Quando ho saputo della notizia della mostra a Milano intitolata “Porno per bambini”, la prima cosa cui ho pensato è stata come sia possibile immaginare una tale iniziativa. Come sia possibile dare un titolo del genere ad una mostra. Come sia possibile che la cultura sia arrivata a questi livelli. Ieri sera ho chiesto ad una persona molto nota cosa ne pensasse in generale della pornografia e del mondo dei bambini, in Italia e nel mondo, ma il risultato è stato, dopo le cose che ho sentito, un turbamento ancora maggiore. Per questo, prescindendo dalla mostra, ho ricercato nel web e trovato un articolo che riporto, che spiega molto bene come oggi si debba stare molto attenti a certi temi, perché molto delicati e rischiosi.
Scontati il clamore e la preoccupazione che una tale iniziativa hanno suscitato. Per fortuna la pagina Facebook e Instagram che promuovevano l’evento, dopo la pioggia di critiche, sono state oscurate. L’iniziativa è stata infine cancellate.
Dopo la lettura dell’articolo, mi sono tornate alla mente le dure parole di Gesù Cristo:
“Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!” (Matteo, 18, 6-7)
Per chi pensasse che si sia fatto tanto clamore per nulla, leggete con attenzione questo articolo di Sarah Plake, che ho tradotto per voi.
(I ricercatori dell’ospedale) Children’s Mercy (di Kansas City) dicono che stanno vedendo una tendenza inquietante nei casi di violenza sessuale su minori.
I bambini abusano dei bambini.
“Penso sia stato scioccante per tutti noi mentre stavamo raccogliendo questi dati, (rilevare) il fatto che quasi la metà dei nostri autori (di abusi) erano minorenni”, ha detto Heidi Olson, la coordinatorice del Sexual Assault Nurse Examiner (SANE) .
I dati del programma SANE mostrano che i responsabili hanno probabilmente tra gli 11 e i 15 anni.
“Un’altra cosa che stiamo notando è che molte di queste aggressioni sessuali sono aggressioni sessuali violente, quindi includono la violenza fisica oltre alla violenza sessuale”, ha detto Jennifer Hansen, una pediatra del Children’s Mercy.
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Le vittime sono molto probabilmente ragazze tra i 4 e gli 8 anni.
Hansen e Olson dicono che il numero continua ad aumentare ogni anno. Non possono individuare con certezza se la ragione sia legata al fatto che Children’s Mercy è una struttura per bambini rinomata con la capacità di servire molte più persone, o se più bambini segnalano l’aggressione ora che negli anni passati.
“Aggredire sessualmente qualcun altro, è un comportamento che si è appreso”, ha detto Olson.
Anche gli infermieri stanno scoprendo sempre più che la pornografia sta giocando un ruolo in questi casi. Questo può includere una vittima costretta a vedere un video pornografico, una vittima che riferisce che l’autore (dell’abuso) ha detto di aver visto un porno, di essere stata costretta a fare qualcosa mostrata in un video pornografico, o una vittima che viene registrata mentre fa un atto sessuale.
Hansen e Olson dicono di aver notato che i bambini sono esposti al porno in tenera età, intorno ai 4 o 5 anni. Dicono che un bambino può sviluppare idee irrealistiche e pericolose sulle relazioni intime esponendosi al porno esplicito e violento.
“Sappiamo che probabilmente è multi-fattoriale. Penso che ci siano molte cose che contribuiscono a questo, ma questa è la domanda: com’è che stiamo, come società, fallendo al punto tale che abbiamo ragazzi di 11, 12 e 14 anni, soprattutto ragazzi di 14 anni, che commettono violente aggressioni sessuali?” Hansen ha detto.
Le operatrici di SANE non sempre riescono a identificare chi sia il colpevole, perché lavorano con le vittime, ma hanno detto che i giovani colpevoli hanno riferito loro di aver guardato la pornografia e di averla messa in atto nei confronti di qualcun altro.
L’altra estremità
“Quello che stiamo vedendo è che sempre più bambini hanno problemi di comportamento sessuale e, allo stesso tempo, sempre più bambini hanno accesso alla pornografia”, ha detto Rene McCreary, il direttore dei servizi di consulenza presso l’organizzazione metropolitana di Counter Sexual Assault.
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McCreary dice che il 25 per cento di tutti i crimini sessuali sono commessi da minori. Molte volte, l’autore del reato è stato vittima lui stesso. Al MOCSA, quasi il 100% dei bambini che vengono seguiti hanno subito qualche trauma.
Lei dice che la pornografia non ha una parte nella maggior parte dei casi del MOCSA, ma che la si vede giocare più di un ruolo.
“La pornografia è diversa oggi rispetto al passato. Così, l’80 per cento dei 15 film più visti ritraggono donne che vengono colpite, sputate, calciate, chiamate con nomi degradanti. Il tipo di comportamenti che non vorremmo che i nostri figli, o chiunque altro, mettesse in pratica. La pornografia è diventata più violenta”, ha detto McCreary.
Mentre la pornografia può non essere la ragione diretta per cui un bambino abusa sessualmente di qualcun altro, solleva però la questione: quale è la linea di demarcazione tra la curiosità del bambino e un problema reale? C’è una linea di demarcazione?
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Ora che cosa?
Children’s Mercy e McCreary incoraggiano i genitori ad avere scomode conversazioni con i loro figli sul sesso e sulle immagini che potrebbero vedere online o sul loro smartphone. Incoraggiano a limitare ciò che i bambini possono vedere online.
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La loro speranza è che un giorno vengano raccolte ricerche sufficienti per affermare definitivamente che la pornografia sta influenzando la violenza sessuale su minori.
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Fonte: kshb.com
Children’s Mercy Hospital è un centro medico pediatrico completo situato a Kansas City, Missouri, USA, che integra cure cliniche, ricerca ed educazione medica per fornire assistenza ai pazienti di età compresa tra zero ed i 21 anni.
L’ospedale senza scopo di lucro è stato fondato nel 1897 da due sorelle, una chirurga e l’altra dentista, per la cura di bambini poveri e malati.
L’ospedale è stato il primo in Missouri e Kansas a ricevere il Magnet Recognition for excellence in nursing services dall’American Nurses Credentialing Center.
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