Peter Gotszsche è stato co-fondatore e Direttore del Nordic Cochrane Center in Copenhagen e Professore di Progettazione ed Analisi della Ricerca presso l’Università di Copenhagen.

È autore di numerose revisioni sistematiche di studi clinici pubblicati dalla Cochrane Library. Oltre 70 pubblicazioni di Gøtzsche sono state pubblicate nelle riviste mediche più importanti al mondo (The Lancet, BMJ, JAMA, Annals of Internal Medicine e New England Journal of Medicine).

Nel 2018 fu espulso dall’istituto scientifico di cui fu co-fondatore per, a quanto pare, una pesante critica fatta al Nordic Cochrane Center che accusava di aver operato con superficialità e incompletezza nella meta-analisi sul vaccino anti-HPV (contro il papillomavirus umano, qui un video di Report sui danni da quel vaccino) fatta dalla Cochrane. Nella meta-analisi l’istituto avrebbe trascurato eventi avversi e preoccupazioni sulla sicurezza. 

Gøtzsche, critico nelle sue valutazioni sui monopoli farmaceutici e sul loro impatto sull’industria medica, espresse preoccupazione per la “cultura autoritaria in crescita e l’imposizione di un modello commerciale” nella Cochrane Collaboration, che “minaccia gli obiettivi scientifici, morali e sociali dell’organizzazione”. 

Si ricordi che in un comunicato dell’Istituto del 22 settembre 2016 si leggeva: “La Cochrane è lieta di annunciare di aver ricevuto una sovvenzione di 1,15 milioni di dollari dalla Bill & Melinda Gates Foundation”. 

“La polvere non si sta ancora depositando su Cochrane dopo aver espulso uno dei suoi scienziati di più alto profilo e padri fondatori. Il licenziamento di Peter Gøtzsche e le dimissioni di quattro membri del consiglio di amministrazione della Cochrane in segno di protesta sono stati considerati da alcuni come un sintomo di un malessere più ampio nel cuore della rete internazionale. Cochrane, dicono, ha perso la sua strada, i suoi membri sono sempre più privati dei diritti da un centro aziendale focalizzato sulla generazione di reddito e sul ‘controllo dei messaggi'”, così iniziava l’articolo Melanie Newman, giornalista freelance, Londra, Regno Unito, sulla prestigiosa rivista medica British Medical Journal.

Dopo essere stato estromesso dal Nordic Cochrane Center, Gøtzsche ha fondato nel 2019 un nuovo Istituto per la libertà scientifica, il cui obiettivo è “preservare l’onestà e l’integrità nella scienza”.

Gøtzsche consiglia, soprattutto agli anziani, di ridurre l’assunzione dei farmaci, terza causa di morte dopo malattie cardiache e cancro, sia a causa degli effetti collaterali che di errori commessi dal medico nel prescriverli.

E’ autore del libro dal titolo: “Deadly Medicine and Organised Crime: How Big Pharma has Corrupted Health Care”  (“Medicina letale e crimine organizzato: come Big Pharma ha corrotto l’assistenza sanitaria”, qui il libro in italiano).

Ha combattuto con coraggio, pagando di persona, la corruzione nell’ambito del settore farmaceutico e difeso l’indipendenza della ricerca scientifica. Per questo, ritengo utile che i lettori di questo blog conoscano l’opinione del dott. Gotszsche sull’uso e abuso dei farmaci, soprattutto quando questi sono pesantemente promossi dalle case farmaceutiche. A beneficio dei lettori ho tradotto questo breve video di qualche anno fa del dott. Gotszsche.

Un amico ci ha suggerito di guardare questo film di qualche anno fa, molto interessante e significativo per il tema, dal titolo: “Il venditore di medicine“. Ve lo proponiamo.

Michela Lazzè

 

 

Il mio nome è Peter Gotszsche, sono Direttore del Nordic Cochrane Center in Copenhagen e Professore di Progettazione ed Analisi della Ricerca presso l’Università di Copenhagen.

Due anni fa ho scoperto che i nostri farmaci da prescrizione sono la terza causa di morte dopo le malattie cardiache e il cancro.
I nostri farmaci uccidono circa 200.000 persone in America ogni anno, e la metà di queste persone muore mentre fanno ciò che i loro medici gli hanno detto. Quindi muoiono a causa degli effetti collaterali; l’altra metà muore a causa di errori e spesso sono i medici a commettere tali errori, perché ogni farmaco può avere venti, trenta o quaranta avvertenze, controindicazioni, precauzioni e così via, e nessun medico al mondo è a conoscenza di tutto questo. Così somministrano ai pazienti farmaci che non avrebbero dovuto somministrare, che interagiscono pericolosamente con altri farmaci o alimenti e così via, e poi i pazienti muoiono; questa è l’altra metà.

L’altra cosa che ho scoperto due orsono è che gran parte delle attività dell’industria farmaceutica presentano i caratteri del crimine organizzato così come definito dalla legge statunitense. Si comportano in molti modi come la mafia, corrompono tutti quelli che possono corrompere: hanno comprato ogni tipo di persona, compresi i ministri della Sanità in alcuni Paesi, quindi c’è un’enorme quantità di corruzione. Per esempio, nel mio Paese, la Danimarca, siamo considerati poco corrotti, eppure abbiamo migliaia di medici a libro paga dell’industria, anche se siamo solo 20.000. Si tratta di un tipo di corruzione efficace: l’industria del farmaco compra prima i professori, poi i direttori dei dipartimenti, poi coloro che ricoprono altre posizioni dirigenziali e via di seguito. Non comprano i medici in formazione. Quindi quando diverse migliaia di persone sono a libro paga dell’industria è davvero molto grave ed è per questo che ho scritto il libro “Deadly Medicine and Organised Crime: How Big Pharma has Corrupted Health Care” su come Big Pharma ha corrotto l’assistenza sanitaria. Spero di convincere i pazienti a non prendere tanti farmaci, perché molti muoiono a causa di quelli che assumono.
Nel mio Paese la gente prende così tanti farmaci che ogni singolo cittadino può essere considerato in cura con un farmaco e mezzo dalla nascita alla morte. È incredibile, e i farmaci non sono così utili. Uccidono molte altre persone. Lo sappiamo, ecco perché i farmaci sono il terzo principale killer dopo le malattie cardiache e il cancro. Nei prossimi anni, quindi, dovremo assumere un numero di farmaci molto inferiore a quello attuale. Se lo facessimo e fossimo attenti, potremmo vivere più a lungo e vivere meglio, perché i farmaci hanno molti effetti collaterali e i pazienti spesso non si rendono conto che quando peggiorano, potrebbe essere un effetto collaterale del farmaco che continuano a prendere perché è quello che i medici dicono loro di fare. Quando ero specialista in medicina interna, mi capitava spesso di sospendere molti farmaci, in particolare nelle persone anziane, ed è piuttosto rivelatore vedere una persona anziana con la schiena curva che arriva nel proprio reparto la quale una volta sospesi i farmaci ringiovanisce di molti anni. Molti di questi farmaci agiscono sul cervello e le persone anziane lo tollerano molto male: cadono e quando si rompono l’anca un quarto di loro muore. Ad esempio, i farmaci antidepressivi sono utilizzati in più del 10% dei nostri anziani e sembra che ne uccidano il 3% ogni anno. Cioè, se 100 anziani prendono un antidepressivo per un anno, il 3% di loro morirà perché cade e si rompe l’anca. Si tratta di un tasso di mortalità enorme, quindi anche molti altri farmaci, oltre agli antidepressivi, fanno cadere le persone e le uccidono. Inoltre, possono influire sulla coordinazione, sulla memoria e su tutte queste cose e interagiscono in modi di cui non sappiamo quasi nulla. Molti anziani assumono più di 5 farmaci al giorno e non sappiamo come questi interagiscano tra loro. Quello che sappiamo è che hanno molti effetti sull’organismo e alcuni di essi interagiscono anche con il metabolismo, per cui si può ottenere una concentrazione troppo alta di un farmaco se ne vengono assunti altri contemporaneamente. Quindi si creano molti danni che non riconosciamo nemmeno.

Ho una collezione piuttosto variopinta di termini con cui la gente mi ha definito in tutti questi anni, e a volte i giornalisti mi hanno chiesto “perché cerchi sempre la polemica?” E la mia risposta è “non lo faccio”. E’ la polemica a cercare me, perché non è popolare dire la verità nella sanità. Ti farai molti nemici, perché molte persone fanno soldi su false premesse: sia i medici che chi lavora nell’industria. I nostri regolatori dei farmaci e i nostri politici sono a bordo di questo carro, per cui pochissime persone sono indipendenti dal denaro nella sanità. E naturalmente, nel corso della mia carriera ho attaccato molte vacche sacre, e la gente ha gridato forte… in una rivista francese sono stato definito un “masturbatore statistico” perché ho dimostrato con le statistiche che gli screening demografici non funzionavano, e cose del genere. Sono stato persino accusato di cattiva condotta scientifica dall’Associazione delle Industrie Farmaceutiche Danesi, il che è stato completamente ridicolo: è stata una molestia dall’inizio alla fine – sono venuti con argomentazioni vaghe, dicendo che “non possiamo riconoscere le conclusioni del suo studio” laddove avrebbero potuto presentare dei numeri e dire che questi numeri erano sbagliati. Non hanno fatto nulla, sono state solo molestie. È durata 18 mesi e poi, quando siamo stati assolti, ho fatto in modo che questo odioso
comportamento fosse descritto nel British Medical Journal. Da allora, non mi hanno più perseguito nell’industria farmaceutica.

Quando è uscito il mio libro sul crimine organizzato, hanno semplicemente mentito come fanno sempre, dicendo che i miei esempi erano vecchi, risalivano a 19 anni fa e così via, ma laddove dimostro che quello che fanno le 10 aziende più grandi è crimine organizzato, questi esempi risalgono agli ultimi 10-15 anni, e non sono solo esempi: i crimini sono aumentati, perché quando il crimine paga, aumenta la criminalità. È così che funziona il capitalismo.



 

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