Nella nostra traduzione, ecco il testo integrale della presa di posizione di di sacerdoti e diaconi austriaci contro l’obbligo vaccinale COVID.

 

 

25 marzo 2022, Annunciazione del Signore

 

CONFERMA! – FORTIFICA! (Luca 22,32)

 

DICHIARAZIONE DEI SACERDOTI E DIACONI AUSTRIACI

 

Non possiamo assolutamente tacere quello che abbiamo visto e udito, si legge negli Atti degli Apostoli (Atti 4,20).

 

Noi sacerdoti e diaconi austriaci ci sentiamo pertanto spinti a prendere posizione nella crisi attuale e a dare spazio agli impulsi sia dello Spirito che al sano buon senso – in cinque punti e in brevi riferimenti a fonti più ampie.

 

  1. Pastorale

In Austria si stima che ci siano due milioni di cittadini che rifiutano la vaccinazione per ragioni ben ponderate. È un dato di fatto che la Chiesa deve difendere anche queste persone, secondo le parole di San Paolo: “Mi sono fatto tutto a tutti” (1 Cor 9,22b).

La divisione all’interno della società, che è evidente, non sarà rimediata mettendo all’angolo con espressioni irripetibili coloro che si oppongono alla vaccinazione. Noi sottoscritti, sacerdoti e diaconi, conosciamo un certo numero di persone che, nella situazione di crisi in corso, si sentono abbandonati dalla loro Chiesa. Ad essi viene sempre più presentato l’imperativo “Vaccinatevi!”, come se così si risolvessero tutte le questioni, quando in realtà le domande non sono effettivamente chiarite.

In pochissimo tempo si è venuto a creare un clima di sospetto e di denuncia, in cui una posizione fondata e dissenziente sulla vaccinazione obbligatoria viene bollata, contro ogni ragione, come priva di solidarietà, e questo, incredibilmente, perfino all’interno della Chiesa.

Inoltre la Chiesa sta spingendo alla vaccinazione in tutta l’Austria. Il fatto che detta vaccinazione presenti spesso gravi effetti collaterali, viene costantemente nascosto negli appelli alla vaccinazione.

Una ricerca su internet della parola chiave “effetti collaterali delle vaccinazioni” può aiutare rapidamente a chiarire la situazione utilizzando fonti ufficiali.

Ci domandiamo: la Chiesa si considera responsabile anche nei confronti dell’allarmante numero di lesioni e morti da vaccino? Sappiamo di credenti che hanno lasciato la Chiesa e che, alla domanda del perché, rispondono: a motivo della politica ecclesiastica sul Coronavirus.

E infine, a causa delle misure sproporzionate prese dal governo, migliaia di mezzi di sussistenza sono già stati distrutti. Persone (famiglie, piccole e medie aziende così come alcune grandi società, impiegati, studenti, ecc.) si trovano di fronte alla propria rovina esistenziale. A ciò si aggiunge la pressione psicologica e il mobbing. Tutto questo perché le persone sono costrette a vaccinarsi altrimenti perderanno il lavoro o l’istruzione, oppure con l’imposizione di regolamenti 3G che sono così coercitivi che la vita delle persone viene appesantita oltre misura.

Qui è in gioco la proverbiale “nuda vita”.  Per non parlare della situazione precaria degli anziani nelle case di cura e di riposo, che devono subire le inaccettabili restrizioni alle visite dei parenti, il crescente tasso di suicidi e l’incremento certificato dai medici di malattie psichiatriche soprattutto tra bambini e giovani. Per non parlare delle fratture che attraversano i gruppi familiari e le amicizie.

La Chiesa non deve rimanere in silenzio a questo proposito. Anzi: deve stare inequivocabilmente dalla parte degli afflitti e di coloro che hanno bisogno di aiuto.  La parola del Signore è chiara: “Quello che avete fatto al più piccolo di questi miei fratelli… “ (Mt 25,40).

 

  1. Etico

Come si può vedere dalle affidabili analisi del Lozier Institute, tutti i vaccini usati attualmente (o in passato) in Austria sono legati all’aborto  – sia perché contengono linee cellule fetali, sia in quanto i test di laboratorio siano stati eseguiti con linee cellule fetali.  L’aborto è definito dal Concilio Vaticano II nella Gaudium et Spes 51 un “crimine abominevole”.

All’argomento che può tranquillizzare la coscienza del vaccinato, per cui egli stia solo prendendo parte ad una partecipazione remota, si deve controbattere che i pro-life, in linea con San Giovanni Paolo II, sottolineano ripetutamente che “nell’uso di tali vaccini si approfitta di una struttura del male e la si sostiene almeno implicitamente. Il continuo sviluppo di tali linee cellulari e il diverso crescente uso di tessuto fetale umano, a tutt’oggi gli dà ragione”.

 

  1. Morale

La Congregazione Vaticana per la Dottrina della Fede parla di due condizioni necessarie per giustificare moralmente l’uso di un vaccino ottenuto in questo modo: in primo luogo (1) presuppone che ci sia un grave pericolo, in secondo luogo (2) presuppone che i vaccini mRNA in questione riducano significativamente questo pericolo.

Queste premesse, formulate nel dicembre 2020, si devono considerare soddisfatte dalle campagne di vaccinazione nel marzo 2022?

(1) Il temuto “grave rischio” – grazie a Dio – non si è concretizzato. Nel frattempo, sono emerse diverse voci di esperti medici che analizzano molto bene la malattia causata dal virus SARSCoV-2, ma non possono identificare alcun pericolo epidemico. Piuttosto l’opposto: dove il tasso di vaccinazione è in aumento, cresce in modo evidente il rischio di infezione.

(2) È indiscusso, grazie a una base di dati schiacciante, che i vaccini mRNA non raggiungano il contenimento del grave agente patogeno, richiesto/desiderato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede.  A differenza dei vaccini classici, essi non impediscono né l’infezione né la trasmissione del virus, cosa che, tra l’altro, nemmeno i produttori dei vaccini affermano. L’unico vantaggio della vaccinazione, così viene detto al consumatore, sarebbe l’attenuazione altamente probabile di un decorso grave di un’infezione, che ora viene contestata da sempre più personale ospedaliero, poiché nelle unità di terapia intensiva stanno effettivamente trattando pazienti completamente vaccinati.

E infine: anche se i vaccini utilizzati fossero eticamente giustificabili, questo non significherebbe che l’obiezione di coscienza dell’individuo deve essere rispettata e non invalidata. L’obiezione di coscienza è uno dei valori non negoziabili.  Il Beato Franz Jägerstätter è un esempio lampante in questo senso.

 

  1. Sanitario

Le iniezioni di mRNA (“vaccini COVID-19”) sono misure di terapia genica; non sono disponibili studi a lungo termine su queste sostanze. I vaccini sono stati approvati solo con autorizzazioni all’immissione in commercio condizionate. Le prove che indicano l’efficacia insufficiente e a breve termine dei vaccini in questione sono ora così abbondanti che la cosiddetta minaccia dell’obbligo di vaccinazione acquista una luce piuttosto allarmante, per non dire devastante. Si possono citare due fonti:

(a) Nella grande maggioranza delle persone (99,8% in tutto il mondo) la SARS-CoV-2 non risulta fatale. È tipicamente una malattia da lieve a moderata. Pertanto, la stragrande maggioranza delle persone non è a rischio di COVID-19 e non ha bisogno di essere vaccinata. Centinaia di professionisti medici affermano che circa il 99% delle persone hanno già una protezione contro il COVID-19 a causa di reazioni anticorpali di tipo memoria e che la maggior parte delle persone possiede ora l’immunità a motivo dell’esposizione al virus SARS-CoV-2, per cui questa popolazione non beneficerebbe affatto dalla vaccinazione.

(b) Nell’attuale dichiarazione del Ministero Federale della Sanità austriaco del 18 febbraio 2022, su richiesta della Corte Costituzionale, si afferma ora, tra l’altro, che i bambini e gli adolescenti non sono mai stati a rischio, che un terzo dei pazienti ricoverati per Covid non erano ospedalizzati per il Coronavirus, ma per altre malattie, e che l’età media delle persone morte per Covid era di 82,8 anni.

Inoltre, le banche dati ufficiali mostrano ora quanti disastrosi effetti collaterali della vaccinazione si devono registrare, per cui va tenuto presente, come riportato anche dalla ORF (TV austriaca), che solo un numero trascurabile di effettivi danni da vaccinazione vengono di fatto segnalati.

Per esempio: il database europeo delle sospette reazioni avverse ai farmaci (EudraVigilance database) registra (al 17.01.2022) i seguenti danni da inizio della campagna di vaccinazione; tra parentesi il tasso di aumento dal 10.01.2022:       
Totale: -> 1.387.759 casi (+33.259) -> 21.251 morti (+279) -> 397.681 eventi avversi gravi (+11.281)

Bambini: -> 20.410 casi (+605) -> 109 morti (+6) -> 8.236 gravi effetti collaterali (+276).

Inoltre: Chi sostiene che non esistano studi scientifici, o solo studi insufficienti, sugli effetti collaterali fatali del vaccino Covid, è pregato di fare riferimento agli oltre 1.000 studi sull’argomento.

Non fa riflettere il fatto che dall’inizio della crisi Covid, le voci critiche degli esperti sono state sistematicamente soppresse, squalificate, ridicolizzate, censurate o immediatamente bollate con l’etichetta scurrile di “Covidioti“, e che i metodi alternativi di trattamento testati da medici sono stati troppo spesso occultati e screditati dai media? E i dati disponibili sugli effetti collaterali catastrofici della vaccinazione non sono un chiaro invito alla riflessione e alla correzione?

 

  1. Legale

Solo brevemente. Diversi giuristi sia in Austria che in Germania hanno sottolineato che la cosiddetta vaccinazione obbligatoria è incostituzionale in quanto viola la dignità umana e il diritto fondamentale alla vita e all’integrità fisica. Inoltre, interferisce in modo sproporzionato con il diritto fondamentale alla libertà di credo e di coscienza e viola in modo sproporzionato il diritto dei genitori all’istruzione.

 

Conclusione

Dopo quanto detto sopra, vogliamo chiaramente affermare che siamo pastori di tutto il gregge.

La Chiesa cattolica ha il compito fondamentale non solo di rispettare la libertà di coscienza dell’individuo, ma anche di difenderla, perché “la coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo, dove egli è solo con Dio, la cui voce risuona nell’intimità propria” (Gaudium et Spes 16).

Nella nota sopra citata la Congregazione per la Dottrina della Fede conferma la posizione preminente della coscienza: “Allo stesso tempo è ovvio alla ragione pratica che, come regola, la vaccinazione non è un dovere morale e che quindi deve essere volontaria” (n. 5).

E il testo continua dicendo che si possono ben “rifiutare per ragioni di coscienza, i vaccini ottenuti da linee cellulari derivate da feti abortiti”.

Ci opponiamo pertanto alla vaccinazione obbligatoria illegale e in questo modo vogliamo proteggere dalle ingerenze dello Stato i fedeli che ci sono stati affidati.

Il linguaggio che usiamo dovrebbe essere chiaro.  Anche nella crisi di Covid stiamo notando come il linguaggio viene costantemente manipolato. Il cosiddetto obbligo di vaccinazione è – se non si negano le fonti che privano questa misura di qualsiasi giustificazione – di fatto una coercizione alla vaccinazione. Chiamiamolo quindi con il suo nome corretto.

Un’ultima cosa: non permettiamo che la società austriaca rimanga divisa o continui ad essere divisa. Sappiamo chi sta dividendo. Come pastori dobbiamo lottare per l’unità nella verità. Prendiamo a cuore la parola del Signore con cui ha ammonito Pietro: “E tu, quando ti sarai convertito, conferma i tuoi fratelli!” (Lc 22, 32).

Convertire e confermare: Dove abbiamo taciuto troppo a lungo, chiediamo perdono.

Con questa dichiarazione vogliamo adempiere al compito di confermare.

Si prega di inviare le richieste della stampa per iscritto a: priester22@gmx.at
Grazie mille!
Firme:
I nomi di tutti i sacerdoti e diaconi che hanno firmato questa lettera sono disponibili presso il Notaio Mag. Roland LUGER, Pfarrg. 27, 4240 Freistadt

 

 

 


 

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