente serviva solo a far vaccinare. Era tutto chiarissimo fin dall’inizio per chi voleva vedere e per chi ha letto i documenti, in primis quelli della Pfizer quando ha chiesto l’autorizzazione in emergenza dei cosiddetti “vaccini” anti COVID. CHI ha dunque avuto interesse a promuovere una menzogna così grande? La gente comune è stata ingannata, chi ne risponde?
Guardate il video brevissimo della dirigente della Pfizer. Di esso riporto, per comodità del lettore, la traduzione a cura di Michela Lazzè.
“Ma a lei, signora Small, rivolgo la seguente breve domanda, alla quale vorrei ricevere una risposta chiara. Parlerò in inglese per evitare fraintendimenti.
Il vaccino COVID della Pfizer è stato testato circa la capacità di bloccare la trasmissione del virus prima di essere immesso sul mercato?
Se no, la prego di dirlo chiaramente.
Se sì, siete disposti a condividere i dati con questa commissione?
E voglio davvero una risposta chiara. Sì o no.
Non vedo l’ora di riceverla. Grazie mille”.
“Per quanto riguarda la domanda… sapevamo dell’interruzione dell’immunizzazione prima che entrasse in commercio…? No, haha, questi, emm, sa, abbiamo dovuto muoverci alla velocità della scienza per capire davvero cosa sta succedendo nel mercato”.
Questo è scandaloso. Milioni di persone in tutto il mondo si sono sentite costrette a vaccinarsi a causa del mito che “lo si fa per gli altri”.
Ora, questo si è rivelato una menzogna da quattro soldi.
Questo dovrebbe essere smascherato.
Condividete questo video.
Fin qui il video dell’Europarlamentare. Ed ora vi propongo altri due video, quello del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che potremmo intitolare “Non si invochi la libertà di non vaccinarsi”, e quello, da vedere assolutamente, del dott. Massimo Orlandini. Quest’ultimo fa delle considerazioni molto accorate ma che si prestano bene a commentare anche quanto abbiamo fin qui ascoltato.
Un sentito ringraziamento al sig. Presidente della Repubblica , per aver avallato questo scempio, le migliaia e migliaia di persone con eventi avversi , i familiari delle centinaia di morti da vaccinazione sentitamente ringraziano, unitamente ai milioni di cittadini discriminati. https://t.co/Fz5ASlvDeM pic.twitter.com/Vs8JtBLzSj
— Narci (@Dissidente62) October 12, 2022
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Un eccellente articolo, da diffondere. PER NON DIMENTICARE e, anzi, esigere che GIUSTIZIA SIA FATTA! Complimenti anche al Dr Orlandini.
Spiace che le notizie sul web e articoli che farebbero la differenza, come questo, non arrivino a tutta la popolazione…
Servirebbero volantini, dèpliants, giornalini locali per diffondere sotto forma cartacea chi non è in grado di informarsi “autonomamente”.
Purtroppo è la TV ad entrare nella testa della maggioranza e i risultati si vedono: automi…lobotomizzati…che ancora fanno la fila agli hub per quadridosarsi…
Va fatto notare che l’A.D. Bourla (un destino nel nome…) si è rifiutato di andare a spiegare agli eurodeputati la trattativa con la commissione UE, anche perché sarebbe stato un pochino imbarazzante ammettere che il prodotto non è stato testato per la prevenzione del contagio perché… nessuno glielo ha chiesto (sic!), e sulla base di questo sono state imposte le più gravi limitazioni alla libertà delle persone costrette a vivere come appestati, a pranzare al freddo, a non poter usare un mezzo pubblico, a non poter visitare un parente morente. Vergogna!
Qualcuno mi risarcirà per il furto di mesi di mancata retribuzione, mi restituirà il posto di lavoro o magari mi chiederà timidamente scusa? Domanda retorica, ovviamente.