Indossare una mascherina comporta l’esposizione a concentrazioni pericolose di anidride carbonica nell’aria inalata, anche quando la mascherina viene indossata per soli cinque minuti da seduti, ha rilevato uno studio.
Rilancio, nella mia traduzione, un articolo pubblicato su The Daily Sceptic.
Indossare una mascherina comporta l’esposizione a concentrazioni pericolose di anidride carbonica nell’aria inalata, anche quando la mascherina viene indossata per soli cinque minuti da seduti, ha rilevato uno studio.
Con le maschere chirurgiche, la concentrazione di CO2 nell’aria inalata superava la zona di pericolo di 5.000 ppm nel 40% dei casi. Con i respiratori FFP2 la superava nel 99% dei casi. Le concentrazioni di CO2 erano più elevate nei bambini e in coloro che respiravano più frequentemente.
Lo studio, un pre-print (non ancora sottoposto a peer-review) di un’équipe italiana, ha utilizzato una tecnica chiamata capnografia per effettuare le misurazioni della CO2 nell’aria inspirata nel corso di cinque minuti, dopo un periodo di riposo di dieci minuti, con i partecipanti seduti, in silenzio e che respiravano solo attraverso il naso. Un medico ha effettuato le misurazioni ai minuti tre, quattro e cinque, e la media delle tre misurazioni è stata utilizzata per l’analisi.
Lo studio ha rilevato che la concentrazione media di CO2 dell’aria inalata senza maschera era di 458 ppm. Indossando una maschera chirurgica, la CO2 media era oltre 10 volte superiore, con 4.965 ppm, superando i 5.000 ppm nel 40,2% delle misurazioni. Indossando un respiratore FFP2, la CO2 media era di nuovo quasi doppia, con 9.396 ppm, e il 99,0% dei partecipanti mostrava valori superiori a 5.000 ppm. Tra i bambini sotto i 18 anni, la concentrazione media di CO2 indossando una maschera chirurgica era ben al di sopra del limite di sicurezza, con 6.439 ppm; con un respiratore FFP2 era di nuovo quasi doppia, con 12.847 ppm. I ricercatori hanno scoperto che bastava un aumento di tre respiri al minuto, fino a 18, perché la concentrazione media raggiungesse i 5.271 ppm in una mascherina chirurgica e superasse il limite di sicurezza.
Sebbene i risultati siano chiaramente abbastanza preoccupanti, i ricercatori fanno notare che “le condizioni sperimentali, con i partecipanti in completo riposo e in una stanza costantemente ventilata, erano ben lontane da quelle sperimentate da lavoratori e studenti durante una giornata tipica, normalmente trascorsa in stanze condivise con altre persone o svolgendo un certo grado di attività fisica”. In queste condizioni la concentrazione di CO2 nell’aria inalata è probabilmente molto più alta.
Sebbene lo studio non abbia riscontrato una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue durante i cinque minuti di osservazione di una persona a riposo, gli autori fanno notare che una ricerca condotta su 53 chirurghi che indossavano maschere per un periodo prolungato ha riscontrato una notevole riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue. Aggiungono che l’esposizione a CO2 nell’aria inalata a concentrazioni superiori a 5.000 ppm per lunghi periodi è “considerata inaccettabile per i lavoratori, ed è vietata in diversi Paesi, perché causa spesso segni e sintomi come mal di testa, nausea, sonnolenza, rinite e riduzione delle prestazioni cognitive”.
Gli autori fanno notare che questo è il primo studio che valuta correttamente la concentrazione di CO2 nell’aria inalata mentre si indossa una maschera facciale. Due studi precedenti erano piccoli e non rimuovevano adeguatamente il vapore acqueo. Un terzo studio recente è stato ritrattato perché, tra le altre preoccupazioni, non utilizzava un capnografo per distinguere l’aria inspirata da quella espirata. Il presente studio affronta questi problemi. I risultati completi sono riportati nelle tabelle seguenti.
Lo studio è uno studio pilota e richiede quindi studi più ampi e dettagliati per confermare gli effetti osservati ed esplorarli ulteriormente. Gli autori osservano che se i loro risultati dovessero essere confermati (e non c’è motivo di aspettarsi che non lo siano), l’uso della mascherina dovrebbe essere “ridotto il più possibile quando il rischio [di Covid] è basso”.
Potremmo aggiungere che, data la mancanza di prove che le mascherine facciano molto, se non nulla, per prevenire la diffusione del COVID-19, e la crescente evidenza che fanno male, dovrebbero essere completamente abbandonate come misura pandemica.
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