Hub vaccinale vuoto

 

 

di Sabino Paciolla

 

Come riportato dall’ANSA, il monitoraggio indipendente settimanale pubblicato dalla Fondazione Gimbe dice che per la vaccinazione COVID le cose non vanno affatto bene. 

Bastano poche cifre per riportare il “disastro” della campagna vaccinale delle quarte e quinte dosi. 

La popolazione totale di coloro che possono ricevere la vaccinazione COVID ammonta a circa 57,4 milioni di persone. In breve, tutta la popolazione italiana meno i bambini sotto i 5 anni.

“Al 17 febbraio sono state somministrate 5.946.113 quarte dosi” che rappresentano il 10% circa della platea che potenzialmente può ricevere la quarta dose.

Peggio va alla quinta dose. Infatti, “al 17 febbraio sono state somministrate 466.880 quinte dosi”, cioè meno dell’1% della platea, per essere precisi, siamo all0 0,8%. 

Quindi, nonostante ci si avvia verso la fase finale dell’inverno, la stagione tipicamente più propizia alla diffusione dei coronavirus (anche se abbiamo visto che la diffusione del SARS-COV-2 è avvenuta anche di estate); e nonostante la pressante campagna a favore della vaccinazione attuata dalle autorità governative e sanitarie del paese, la popolazione, nella sua stragrande maggioranza, non ha voluto sapere di vaccinarsi (NUOVAMENTE) contro la COVID-19. 

Questo è un dato certamente interessante. Ne avevamo già parlato (qui). La popolazione, molto probabilmente, nei fatti, ha pensato che:

a) la vaccinazione non è indispensabile per affrontare il SARS-COV-2;

b) il grado di immunità acquisito è sufficiente per eventuali minacce del virus;

c) i vaccini offrono una copertura limitata, che svanisce dopo pochi mesi. Il che porta in un circolo vizioso di continue vaccinazioni che, come abbiamo visto più volte su questo blog, indebolisce il sistema immunitario;

d) l’immunità naturale acquisita con l’infezione si è dimostrata più sicura, efficace, forte e duratura di quella vaccinale;

e) i rischi a medio lungo termine di questi prodotti genici sperimentali non sono conosciuti. Tra una simil influenza e un prodotto sperimentale…meglio la prima.

Le notizie di morti improvvise, di extra mortalità, di malattie come tumori in forte aumento potrebbero aver suonato la campana a morte per la campagna vaccinale.

Non ultimo, la gente potrebbe aver maturato l’idea di essere stata presa in giro. Infatti, le autorità governative avevano assicurato che con le due dosi di vaccinazione (o la monodose del J&J) il problema COVID-19 sarebbe stato risolto e la pandemia sarebbe stata solo un incubo del passato. Così non è stato. La realtà ha portato alla “pandemia dei vaccinati”. Siamo infatti arrivati alla quinta dose e il contagio (e i decessi) li abbiamo ancora tra noi, nonostante siamo entrati nel quarto anno dell’era COVID-19. 

La gran parte della gente avrà dunque concluso che, per questi prodotti genici, delle autorità non c’è da fidarsi, e quindi ha deciso di disertare gli hub vaccinali. Uno smacco senza precedenti per le autorità sanitarie e governative. L’ex Ministro Speranza, che ha continuato a dire che questo vaccino è “sicuro ed efficace”, durante la scorsa campagna elettorale non riusciva più a visitare alcun posto perché veniva letteralmente sommerso da epiteti molto molto pesanti. E questo è stato certamente un segnale premonitore. 

 

 

C’è da dire che questo rifiuto della campagna vaccinale COVID non è solo appannaggio del popolo italiano ma mondiale. Guardate il crollo avvenuto nella somministrazione delle dosi.

Qui il grafico delle dosi somministrate agli italiani che mostra dal picco di febbraio 2022:

 

Qui il grafico delle dosi somministrate ai cittadini di tutto il mondo:

 

 

 

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