Sembra un nuovo “sport” quello di aggredire coloro che manifestano pacificamente a favore della vita, come espressione della fede cristiana. Purtroppo, queste aggressioni non fanno distinzione tra maschi e donne, tra giovani o anziani. Se in questo caso a farne le spese è stato un giovane sostenitore della vita, in un precedente articolo ho riportato l’aggressione contro una giovane studentessa. (vedi qui).

Ecco l’articolo di Micaiah Bilger, nella mia traduzione.

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Un sostenitore texano a favore della vita è stato brutalmente aggredito venerdì fuori da una clinica per aborti di Fort Worth, come si può vedere da un video che ha ripreso l’incidente.

Faithwire riporta che la polizia di Fort Worth sta indagando sull’incidente classificato come un possibile crimine d’odio religioso e ha identificato una persona sospetta.

L’incidente ha lasciato sul marciapiede il sostenitore Ryan Roberts insanguinato e scioccato. Secondo il resoconto, Roberts, il fondatore della Abortion Clinic LIVE, era in piedi al di fuori della struttura per aborti Whole Woman’s Health a Fort Worth sollecitando le donne a scegliere la vita per i loro bambini non ancora nati quando si è verificato l’assalto.

Nel video, si vede arrivare un pick-up fino alla struttura per gli aborti. Roberts sta gridando: “Questo posto uccide i bambini! Possiamo aiutarti” e “Gesù ti ama” mentre una accompagnatrice della struttura per l’aborto si avvicina all’autista.

Pochi secondi dopo, l’autista del camionista fa retromarcia e l’uomo inizia a parlare con Roberts. Poi, l’autista sembra minacciare Roberts e la sua famiglia, chiedendo: “Vuoi morire? Tu e tutta la tua famiglia?”. Robert sembra sbalordito dalle parole, notando che l’uomo ha adesivi con slogan cristiani per paraurti sul suo camion.

Roberts dice poi all’uomo che difende la vita al di fuori delle strutture per l’aborto perché sua madre lo aveva quasi abortito. Dice all’uomo: “Gesù ti ama”. L’autista si allontana dalla strada e sembra che se ne vada, ma poi ferma il camion in mezzo alla strada e salta fuori.

Si può vedere il guidatore avvicinarsi a Roberts e poi prenderlo a pugni in faccia almeno tre volte prima di fuggire. La faccia di Roberts si vede sanguinare mentre si trova sul marciapiede stordito.

Mark Dickson della Sovereign LOVE Church, che ha visto l’incidente, ha detto che il guidatore non era lì con un paziente; è sembrato fermarsi solo per vedere cosa stessero facendo.

“Quello che vedete nel video è la nostra intera relazione con quest’uomo”, ha detto Dickson alla testata Faithwire. “Eppure quella relazione ha portato quell’uomo a fermarsi in mezzo alla strada, a scendere dalla sua auto e a prendere a pugni Ryan Roberts più volte in faccia. Tutto perché si voleva condividere Gesù Cristo”.

Ha detto che la violenza è un rischio che corrono quando condividono la loro fede al di fuori delle strutture per l’aborto.

“Quando andiamo in missione alla clinica dell’aborto e ci si avvicina qualcuno non sappiamo se viene per quello che stiamo facendo o contro quello che stiamo facendo”, ha detto. “Tutto quello che sappiamo è che all’interno di quella clinica stanno uccidendo i bambini. Siamo lì per annunciare il Vangelo di Gesù Cristo e cercare di salvare quanti più bambini possibile”.

Dopo l’incidente, Roberts ha detto quello che lo ha stupito di più è che l’uomo ha dichiarato di essere cristiano.

“Di tutte le persone che pensavo mi avrebbero aggredito qui fuori non era di quel tipo”, ha detto Roberts. “Quel tipo aveva degli adesivi di Gesù su tutto il suo camion. E’ stato pazzesco”.

L’assalto arriva appena un mese dopo che una deputata a favore della vita e i suoi figli neonati sono stati maledetti dagli attivisti dell’aborto in Ohio. Anche un centro pro-vita per la gravidanza è stato vandalizzato il mese scorso a Vancouver.

I sostenitori a favore della vita sono diventati sempre più spesso bersaglio di molestie e violenza. In autunno, LifeNews ha riferito di diverse aggressioni violente contro giovani donne sostenitrici a favore della vita. Un video di un incidente ha mostrato un attivista abortista che lancia un carretto di metallo contro una giovane donna (dell’associazione) Toronto contro l’aborto. In un altro video, un sostenitore pro-life di Campaign Life Coalition è stato preso a calci in un raduno pro-life a Toronto.

In ottobre, anche un vecchio sostenitore pro-vita della Florida è stato preso a pugni in faccia e portato in ospedale dopo un attacco al di fuori della struttura di Planned Parenthood a Napoli, come riportato dalle notizie locali.

LifeNews ha riportato una dozzina di altre minacce, atti di vandalismo e molestie contro i sostenitori della vita nell’ultimo anno. Queste vanno dalle minacce di morte contro eminenti politici pro-life come i deputati repubblicani degli Stati Uniti Chris Smith, Cathy McMorris Rodgers e Steve Scalise a un consigliere sul marciapiede del Missouri che aveva una pistola puntata contro di lui.

Nel mese di settembre, una popolare blogger conservatrice è passata sotto la protezione della polizia dopo aver subito uno stupro e minacce di morte a causa di un tweet a favore della vita. Nel mese di giugno, un uomo della Florida che si offre volontario a Planned Parenthood è stato arrestato dopo che a quanto riportato avrebbe minacciato di uccidere i figli di Brian Mast, un deputato repubblicano pro-vita degli Stati Uniti. Poi, in agosto, qualcuno ha minacciato di stupro e di uccidere la famiglia di un sostenitore a favore della vita che operava per Operation Rescue.

Gli Studenti per la vita dell’America hanno anche riportato un’ondata di vandalismo, tra cui manifesti abbattuti alla Woodson High School in Virginia, cartelli e bandiere rubate all’Università di Nebraska-Omaha, e manifesti abbattuti alla Robert Morris University e alla Kutztown University.

 

Fonte: Life News

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