Rilancio il sommario di uno studio pre-print realizzato da Sara Diani ORCID logo , Erika Leonardi , Attilio Cavezzi ORCID logo , Simona Ferrari , Oriana Iacono , Alice Limoli , Zoe Bouslenko , Daniele Natalini , Stefania Conti , Silvano Tramonte , Alberto Donzelli , Eugenio Serravalle e pubblicato su Preprint.org

Eccolo nella mia traduzione. 

immunità naturale corpo uomo virus

 

Sommario

Background: Sia l’immunità naturale che quella indotta dal vaccino contro la COVID-19 possono essere utili per ridurre la mortalità/morbidità di questa malattia, ma esistono ancora molte controversie. Obiettivi: questa revisione analitica analizza la letteratura su: a) la durata dell’immunità naturale; b) l’immunità cellulare; c) la reattività crociata; d) la durata della protezione immunitaria post-vaccinazione; e) la probabilità di reinfezione e le sue manifestazioni cliniche nei pazienti guariti; f) il confronto tra vaccinati e non vaccinati nelle possibili reinfezioni; g) il ruolo dell’immunità ibrida; h) l’efficacia dell’immunità naturale e di quella indotta dal vaccino contro la variante Omicron; i) l’incidenza comparativa degli effetti avversi dopo la vaccinazione nei soggetti guariti rispetto a quelli non vaccinati. soggetti COVID-19-naïve. Materiali e metodi: attraverso diversi motori di ricerca abbiamo esaminato la letteratura su COVID-19 correlata agli obiettivi della revisione, pubblicata da aprile 2020 a luglio 2022, includendo anche gli articoli precedenti pertinenti agli argomenti indagati. Risultati: sono stati raccolti quasi 900 studi e sono stati inclusi 238 articoli pertinenti. È stato evidenziato che la stragrande maggioranza degli individui dopo la COVID-19 sviluppa un’immunità naturale sia di tipo cellulo-mediato che umorale, che è efficace nel tempo e fornisce protezione sia contro la reinfezione che contro le malattie gravi. È stato dimostrato che l’immunità indotta dal vaccino decade più rapidamente di quella naturale. In generale, la gravità dei sintomi della reinfezione è significativamente inferiore a quella dell’infezione primaria, con un grado inferiore di ospedalizzazione (0,06%) e una mortalità estremamente bassa. Conclusioni: questa revisione narrativa riguardante un vasto numero di articoli ha evidenziato la valida protezione indotta dall’immunità naturale dopo la COVID-19, che sembra paragonabile o superiore a quella indotta dalla vaccinazione anti-SARS-CoV-2. La vaccinazione dei soggetti non vaccinati guariti dalla COVID-19 potrebbe non essere indicata. Sono necessarie ulteriori ricerche per: a) misurare la durata dell’immunità nel tempo; b) valutare l’impatto di Omicron-5 sui soggetti vaccinati e guariti e dell’immunità ibrida.

 


 

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