Ricevo e volentieri pubblico

 

Messa al tempo del covid
Messa al tempo del covid

 

“Terza domenica di Quaresima, cuore del cammino spirituale dei credenti verso la Santa Pasqua, eppure nessun cattolico italiano, oggi, potrà ricevere Gesù Eucaristia!!! Ne potrà partecipare al Sacrificio Eucaristico!!! “ (clicca QUI)

No, non è un errore e neanche uno scoop giornalistico, ma… è la frase iniziale di un mio articolo, che scrissi esattamente due anni fa, Terza domenica di Quaresima, all’inizio della “ben nota” pandemia.

La C.E.I. infatti in quell’anno, dal lunedì, 9 marzo, “diede l’ordine tassativo”, a tutte le diocesi, in accordo con il Governo, di “sospendere le celebrazioni delle Messe su tutto il territorio nazionale!!!” 

Da non crederci : “ …in pieno periodo quaresimale, a ridosso della Pasqua del Signore, centro e culmine dell’Anno liturgico, ai fedeli laici cattolici è stata tolta ogni possibilità di partecipare alla Santa Messa, e di “nutrirsi” dell’Eucarestia, sia nei giorni feriali che in quelli festivi! La CEI, esortava però ogni diocesi a “garantire” a tutti i cristiani, la possibilità di “partecipare” alla Santa Messa, celebrata quotidianamente dai sacerdoti, “in privato”, “a porte chiuse”, in diretta televisiva, usando i mezzi mediatici, moderni . (Clicca QUI)

Rileggendo quell’articolo, qualche giorno fa, scritto da me con tanta passione e trepidazione, mi sono chiesta: a distanza di due lunghi anni, cosa è cambiato nella nostra Chiesa italiana riguardo alle celebrazioni liturgiche ed in particolare alla Santa Messa?

Per rispondere a questa domanda è necessario ricordare in quale modo le chiese italiane “si aprirono” al Popolo di Dio, due mesi e mezzo dopo quella triste e “discutibile” scelta dei vescovi, e soprattutto, a quali “condizioni” si poteva accedere nel Tempio del Signore.

Quel 18 maggio del 2020, si ebbe la netta sensazione di come la Chiesa avesse “consegnato le chiavi” dei luoghi sacri, allo Stato!

Gli fu dato infatti il permesso di entrarvi liberamente, attraverso le Forze dell’ordine, in qualsiasi momento della giornata, persino durante le celebrazioni liturgiche, finanche durante la celebrazione della Santa Messa!!! Non per parteciparvi con fervore, ma per indagare, magari anche interrompendone le funzioni, se i parroci, rettori o cappellani, avessero “eseguito” precisamente gli “accordi” presi! Pena: una multa salatissima ed il rimprovero dell’Ordinario della diocesi! Sembra fantascienza, ma non è così.

Quali erano “gli accordi presi” li conosciamo purtroppo tutti:

  • Misurazione della temperatura corporea all’ingresso di ogni chiesa, ad opera di persone preposte a tale ed inconsiderato compito!
  • Uso obbligatorio di una mascherina che sigilli bene bocca e naso! Sia all’ingresso che durante le celebrazioni liturgiche vi erano persone preposte con l’ordine di passeggiare lungo le navate della chiesa, per “scorgere” i “cattivi dissidenti”.
  • Igienizzazione obbligatoria delle mani con Gel disinfettante! Al posto dell’acquasantiera, dalla quale il fedele attingeva l’acqua benedetta per fare il Segno della Croce, salutando la Santa Trinità, vi era un tavolino in bella vista all’entrata della chiesa con il Gel “salvavita”.
  • Distanziamento obbligatorio dei fedeli! Banchi, magari di legno antico, tappezzati da appositi “segnaposto” adesivi!
  • Igienizzazione obbligatoria delle mani del celebrante, con il Gel “salvavita” prima di toccare le “particole consacrate!!!
  • La distribuzione della Eucarestia con guanti e mascherina!
  • Divieto assoluto della Comunione in bocca ma …consegnata rigorosamente sulle mani!

Praticamente le nostre chiese, più che luoghi sacri dove il fedele desidera incontrare il Signore, apparivano presidi ospedalieri, caserme militari! All’ingresso di ogni chiesa il fedele invece di predisporsi all’incontro con Dio, si “scontrava” con volontari della Croce Rossa, Cavalieri di Malta o semplici operatori pastorali che “selezionavano” terribilmente coloro che erano “degni” di entrare!

Oggi purtroppo a distanza di due anni, in ordine a queste assurde “condizioni obbligatorie” per poter accedere in chiesa e partecipare  alle  sacre  celebrazioni, possiamo tristemente constatare che non è cambiato assolutamente nulla!!!

Anzi i fedeli hanno aggiunto una ulteriore “profanazione” non prevista dagli “accordi”: prima di ricevere la Santa Comunione è assolutamente necessario ungersi le mani con il “sacro” gel disinfettante! Non solo, hanno pure scelto il “momento giusto” per questa sconsiderata prassi: quando il sacerdote alza la Sacra Particola e la mostra ai fedeli quale Agnello immolato per la nostra salvezza!  

Altra gravità aggiunta, da qualche mese, ad opera della C.E.I. ed indipendentemente dalle richieste del Governo, quella di richiedere ai propri fedeli l’obbligo del Green pass per accedere alle attività pastorali di qualsiasi genere: catechesi, Caritas e volontariato, servizio all’altare….! Qualche diocesi si è inoltrata persino a “sequestrare i sacramenti” (documenti alla mano) con la  “scandalosa pretesa” di portare la Santa Comunione a domicilio o la Sacra Unzione, “solo” agli infermi provvisti di Green pass!!! .    

Possiamo dunque concludere che, a distanza di due anni, la situazione non solo non è cambiata, è addirittura peggiorata! Noi cristiani dovremmo andare in controtendenza rispetto al pensiero dominante che vorrebbe isolare, emarginare, terrorizzare le persone. Dovremmo essere segno profetico, segno di speranza per il mondo. Noi cristiani dovremmo essere “sale e luce” per il mondo e non sudditi di uno Stato dittatore con leggi inique e anticostituzionali

Anna Maria De Matteis

 

 

Facebook Comments

Immagini collegate: