Matteo Salvini
Matteo Salvini

 

 

di Sabino Paciolla

 

Gli italiani che sono oggetto di violenta discriminazione sociale a causa del mancato possesso del green pass rafforzato (poiché non vaccinati e non guariti dalla malattia) non credo si lasceranno abbindolare da questo timido segnale dato dalla Lega costituito dal non aver voluto sottoscrivere l’ultimo Ddl del Consiglio dei Ministri che si è tenuto il 2 febbaio scorso.

La motivazione data dalla Lega è che il diverso trattamento che viene riservato agli studenti a scuola, a seconda che siano vaccinati o meno, costituisce una palese discriminazione attuata ai danni dei bambini e ragazzi.  

La Lega, in questa maniera, fa ridere i polli in quanto punta il dito verso una discriminazione tra i bambini ma poi approva la più grande discriminazione sociale mai attuata in Italia dalla emanazione delle leggi razziali fasciste. Questi Ddl sulla pandemia approvati dal governo Draghi in questi mesi sono molto simili negli effetti alle leggi razziali fasciste, visto che ora, come allora, alcuni cittadini, i non vaccinati e non guariti, vengono considerati di serie B quanto a diritti, rispetto a coloro che sono vaccinati con ciclo completo. Ai guariti dalla COVID e non vaccinati vengono solo concessi 6 mesi di beneficio per godere dei diritti costituzionalmente garantiti, come lavoro, istruzione, ecc. Un’autentica porcheria! Come una porcheria è il concetto stesso di green pass, uno strumento degno dei regimi dittatoriali. 

Visto che la letalità della COVID sembra essere diventata simile a quella dell’influenza, non è possibile imporre l’obbligo di un vaccino, come non è IMPOSTO l’obbligo per il vaccino antinfluenzale. Per di più il vaccino COVID, a differenza di quello dell’influenza, che è super sperimentato da decenni, è un prodotto genico sperimentale che presenta eventi avversi incomparabilmente superiori al vaccino antinfluenzale. Inoltre, il vaccino COVID non immunizza, ma crea una protezione temporanea nei confronti della infezione. Per questo, il green pass va eliminato, e va eliminato anche l’obbligo vaccinale. Ognuno deve essere libero di decidere se vaccinarsi o meno, esattamente come fa con il vaccino influenzale. 

Draghi chiede di condividere l’urgenza di riaprire il Paese, ma l’apertura deve valere per tutti. Se l’emergenza finirà, allora l’emergenza dovrà finire per tutti. Se la pandemia è diventata una endemia, se la COVID si è trasformata in una simil-influenza, allora la normalità deve valere per tutti. Non solo per i vaccinati. E’ chiaro Salvini?

Come oramai è evidente anche alle pietre, in questo trascorso periodo a cavallo dell’anno l’esplosione dei contagi è avvenuta soprattutto tra i vaccinati. Inoltre, come ha detto il prof. Crisanti, sui circa 450 morti cui lui si riferisce nel video, i non vaccinati sono solo una ventina. Quindi anche in termini percentuali sulla popolazione, i morti vaccinati in percentuale della popolazione vaccinata superano quelli dei non vaccinati calcolati sulla rispettiva popolazione. Perché allora chi ha completato il ciclo vaccinale ha un green pass con una scadenza illimitata? Perché chi è guarito dalla COVID deve essere obbligato a vaccinarsi visto che ha una immunità naturale? 

Come oramai la scienza ha dimostrato, l’immunità naturale è ben superiore a quella artificiale indotta dal vaccino. L’immunità naturale è più robusta, ampia e duratura di quella artificiale sollecitata dal vaccino. Quella naturale ha fatto sviluppare anticorpi in risposta a tutto il virus, mentre quella vaccinale ha indotto una immunità che è generata da una piccola parte (mRNA) di frammento della proteina spike del virus che ora, per altro, non esiste più. Per questo chi si vaccina ha la necessità di ripetere la vaccinazione a pochi mesi di distanza dalla precedente, proprio perché la copertura cala rapidamente, alcuni dicono dopo soli due-tre mesi (dipende dal tipo di vaccino). 

Questa è l’ennesima dimostrazione che il green pass è solo e soltanto una misurata politica costrittiva e non sanitaria. Infatti, la scadenza del green pass, sulla base delle esigenze politiche del momento, passa da 12 mesi a 9, poi a 6 mesi ed ora a illimitata. 

Il governo ha fatto questa mossa non perché spinto da una esigenza sanitaria, da una motivazione scientifica, ma per risolvere il problema che si sarebbe posto a metà marzo quando migliaia e migliaia di italiani, che hanno fatto il booster a metà settembre e non essendo autorizzata la quarta dose, si sarebbero veduti scadere il green pass e non avrebbero potuto accedere ad attività e servizi pur avendo rispettato le indicazioni del governo.

Ci hanno rotto i timpani per due anni ripetendo di fidarci della scienza, ma questa appare sempre più come un elastico, viene allungato o ristretto a seconda delle esigenze politiche del momento. La scienza è elogiata a parole, “fidatevi della scienza”, in realtà, è soltanto lo specchietto delle allodole dietro cui viene nascosta una posizione ideologica.

Draghi, purtroppo, insensibile alle figuracce già fatte, continua a dire cose non vere. «Lo Stato ha investito sui vaccini e non è giusto che a pagare un prezzo siano le famiglie che si sono affidate alla scienza e alle scelte del governo», ha affermato. Draghi, a quale prezzo si riferisce? Perché continua ad attribuire colpe ad altri quando dovrebbe accollarsi quelle del palese fallimento della sua politica?

Anche i ministri Bianchi (Istruzione) e Speranza (Sanità) continuano a dire cose non vere. Infatti, essi hanno affermato: «Stiamo aprendo una fase nuova grazie ai vaccini che stanno finalmente piegando la curva epidemica senza per questo aver dovuto fare scelte di limitazioni molto significative». Piegando cosa? Ma come fanno a dire queste fandonie? Come tutte le precedenti curve, anche questa seguirà l’andamento che è tipica del virus. I vaccini non hanno piegato alcuna curva pandemica, al contrario, l’hanno accentuata. Infatti, alle prime avvisaglie del futuro arrivo della variante Omicron, le autorità hanno spinto tutti a fare milioni di dosi. Risultato? Una impennata della curva pandemica mai vista prima, con la conseguente diffusione dei contagi tra persone vaccinate con doppia e tripla dose.

Italia, contagi COVID per milione di persone
Italia, contagi COVID per milione di persone

Gli stessi accenti di propaganda si ritrovano nelle parole dette dal coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, a Sky Tg24, quando ha sottolineato che le decisioni prese con l’ultimo decreto “vanno nella direzione di mantenere aperto il paese”. In questi mesi, aggiunge, “siamo riusciti a gestire la quarta ondata dovuta ad Omicron mantenendo tutto aperto, a differenza di altri paesi come Germania, Olanda e Austria che hanno dovuto ricorrere a lockdown o a chiusure di attività”. E questo, conclude, “è stato possibile grazie all’alto numero di vaccinati”.

Alto numero di vaccinati? Ma cosa dice Locatelli? I vaccinati in Italia, Olanda e Germania hanno un andamento simile

Italia Olanda e Germania percentuale persone completamente vaccinate
Italia Olanda e Germania percentuale persone completamente vaccinate

Mentre il contagio è diverso e dipende molto dall’andamento imprevedibile del virus. In Italia, il grafico dei contagi è falsato in quanto il sistema di tracciamento è saltato. Infatti, la curva italiana sarebbe stata molto più alta di quanto viene evidenziato nel grafico. 

 

Italia Olanda e Germania contagi COVID per milione di persone
Italia Olanda e Germania contagi COVID per milione di persone

Tutti gli altri paesi europei, e persino Israele, si muovono per l’eliminazione del green pass. Invece noi in Italia vogliamo mantenerlo all’infinito, proprio perché il potere vuole rafforzare il suo controllo sulla popolazione. Questa è un’ulteriore dimostrazione del fine politico dello strumento.

Eppure, “Questo contesto, che non abbiamo mai sperimentato finora in questa pandemia, ci dà la possibilità di un lungo periodo di tranquillità”, ha affermato il direttore dell’Oms Europa Hans Kluge, aggiungendo: “Questo periodo di maggiore protezione può essere considerato come una sorta di tregua che potrebbe portare ad una pace duratura”.

“Pace duratura” dice il responsabile dell’OMS. E in Italia, questa “pace duratura” quando arriverà?

Che senso ha mantenere un green pass (che serve solo per costringere la gente a vaccinarsi) quando la maggior parte della popolazione è già vaccinata con la terza dose, quando una buona parte ha l’immunità naturale, quando è da oggi in consegna l’antivirale Paxlovid, la pillola anti Covid di Pfizer (nel 2022 si prevedono 600 mila trattamenti), quando ci sono gli anticorpi che hanno dimostrato di funzionare se solo venissero utilizzati (si veda il caso del prof. Galli che vi ha fatto ricorso nonostante la terza dose), quando il virus sembra aver assunto l’aggressività di uno influenzale? Mi pare che le opzioni a disposizione delle persone siano tante. Un cittadino deve essere messo nella condizione di poter coscienziosamente e liberamente scegliere la via che più ritiene opportuna. 

Caro Salvini, delle parole, come quelle che si possono sentire nel video qui sotto, ne abbiamo abbastanza. A noi servono i fatti. E quelli che abbiamo visto fino ad ora vanno a grave, gravissimo, demerito della Lega.

E i fatti fanno maturare i voti. Ricordalo.

 

P.S. Tanti si sono vaccinati perché sono stati costretti, non perché desiderassero farlo. (caro Salvini, ricorda anche questo) 

 

 

 

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