Rilancio alla riflessione di tutti il commento alla pubblicità sulla prossima campagna vaccinale del Prof. Augusto Sinagra. L’articolo è apparso su Affari Italiani.
Lo spot governativo per la nuova campagna vaccinale anti-Covid e per l’influenza stagionale vede una numerosa famigliola che festeggia l’anziana nonnina che tutto il parentado vuole proteggere. Una cosa tra il demenziale e il patetico ma quello che va segnalato è che lo spot governativo conclude dicendo di consultare anche il medico di fiducia.
Senonché il nuovo codice deontologico dei medici in preparazione a cura della Federazione degli Ordini dei Medici dispone che il medico non può negare la “scientificità” dei cosiddetti “vaccini”, non può far cenno ai pazienti degli eventi avversi anche letali e se vi è una campagna di “vaccinazioni” hanno tutti l’obbligo di partecipare e di iniettare questi medicinali pericolosi in termini di sicurezza e di efficacia e che, com’è noto, non impediscono il contagio.
Onde per cui, l’invito al parentado della nonnina di consultare il medico di fiducia, è il più grande inganno e ipocrisia prodotta dal governo della nota Signora della Garbatella.
Passi per la presa per il culo ma consentire, anzi volere che la strage causata dai “vaccini” prosegua e si accresca è cosa ascrivibile al codice penale e alla complicità in omicidio plurimo da parte di chi consente e vuole la strage.
Per migliori chiarimenti e spiegazioni rivolgersi alla Corte costituzionale.
Complimenti vivissimi ai cosiddetti “camerati” che hanno votato la “sovranara dè noantri”:
AUGUSTO SINAGRA – Professore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO
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Il problema è che molti di noi cresciuti con la cartina geografica dell’Italia e la fotografia di Giovanni Leone appesa al muro cioè con l’idea che qualcuno ci avrebbe permesso un futuro prospero, ora faticano ad ammettere a sé stessi di essere precipitati in una sorta di incubo dove il male è al potere, ovvero può agire impunemente. Non è così diverso da uno dei regimi del secolo scorso, in fondo.
Ciò di cui ci sarebbe bisogno è una ricostruzione non dissimile da quella del dopoguerra ma pure più impegnativa poiché non riguarda gli edifici ma le coscienze, la civiltà, la stessa concezione di uomo e del mondo.