Di seguito segnalo all’attenzione e alla riflessione dei lettori di questo blog l’articolo scritto dalla giornalista investigativa Sonia Elijah e pubblicato sul suo Substack . Visitate il sito e valutate liberamente le varie opzioni offerte e le eventuali richieste. Ecco l’articolo nella mia traduzione.
In tutto il mondo, c’è stato un silenzio assordante sulle morti in eccesso da parte dei governi e dei media tradizionali, che non molto tempo fa erano piuttosto fissati sul numero di morti giornaliere per Covid.
Il 20 ottobre, alla Camera dei Comuni del Regno Unito, Andrew Bridgen, deputato del Leicestershire nord-occidentale e membro del Reclaim Party, ha finalmente ottenuto un dibattito di 30 minuti (20 rifiuti dopo) sull’eccesso di morti.
Bridgen ha iniziato il suo discorso al suono degli applausi scoppiati dalla galleria superiore piena di pubblico, in netto contrasto con l’aula quasi vuota sottostante (qui il video).
Dov’erano le centinaia di parlamentari che normalmente siedono spalla a spalla nell’aula? A quanto pare, l’aumento dei decessi dei loro elettori non era un problema urgente per loro quel venerdì pomeriggio.
Abbiamo registrato più decessi in eccesso dal luglio 2021 che in tutto il 2020, a differenza della pandemia, tuttavia questi decessi non sono in proporzione di anziani, in altre parole, i decessi in eccesso stanno colpendo persone nel fiore degli anni, ma nessuno sembra preoccuparsene. Temo che la storia non giudicherà bene questa casa.
È sorprendente che l’eccesso di decessi sia stato riscontrato in tutte le fasce d’età, come ha sottolineato Bridgen durante il suo discorso.
Il grafico sottostante mostra il numero totale di decessi settimanali per tutte le fasce d’età, provenienti da 27 Paesi partecipanti: Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Germania (Berlino), Germania (Assia), Grecia, Ungheria, Irlanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito (Inghilterra), Regno Unito (Irlanda del Nord), Regno Unito (Scozia) e Regno Unito (Galles).

Secondo il British Medical Journal, “l’eccesso di decessi è calcolato come la differenza tra il numero di decessi attuali e quelli di un anno di riferimento, e l’eccesso può variare a seconda della base di riferimento e della metodologia utilizzata”.
Questo importante punto sul fatto che l’eccesso può variare a seconda della base di riferimento utilizzata, è stato sollevato da Bridgen.
L’ONS manipola ancora i dati
Bridgen ha spiegato che:
Per capire se c’è un ‘eccesso’ per definizione, è necessario stimare quanti decessi ci si sarebbe aspettati. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha utilizzato il periodo 2015-2019 come base di riferimento… Imperdonabilmente, l’ONS (Office for National Statistics) del Regno Unito ha incluso i decessi del 2021 come parte del calcolo della base di riferimento per i decessi attesi – come se ci fosse qualcosa di normale nei decessi del 2021 – esagerando il numero di decessi attesi, il numero di decessi in eccesso può essere minimizzato.
Perché l’ONS vorrebbe farlo?”.
La mia intervista all’inizio del 2022 con Norman Fenton, professore di Gestione dell’informazione sul rischio presso la Queen Mary, University of London, ha rivelato come l’ONS abbia manipolato anche i dati sui decessi relativi al Covid-19 in base allo stato di vaccinazione.
Fenton è coautore di uno studio che analizza il rapporto dell’ONS: “Decessi con COVID-19 in base allo stato di vaccinazione, Inghilterra: decessi avvenuti tra il 2 gennaio e il 24 settembre 2021“.
Il documento conclude che l’ONS è colpevole di un “errore sistematico di categorizzazione dello stato vaccinale” e che i vaccini COVID-19 non hanno ridotto la mortalità per tutte le cause, ma piuttosto hanno prodotto veri e propri picchi di mortalità per tutte le cause poco dopo la vaccinazione.
L’arretrato di decessi non registrati
Bridgen ha poi evidenziato un fallimento critico nel modo in cui vengono raccolti i dati sui decessi.
“È totalmente assente la raccolta (per non parlare della pubblicazione) dei dati sui decessi che vengono sottoposti a indagine da parte del medico legale. Perché questo è importante? Un rinvio significa che possono passare molti mesi e, dato l’arretrato, molti anni prima che un decesso venga formalmente registrato. La necessità di indagare sulla causa del decesso è abbastanza corretta. Non lo è invece non riuscire a registrare quando il decesso è avvenuto. A causa di questo problema, in realtà non abbiamo idea di quante persone siano morte nel 2021, nemmeno adesso. Il problema è maggiore per i gruppi di età più giovani, dove viene indagata una percentuale maggiore di decessi. Questa mancanza di dati è inaccettabile”.
Eccesso di decessi nelle fasce d’età più giovani
Il mio rapporto investigativo sui decessi di bambini in seguito al vaccino a base di mRNA di Pfizer/BioNTech ha rivelato un aumento dei decessi nella fascia di età compresa tra 0 e 14 anni, intorno al periodo in cui il vaccino a base di mRNA è stato autorizzato per i bambini di 12-15 anni.


Bridgen ha richiamato l’attenzione sul fatto che in una revisione giudiziaria sulla decisione di vaccinare i bambini più piccoli, l’ONS ha rifiutato in modo scioccante di fornire dettagli anonimi (che hanno ammesso essere statisticamente significativi) sull’aumento dei decessi in eccesso osservati nella seconda metà del 2021, per i giovani adolescenti maschi. Bridgen ha fatto notare che potenzialmente si sarebbe osservato un numero ancora maggiore di decessi in eccesso, se fossero stati inclusi quelli riferiti al medico legale.
Eccesso di decessi osservato nei Paesi fortemente vaccinati
Nell’agosto 2023, nei quindici Stati membri dell’UE che hanno registrato un eccesso di decessi, i tassi più alti sono stati osservati in Irlanda (21,1%), Malta (16,9%), Portogallo (12,7%) e Paesi Bassi (9,4%), secondo Eurostat. Va notato che, a gennaio 2023, il Portogallo aveva il più alto tasso di vaccinazione COVID-19 in Europa, avendo somministrato 272,78 dosi per 100 persone nel Paese, mentre Malta aveva somministrato 258,49 dosi per 100 persone.
Aumento degli arresti cardiaci
Bridgen ha ricordato che la dottoressa Clare Craig, patologa diagnostica e co-presidente dell’HART, è stata la prima a evidenziare l’aumento delle chiamate per arresto cardiaco dopo l’introduzione del vaccino nel maggio 2021.
Bridgen ha dichiarato:
“I dati delle ambulanze in Inghilterra forniscono un altro indizio. Fino all’introduzione del vaccino, le chiamate alle ambulanze per emergenze pericolose per la vita si attestavano su un livello costante di 2.000 chiamate al giorno. Da allora sono salite a 2.500 al giorno e da allora sono rimaste a questo livello”.
Categoria 1: risposta immediata a una condizione di pericolo di vita, come un arresto cardiaco o respiratorio.
Le anomalie della sperimentazione clinica Pfizer
Bridgen ha condiviso il fatto che:
Quattro partecipanti al gruppo vaccino dello studio Pfizer sono morti per arresto cardiaco, rispetto a uno solo del gruppo placebo. Complessivamente, fino a marzo 2021, si sono verificati 21 decessi nel gruppo del vaccino, rispetto ai 17 del gruppo placebo. In questo studio sono state riscontrate gravi anomalie nella segnalazione dei decessi, con i decessi nel gruppo del vaccino che hanno richiesto molto più tempo per essere segnalati rispetto a quelli del gruppo placebo. Questo fa pensare a una significativa distorsione in quello che doveva essere uno studio in cieco.
Uno studio israeliano ha mostrato chiaramente un aumento delle presenze in ospedale per cause cardiache tra i 18 e i 39 anni, correlato alla vaccinazione e non al covid.
Australia, il gruppo di controllo perfetto
Bridgen ha spiegato che l’Australia non aveva quasi nessuna covid quando sono stati introdotti i vaccini, il che la rende un gruppo di controllo perfetto.
Lo Stato dell’Australia Meridionale aveva registrato solo 1.000 casi di Covid in totale su tutta la popolazione nel dicembre 2021, prima dell’arrivo di omicron. Qual è stato l’impatto della vaccinazione in questo Paese? Tra i 15 e i 44 anni, storicamente si registravano circa 1.300 casi di emergenza cardiaca al mese. Con l’introduzione del vaccino nella fascia di età inferiore ai 50 anni, il numero di casi è salito alle stelle, raggiungendo i 2.172 casi nel novembre 2021 solo in questa fascia di età, con un aumento del 67% rispetto al normale.
Complessivamente, sono stati 17.900 gli australiani del Sud che hanno avuto un’emergenza cardiaca nel 2021 rispetto ai 13.250 del 2018, con un aumento del 35%. Il vaccino deve essere chiaramente il primo sospettato in questo, e non può essere considerato una coincidenza. La mortalità australiana è aumentata dall’inizio del 2021 e l’aumento è dovuto ai decessi per cause cardiache.
Come le autorità di regolamentazione hanno fallito
Alle autorità di regolamentazione è sfuggito anche il fatto che nella sperimentazione Pfizer il vaccino è stato prodotto per i partecipanti alla sperimentazione in un ambiente altamente controllato, in netto contrasto con il processo di produzione utilizzato per il pubblico, che si basava su una tecnologia completamente diversa. A poco più di 200 partecipanti è stato somministrato lo stesso prodotto che è stato dato al pubblico, ma non solo i dati di queste persone non sono mai stati confrontati con quelli della sperimentazione per quanto riguarda l’efficacia e la sicurezza, ma l’MHRA ha ammesso di aver rinunciato all’obbligo di fornire questi dati. Ciò significa che non c’è mai stata una sperimentazione sul prodotto Pfizer effettivamente distribuito al pubblico, e che tale prodotto non è mai stato confrontato con quello effettivamente sperimentato.
I processi di produzione di massa dei vaccini utilizzano vasche di Escherichia Coli e presentano il rischio di contaminazione con il DNA dei batteri e con le pareti cellulari batteriche, che possono causare reazioni pericolose. Non si tratta di un’ipotesi teorica: ci sono ora prove solide, replicate da diversi laboratori in tutto il mondo, che dimostrano che i vaccini a base di mRNA erano contaminati da quantità significative di DNA che superavano di gran lunga i livelli normalmente consentiti. Dato che questo DNA è racchiuso in un sistema di rilascio di nanoparticelle lipidiche, si può sostenere che anche i livelli consentiti sarebbero stati troppo elevati. Queste nanoparticelle lipidiche sono note per entrare in ogni organo del corpo. Oltre a causare potenzialmente alcune delle reazioni avverse acute che sono state osservate, c’è il serio rischio che questo DNA batterico estraneo si inserisca nel DNA umano. Qualcuno indagherà? No, non lo faranno.
Il ruolo della BBC
È ironico che la BBC abbia scelto di rimanere in assoluto silenzio sulla questione dell’eccesso di morti, nonostante la sua fervente copertura quotidiana del numero di morti della Covid.
Per quanto riguarda le lesioni da vaccino, la BBC ha assunto un ruolo molto più proattivo. L’emittente pubblica si è assunta la responsabilità di collaborare con Facebook per eliminare le pagine online dei gruppi Covid-19 che si occupano di danni da vaccino, attirando l’attenzione sul fatto che questi gruppi usavano emoji di carote per aggirare i censori di Big Tech.
Molti spettatori del discorso di Bridgen si sono riversati sui social media per richiamare l’attenzione sul fatto che anche la BBC si è assunta l’onere di tappezzare il dibattito con le proprie didascalie, nel tentativo di contraddire ciò che il deputato stava dicendo.
Una didascalia recitava: L’NHS afferma che i vaccini COVID-19 utilizzati nel Regno Unito sono sicuri e rappresentano la migliore protezione contro la possibilità di ammalarsi gravemente di questa malattia”.
L’aspetto interessante è che Bridgen non ha menzionato i vaccini e l’autismo durante il suo dibattito, ma questo non ha impedito alla BBC di inserire la didascalia sottostante.
“Le linee guida dell’NHS affermano che i vaccini non causano l’autismo, non c’è alcuna prova di un legame tra il vaccino MMR e l’autismo”.
Va notato che la BBC è a capo della Trusted News Initiative (un’alleanza tra Big Tech e media tradizionali) istituita nel 2019 per combattere la “disinformazione anti-vax” in tempo reale. Pertanto, la collaborazione con Facebook per censurare le storie sui danni da vaccino, l’assenza di copertura sui decessi in eccesso e la più recente didascalia del discorso di Bridgen dimostrano quanto efficacemente abbia svolto questo ruolo.
In conclusione
Bridgen ha chiuso il dibattito affermando quanto segue:
I vaccini sperimentali covid-19 non sono sicuri e non sono efficaci. Nonostante l’interesse dei colleghi in Aula sia limitato – sono molto grato a coloro che hanno partecipato – possiamo vedere dalla Public Gallery che c’è un notevole interesse pubblico. Invito tutti i membri dell’Assemblea, quelli presenti e quelli che non lo sono, a sostenere le richieste di un dibattito di tre ore su questo importante tema. Signor Vicepresidente, questo potrebbe essere il primo dibattito sull’eccesso di morti nel nostro Parlamento – anzi, potrebbe essere il primo dibattito sull’eccesso di morti nel mondo – ma, purtroppo, vi prometto che non sarà l’ultimo.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni del responsabile di questo blog. I contributi pubblicati su questo blog hanno il solo scopo di alimentare un civile e amichevole confronto volto ad approfondire la realtà.
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