di Wanda Massa
Ci sarebbero già due buoni motivi per scegliere di andare a votare domenica prossima:
- il referendum è il tentativo di porre un minimo argine – votando SI – all’attuale strapotere della Magistratura.
- Le elezioni amministrative, laddove sono previste, offrono l’opportunità di premiare le realtà minori che negli ultimi due anni si sono opposte alla dittatura sanitaria.
A questi primi due punti, ne possiamo aggiungere altri cinque un po’ meno scontati, ma non meno significativi, per cui consiglio vivamente di recarsi alle urne:
- perché il governo non eletto, se ne avesse avuto la possibilità, ci avrebbe ulteriormente impedito di esprimere la sovranità popolare e lo ha dimostrato concedendo minimo spazio all’argomento sui media nazionali;
- per dare un segnale che non siamo completamente bolliti;
- per prendersi la soddisfazione di dare un dispiacere a Speranza, che nel tentativo di scoraggiare la partecipazione aveva emesso una circolare controfirmata dal ministro Lamorgese per imporre la mascherina al seggio;
- perché una lillipuziana comica del mainstream ci aveva brillantemente consigliato di andare al mare;
- perché è un atto di carità verso gli italiani, soprattutto i più giovani, che, senza alcuna motivazione scientifica, ma al solo scopo educativo (educazione alla sudditanza cieca), sono ancora costretti ad andare a scuola imbavagliati, con tutte le conseguenze negative del caso dal punto di vista fisico e mentale.
E se non siete ancora convinti, consiglio di vedere l’ottimo filmato della dottoressa Silvana de Mari.
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Facebook Comments
Personalmente trovo il referendum abrogativo una follia, almeno per quel che riguarda le disposizioni cautelari, la magistratura come altre istituzioni ha problemi ma non trovo accettabile come soluzione tagliare articoli.
Il parlamento non interverrà mai in materia se non si crea un vuoto legislativo. I pm interverrebero con le manette anche su un innocente, come hanno già fatto, se qualcuno osa proporre una riforma seria sulla magistratura, separazione delle carriere, riforma del CSM, principio dell’innocenza sino a sentenza definitiva etc