Ricevo e pubblico la segnalazione della meditazione quotidiana di un sacerdote.

 

San Giuseppe di Guido Reni
San Giuseppe e il bambino Gesù (Guido Reni)

 

 

di Un sacerdote

 

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Pater, Ave, Gloria

A te, o beato Giuseppe

MEDITAZIONE (sul testo proposto giorno per giorno)

Impegno missionario e Fioretto della giornata (indicati alla fine della meditazione)

Preghiera biblica o tradizionale (riportata in calce alla meditazione)

Litanie a san Giuseppe

Secondo giorno (16 febbraio)

Il padre putativo di Gesù discendeva dalla stirpe regale di Davide; è per questo che Gesù, riconosciuto da san Giuseppe a livello giuridico, già durante il Suo ministero pubblico fu considerato il Figlio di Davide (cf. Mc 10, 47-48), cioè il Messia, erede e realizzatore delle promesse divine rivolte al capostipite della dinastia (cf. 2 Sam 7, 12ss). Il casato aveva perso il regno già nel 586 a.C., ma la posterità si era perpetuata fino agli albori della nostra era e in Giuseppe era tornato a splendere il carattere nobile e generoso dell’antico sovrano.

Conferendo al Figlio di Dio e di Maria la propria paternità legale, san Giuseppe ha concorso all’avvento del regno messianico, instaurato dal Cristo con la Sua morte di croce, come dichiarerà il titolo di condanna: Gesù Nazareno Re dei Giudei (espressione il cui acrostico, in ebraico, dà le consonanti del Nome divino: YHWH). Il Padre ha voluto che l’attuazione della grande promessa richiedesse anche la Sua collaborazione, oltre a quella, ben più determinante, della Vergine Maria.

Consacrarsi a san Giuseppe significa, fra l’altro, associarsi al ruolo da Lui svolto nel garantire la successione della regalità terrena, cui la Provvidenza ha voluto connettere l’opera della Redenzione. Anche tu sei stato abilitato, diventando nel Battesimo figlio adottivo di Dio, ad esercitare una signoria regale anzitutto sulla tua persona, sull’anima e sul corpo. Qual è l’ostacolo principale che si oppone a un sano dominio di te stesso, nelle facoltà spirituali e nella sfera fisica? Che cosa puoi fare per superarlo con l’aiuto della grazia, che ricevi mediante i Sacramenti e la preghiera?

IMPEGNO MISSIONARIO: scelgo un modo pratico (nel linguaggio, nel portamento, nel decoro della persona…) di lasciar trasparire la dignità di figlio/a di Dio.

FIORETTO: mi sforzerò di evitare la trasandatezza e le maniere grossolane.Canterò in eterno le misericordie del Signore,
con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli,
perché hai detto: «La mia grazia rimane per sempre»;
la tua fedeltà è fondata nei cieli.
«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide mio servo:
“Stabilirò per sempre la tua discendenza,
ti darò un trono che duri nei secoli”.
Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre;
mio Dio e roccia della mia salvezza”.
Non violerò la mia alleanza,
non muterò la mia promessa».

(Sal 88 [89], 2-5.27.35)

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