Ad iniziare da oggi la presentazione del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica continuerà con una periodicità all’incirca mensile, secondo il ritmo effettivo degli incontri che si terranno da ora in poi, avendo esaurito il materiale che era stato raccolto in archivio. Come sempre vengono riportati di volta in volta alcuni numeri con le relative domande e risposte; i link utili per trovare un commento esplicativo rinvieranno anche all’insieme di tutte le puntate precedenti.

Alberto Strumia

 

Signore Dio

 

  1. Con quale nome Dio si rivela? (203-205; 230-231)

A Mosè Dio si rivela come il Dio vivente, «il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe» (Es 3,6). Allo stesso Mosè Dio rivela il suo nome misterioso: «Io Sono Colui che Sono (YHWH)». Il nome ineffabile di Dio già nei tempi dell’Antico Testamento fu sostituito dalla parola Signore. Così nel Nuovo Testamento, Gesù, chiamato Signore, appare come vero Dio.

  1. Solo Dio «è»? (212-213)

Mentre le creature hanno ricevuto da Dio tutto ciò che sono e che hanno, Dio solo è in se stesso la pienezza dell’essere e di ogni perfezione. Egli è «Colui che è», senza origine e senza fine. Gesù rivela che anch’egli porta il Nome divino: «Io sono» (Gv 8,28).

  1. Perché è importante la rivelazione del nome di Dio? (206-213)

Nel rivelare il suo nome, Dio fa conoscere le ricchezze contenute nel suo mistero ineffabile: Egli solo è, da sempre e per sempre, Colui che trascende il mondo e la storia. È lui che ha fatto il cielo e la terra. È il Dio fedele, sempre vicino al suo popolo per salvarlo. È il santo per eccellenza, «ricco di misericordia» (Ef 2,4), sempre pronto a perdonare. È l’Essere spirituale, trascendente, onnipotente, eterno, personale, perfetto. È verità e amore.

  1. In che senso Dio è la verità? (214-217; 231)

Dio è la Verità stessa e come tale non s’inganna e non può ingannare. Egli «è luce e in lui non ci sono tenebre» (1Gv 1,5). Il Figlio eterno di Dio, Sapienza incarnata, è stato inviato nel mondo «per rendere testimonianza alla Verità» (Gv 18,37).

 

(Commento: testo e audio YouTube)

 

Alberto Strumia, sacerdote, teologo, già docente ordinario di fisica-matematica presso le università di Bologna e Bari. 

fonte: albertostrumia.it

 

 

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