di Il moschettiere
Quando ho appreso che il Sig. Draghi (Mario per gli amici) ha approvato il decreto sul greenpass ho esultato. Mi sono detto: ci voleva! Eh, sì! Adesso staremo tutti più tranquilli, mi son detto. I vaccinati potranno circolare più liberamente… Anche se non proprio del tutto, lo ammetto: perché anche a loro, beh, può capitare che finiscano in ospedale per qualche complicazione da covid…, sì, è vero, anche da vaccino, se vogliamo essere pignoli. Però, vuoi mettere: un vaccinato è un vaccinato. Lui ha i titoli anticorpali, mica scherzi. Anche se magari non ha più il lavoro, però ha la salute, e la salute, si sa, è il bene primario, quando c’è la salute c’è tutto… Magari poi il lavoro lo potrà trovare in un secondo tempo, l’anno prossimo forse; insomma per il lavoro e i soldi per l’affitto c’è tempo. La salute è tutto e basta!
Dunque, dicevo, ho esultato, perché così si dà la priorità alla sicurezza! Così pensavo, così dicevo, così stavo quasi per telefonare a qualche amico per condividere la gioia.
Ora abbiate pazienza se vi rovino la giornata. Il fatto è che me la sono rovinata per primo io da solo. Ho avuto l’imprudenza di andare a guardare in giro qualche notizia dall’estero. Beh, sapete, si parla tanto di Israele, che è un paese modello, anzi, come si dice un paese-guida, per la vaccinazione s’intende. Mi son detto che sicuramente anche da quelle parti avrei trovato altri motivi di conforto. Così ho aperto sul web il The Jerusalem Post, uno dei più diffusi quotidiani israeliani, e in data 21 luglio 2021 ho trovato un titolo promettente: Cosa sappiamo dei 143 ospedalizzati per coronavirus? Ho subito letto avidamente l’articolo. Ecco, mi sono detto, proprio la conferma che ci voleva. La maggior parte dei ricoverati non è vaccinata! Hanno ragione a limitare gli spostamenti a questi fanatici di no-vax. Ora col greenpass li metteranno in riga.
Il fatto è che alla fine, ma proprio alla fine, dell’articolo, in due o tre righe ho trovato la notizia che mi ha rovinato la giornata e ora rischio di rovinarla anche a voi che mi leggete. Tutta l’esultanza di poco prima mi si è gelata nel cuore e non ho fatto più nessuna telefonata. Ho chiuso il PC e ho cercato di distrarmi. Le ultime (ma proprio le ultime) righe del pezzo dicevano che, nell’ultimo mese, ci sono stati in Israele 20 decessi da covid. Un tasso basso, mi direte voi. Beh, indubbiamente è basso rispetto ai picchi massimi di decine di decessi quotidiani dei mesi di gennaio e febbraio, cioè nel primo e secondo mese dopo l’inizio della vaccinazione (ma questo è un puro caso, naturalmente). Il fatto è che di questi 20 morti dell’ultimo mese ben 15 erano completamente vaccinati. Sì avete capito bene: 20 morti da covid a luglio, di cui 15 vaccinati. Perché il ministro della salute israeliano lo ha detto: con questa benedetta variante Delta non sappiamo più bene quanto il vaccino ci protegga…
Ora mi dispiace di avervi guastato la festa. Ma vorrei che qualcuno lo dicesse al Sig. Draghi: per favore il greenpass datelo solo a chi non ha ricevuto il vaccino. Chi invece è stato vaccinato stia riguardato, per piacere, non esca di casa, se non per necessità. Lo dico per il bene di tutti: i vaccinati sono a rischio, sono – come si dice – una fascia debole. Sì, perché in fondo non conta se sono positivo o negativo al tampone, se vengo ricoverato o no. La cosa che conta, alla fine, è se campo oppure muoio. Lo capite questo?
Per favore proteggete tutti i vaccinati, non fateli uscire, metteteli in lockdown. Pensano di essere immuni, ma non è vero. Fermateli finché siamo in tempo. Mario, ti prego, abbi pietà…
(dietro lo pseudonimo de Il moschettiere si cela una persona reale)
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