UN INVITO SPECIALE
«Il Regno dei cieli è simile ad un re
che fece una festa di nozze per suo figlio…».
Se c’è una festa, posso essere contento.
Non devo pagare e organizzare, ma
Qualcuno l’ha preparata e «tutto è pronto».
Qualcuno è venuto ad invitarmi,
perché godessi della sua abbondanza
«di buoi e animali ingrassati».
Qualcuno continua a prepararmi
«un banchetto sotto gli occhi dei nemici»:
la mia noia di vivere,
il mio vedere gli altri
come non invitati, alla mia non festa.
Manca il vino della gioia al banchetto di nozze.
A Cana e nelle mie nozze.
Manca il senso della festa
nei miei giorni sempre uguali.
Manca il senso dell’abbondanza nel mio cuore avaro,
sempre timoroso che le cose non bastino.
Innanzitutto a me.
E dimentico.
Che tu prepari e offri.
Che tu spezzi e moltiplichi le nostre piccole cose.
Che tu ti spezzi e così ci nutri,
perché impariamo il gusto nuovo e delicato
delle cose di Dio.
E ci chiedi solo di venire alla tua festa.
E con l’abito nuziale,
l’abito-abitudine alla gioia e alla gratitudine.
Di chi accoglie un invito
mettendolo prima
«del proprio campo e dei propri affari».
Pane e parola, invito quotidiano.
Banchetto preparato. Per tutti e per sempre.
di Stefania Perna (*)
(*) La poesia che Stefania Perna oggi ci ha inviato è ripresa dal suo libro: “50 preghiere per i cercatori di speranza”, Effatà Editrice.
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