Se un vaccinato Covid morisse per annegamento, incidente, suicidio nessuno si sognerebbe di classificare il decesso come effetto avverso alla vaccinazione.

Viceversa, in presenza di test PCR positivo, casi simili sono andati ad incrementare le statistiche dei morti per coronavirus.

Oggi la verità sta lentamente emergendo, nonostante la censura dei media mainstream.

L’Alta Corte di Lisbona, che già nel 2020 si era pronunciata sull’inattendibilità dei tamponi come strumento diagnostico, ha dichiarato che i decessi verificati di COVID-19 da gennaio 2020 ad aprile 2021 sono 152, non i circa 17.000 sostenuti dal governo.

Riportiamo la notizia, come viene riferita da Mordechai Sones  sul sito degli America’s Frontline Doctors. La traduzione a cura di Wanda Massa.

 

Giudice, forum, corte, giustizia

 

In seguito alla petizione di un cittadino, un tribunale di Lisbona è stato costretto a fornire dati verificati sulla mortalità del COVID-19, riferisce AndreDias.net (André Dias ha un dottorato in modellazione delle malattie polmonari presso l’Università di Tromso in Norvegia, sede del Centro norvegese di telemedicina, è un partner di riferimento dell’OMS. Ha sviluppato il lavoro sperimentale presso l’Istituto di Statistica Medica ed Epidemiologia dell’Università Tecnica di Monaco in collaborazione con l’Helmoholtz Zentrum Munich, una delle istituzioni più prestigiose al mondo nel campo della ricerca epidemiologica).

Secondo la sentenza (scaricabile da questo link), il numero di morti di COVID-19 verificate da gennaio 2020 ad aprile 2021 è solo 152, non circa 17.000, ossia lo 0,9% della cifra sostenuta dai ministeri del governo.

Tutti gli “altri” sono morti per vari motivi, anche se il loro test PCR era positivo.

Viviamo in una frode di dimensioni senza precedenti, ha scritto Dias.

 “I dati provengono dal Sistema de Informação dos Certificados de Óbito (Sistema d’informazione sui certificati di morte – SICO), l’unico sistema del genere in Portogallo. Il riferimento a 152 certificati di morte emessi sotto la supervisione del Ministero della Giustizia” è spurio, poiché tutti i certificati di morte sono emessi sotto gli auspici del Ministero della Giustizia, essendo l’unica istituzione che li emette.

In risposta a una causa popolare, è stato necessario un ordine del tribunale perché il Ministero rispondesse, disperato per non denunciare la frode“.

Tutti i responsabili del trattamento dei dati dei ‘casi’ e dei ‘decessi’ possono, in seguito, essere processati per il crimine solo se rimane un minimo di dignità nello stato di diritto“, ha continuato.

Se queste cifre sono dello stesso ordine di grandezza anche per altri paesi, e non c’è motivo di supporre il contrario, allora la peste è un inganno di proporzioni senza precedenti e qui sono stati commessi crimini contro l’umanità su una scala enorme“.

 

 

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