(Dialogo tra me e me prima di scendere in piazza nella veglia delle Sentinelle in Piedi)
..
Restiamo liberi
Siam servi, vegliando serviamo.
– Non servi, ma amici, ci disse
E ci dice, non è solo di allora!
Anche oggi, attenti, vegliamo
ogni giorno protesi, guardiamo
– Non solo guardiamo:
anche quando in silenzio,
parliamo
Come faro?
– Per alcuni una luce
per altri memento.
E noi?
– Sul candelabro
giorno e notte
come pietre d’inciampo
E gli uomini intorno?
– non restan gli stessi
Vinceremo?
– Non so, non è questo,
non è per questo,
siam servi
Ed amici?
– I nostri nomi, sappiamo,
son scritti sul palmo,
e i capelli contati.
Per questo vegliamo?
– È un istante
ma è tutta la vita
Abbiamo vegliato per l’uomo,
ogni uomo.
– VEGLIAMO PER LUI
di Giorgio Canu
(da giorgiocanupoesie)
1

Nato a Genova nel 1957. Residente a Sassari. Maturità classica. Impiegato bancario, dove ha svolto attività di consulenza, analisi finanziaria, gestioni patrimoniali, e corporate banking.
Ha svolto fino allo scorso anno la funzione di catechista per i bambini in preparazione alla Cresima. Aderente al movimento di Comunione e Liberazione, fa parte di quel gruppo di "ragazzi" che negli anni '70/80 tenevano i contatti, tramite il Centro Studi Europa Orientale, fondato da don Francesco Ricci, con i fratelli cristiani perseguitati, e con alcuni dissidenti di Carta 77, nella allora Cecoslovacchia, a Brno, Praga e nella foresta della Šumava, dove avvenivano gli incontri, e curando la diffusione delle opere di Vaclav Havel, di Vaclav Benda, Radim Palous, Jacek Kuron, e padre Józef Zverina (autore della famosa Lettera ai Cristiani d'Occidente e de il Coraggio di essere Chiesa), e altri. Ha partecipato e partecipa attivamente alle veglie delle Sentinelle in Piedi. Appassionato di arte, musica e letteratura, da alcuni anni scrive testi e poesie, delle quali dice: "sono riflessioni nate da stati d'animo o avvenimenti particolari e scritte di getto, come fossero appunti di memoria: l'humus dell'animo da cui tutte nascono è la consapevolezza della nostra creaturalita e l'orizzonte della fede".
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