Tu non puoi morire
Quando (*) dalla tua voce,
d’improvviso,
ho riscoperto il mio cuore,
come un soffio ho percepito
la mia anima.
E l’anima non muore mai:
si affatica, si perde a volte,
sembra scomparire,
ma è il respiro,
impercettibile,
della vita.
Da lei nascono il bene, il male,
e il desiderio.
Anche se il corpo invecchia
e muore, lei vive
dà forma, svela:
l’anima, intelligenza e cuore,
son io, sei tu, tu, tu…
In essa quella Tua voce,
come polla sorgiva,
risuona, incontenibile.
di Giorgio Canu
(*)Riccione, settembre 1976
(giorgiocanupoesie)
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Nato a Genova nel 1957. Residente a Sassari. Maturità classica. Impiegato bancario, dove ha svolto attività di consulenza, analisi finanziaria, gestioni patrimoniali, e corporate banking.
Ha svolto fino allo scorso anno la funzione di catechista per i bambini in preparazione alla Cresima. Aderente al movimento di Comunione e Liberazione, fa parte di quel gruppo di "ragazzi" che negli anni '70/80 tenevano i contatti, tramite il Centro Studi Europa Orientale, fondato da don Francesco Ricci, con i fratelli cristiani perseguitati, e con alcuni dissidenti di Carta 77, nella allora Cecoslovacchia, a Brno, Praga e nella foresta della Šumava, dove avvenivano gli incontri, e curando la diffusione delle opere di Vaclav Havel, di Vaclav Benda, Radim Palous, Jacek Kuron, e padre Józef Zverina (autore della famosa Lettera ai Cristiani d'Occidente e de il Coraggio di essere Chiesa), e altri. Ha partecipato e partecipa attivamente alle veglie delle Sentinelle in Piedi. Appassionato di arte, musica e letteratura, da alcuni anni scrive testi e poesie, delle quali dice: "sono riflessioni nate da stati d'animo o avvenimenti particolari e scritte di getto, come fossero appunti di memoria: l'humus dell'animo da cui tutte nascono è la consapevolezza della nostra creaturalita e l'orizzonte della fede".
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