di Leonardo Guerra
Nei giorni scorsi la Corte costituzionale si è pronunciata, seppur tramite un comunicato sintetico, legittimando di fatto i provvedimenti adottati dal governo Draghi sull’obbligo di sottoporsi ad una terapia genica sperimentale (non si tratta di un vaccino), coperto da segreto militare, negando così le libertà individuali, il diritto al lavoro (principi costituzionali) e l’inviolabilità del corpo umano (codice di Norimberga). Ignorando, soprattutto, tutte le prove scientifiche, accumulate e consolidate in questi ultimi due anni dall’immissione in commercio dei sieri “salvifici”. Un pronunciamento ovviamente scontato, nessuna sorpresa. In sintesi, come si dice dalle mie parti (saggezza contadina): “…can ….non magna can”!
Si tratta di una vicenda che è, ovviamente, ancora aperta, che richiederà ancora tempi molto lunghi e molte energie, prima di arrivare ad una conclusione finale, che si spera possa essere giusta.
Tuttavia, anche questo recente tassello si aggiunge a tutti gli altri, prevalentemente menzogne. I governi Conte e Draghi hanno basato le loro scelte politiche su alcuna prova scientifica. È chiaro che, inevitabilmente, il patto sociale e il rapporto di fiducia con lo stato si è incrinato in modo ormai irreparabile.
Su questa pronuncia, però, è già stato detto e scritto molto da eminenti esperti, quindi, non mi dilungo ulteriormente.
Invece, vorrei proporvi una riflessione su quella che ritengo, da “uomo della strada”, essere la vera novità di questi ultimi giorni. Mi riferisco all’intervento del prof. Giorgio Agamben (“il complice e il sovrano”) tenuto alla commissione DU.PRE il 28 us. Testo integrale pubblicato anche su questo blog. Il punto di vista filosofico, espresso nella sua relazione, descrive puntualmente la situazione attuale e ribadisce l’importanza strategica (vero pilastro portante) del ruolo dei complici e del diffuso patto di complicità che hanno sostenuto finora il disegno scellerato dei governi Conte e Draghi, già evidenziato, peraltro, anche dallo psichiatra Emilio Mordini (intervista a La Verità del 31 Ottobre 2022, “il popolo complice delle restrizioni”).
Un’istantanea fedele della realtà che traccia chiaramente la gravità della situazione politica del nostro paese e ne anticipa un probabile giudizio storico usando termini precisi: ”.. più e altro di un fragrante abuso nell’esercizio del potere o un pervertimento dei principi del diritto e delle istituzioni pubbliche… e se un giorno gli storici indagheranno su quello che è successo sotto la copertura della pandemia…..risulterà … che la nostra società non aveva forse mai raggiunto un grado così estremo di efferatezza, di irresponsabilità e, insieme, di disfacimento…..”. Trae infine una conclusione: “..non vi è per questa società una via di uscita dalla situazione in cui si è più o meno consapevolmente confinata, a meno che qualcosa o qualcuno non la metta da cima a fondo in questione”.
Proprio questo ultimo passaggio è, a mio modesto parere, il punto chiave: siamo di fronte ad un processo di cambiamento programmato e pianificato del sistema capitalistico, della nostra società e dell’essere umano, volutamente irreversibili. Il Covid, come anticipato dalle stesse parole usate da Biden e da Conte già da Marzo 2020 ha rappresentato, a tutti gli effetti, l’occasione ideale politicamente, creata “ad hoc” (“cavallo di Troia”), per introdurre questi cambiamenti drastici nel sentimento, nel percepito delle persone, nelle regole non scritte della società per aggirare le leggi, la costituzione e introdurre valori e principi e consuetudini profondamente diversi da cui, probabilmente, non si potrà più tornare indietro. Non possiamo più, pertanto, ragionare usando come riferimenti i valori, principi su cui si basava la vita sociale e politica prima del COVID. Siamo in un altro contesto, è un altro mondo con regole e logiche completamente diverse. Meglio esserne consapevoli.
Non so, tuttavia, quanti di noi hanno compreso questo fatto fino in fondo. Mi capita, spesso, di ascoltare discorsi e osservare comportamenti che lasciano trasparire la speranza (conscia e/o inconscia) di poter tornare indietro, dimenticando in una notte l’incubo in cui ci troviamo, sperando si sia trattato di un fenomeno passeggero. Ma la trasformazione in atto è rilevante soprattutto dal punto di vista antropologico, come dichiarato e ribadito, fin da marzo 2020, dal governo Conte. Siamo sprofondati nella più vasta e profonda operazione d’ingegneria sociale mai vista nel nostro paese, abituato storicamente a subire grandi traumi e ingerenze esterne. È stata dichiarata una guerra non convenzionale ai cittadini dei paesi del blocco NATO e la prima vittima eliminata, chirurgicamente, è stata la verità. Klaus Schwab lo aveva preannunciato da tempo con l’avvio della 4° rivoluzione industriale. Le grandi corporations USA hanno preso il controllo sugli stati e sulla politica. Il transumanesimo (sinonimo di eugenetica) ne è la nuova religione pagana. Le masse, quindi, secondo tale dottrina devono essere sottomesse, sorvegliate continuamente e standardizzate nel loro modo di pensare, di reagire e rispondere agli stimoli esterni (come qualsiasi altra macchina). Non devono più poter usare liberamente, criticamente, pienamente e consapevolmente le loro facoltà mentali e, soprattutto, non devono essere in grado di aggregarsi e ribellarsi, preoccupati esclusivamente della soddisfazione dei suoi bisogni primari. Le persone vanno medicalizzate per tutta la loro vita, dalla nascita all’eutanasia, ma non devono poter vivere liberamente e pienamente. Altrimenti vanno esclusi dal sistema sociale ed economico.
Esattamente la stessa preoccupazione e ossessione di tutti i totalitarismi, dagli Antichi Egizi fino ai tempi nostri con le loro forme soft camuffate da sistemi democratici, nel mantenere lo schiavismo. Tutti questi regimi criminali perseguono, inoltre, il possesso (vedasi i casi di Bibbiano e Forteto sostenuti, finanziati e coperti dalla giunta comunale di sinistra), l’indottrinamento e l’adescamento ideologico dei nostri bambini e dei nostri giovani. Lo scientismo rappresenta la perfetta rappresentazione del sistema di credenze transumaniste. Il Vaticano è stato cooptato e si è schierato a favore di questo progetto che vuole distruggere l’essere umano come concepito dalle grandi tradizioni religiose monoteiste. Per questo il transumanesimo attacca tutte le grandi religioni, in primis il cristianesimo e suoi pilastri: la vita, la famiglia, il matrimonio, i figli, l’identità ecc. La guerra Ucraina ha soprattutto questa dimensione: si tratta di un conflitto di transumanisti contro un popolo cristiano e la sua Chiesa cattolica ortodossa.
Quindi, il mondo di prima non potrà più tornare così come era. Non lo permetteranno. Gli uomini di buona volontà sono già perseguitati e messi costantemente in minoranza e silenziati da più di due anni. Tuttavia, i dissidenti aumentano giorno dopo giorno di numero. Si stima ormai siano più di dieci milioni di persone che non accettano l’univoca prospettiva del transumanesimo e del sopravvivere da schiavi, isolati, in un mondo virtuale (Metaverso).
Ecco perché è opportuno, quindi, costruire una visione alternativa, sottraendoci il più possibile all’attuale sistema energivoro che ci priva delle energie vitali, tutti i giorni, impedendoci di averne per poter riflettere, concentrarci e soprattutto organizzarci. Una mente con una volontà e una intenzione malvagie, indirizzate contro l’essere e la società umana, che stanno dietro e guidano tutto quanto è successo e sta succedendo in tutti i settori della nostra vita. Le scelte politiche, il virus chimerico, le terapie a mRNA (cavalli di Troia, militari), le cure domiciliari negate, i protocolli ospedalieri killer, la crisi economica e la guerra sono i frutti avvelenati di questo albero. Tutti questi filoni fanno evidentemente parte di un più vasto piano militar-industriale di sottomissione dei popoli appartenenti all’area Nato. Il piano mostra soltanto la punta dell’iceberg. Servirà pertanto mantenerci in buona salute, recuperare energia, capacità di immaginare, di pensare, di concentrazione e sentimenti utili per costruire una nostra visione e un piano di società umana alternativa. Ricostruendola da zero, passo dopo passo, cercando allo stesso tempo di prevenire e disinnescare le loro prossime mosse che si possono già intravedere. Per fare questo serve consapevolezza e volontà di cambiare, anche le nostre abitudini, rileggendo il contesto correttamente e facendo quello che serve veramente per creare un’alternativa a questa società globalista nazi-marxista-nichilista. Abbiamo già detto sopra che le categorie della scienza, della medicina e della giustizia, su cui si basava la nostra società, sono state tutte stravolte, cancellate e sostituite da altre arbitrarie, basate sul relativismo, spesso illogiche e irrazionali.
Sta soltanto a noi decidere di agire per costruire, in parallelo, rimettendo al centro l’uomo in tutte le aree della nuova società (dalla Medicina alla Sanità, dall’Istruzione alla Politica, ecc.) recuperando i nostri valori e principi originali assieme alle nostre radici cristiane e culturali greco-romane, sul modello delle “Polis” greche. Tante comunità simili connesse in rete su tutto il territorio nazionale. Attraendo i giovani e meno giovani in un sistema aperto e inclusivo. Magari, riflettendo sull’opportunità, visto il momento, di rinforzarci interiormente, come lo Stoicismo indicava, per poter affrontare efficientemente tempi difficili, come quelli che stiamo vivendo dal 2020.
Non rimane molto tempo e non abbiamo molte risorse, se non la nostra mente, la nostra intelligenza e, soprattutto, la nostra volontà che vanno rimesse in rete, rompendo l’incantesimo che ci hanno calato addosso in cui contano di tenerci imbrigliati per impedirci di organizzarci. Riappropriandoci costantemente e progressivamente della nostra vita sociale, recuperando spazio e tempo dai socialnetwork e imparando a dominarne l’uso (si tratta di strumenti militari costruiti per isolare e manipolare le masse; non a caso li offrono gratuitamente), occupando fisicamente spazi e luoghi con le nostre comunità, saturandoli di socialità, di verità, di libertà, di senso di giustizia, di solidarietà, di gioia di vivere, di energie positive, di dibattiti, di idee e di progetti di sviluppo umano, sociale, politico ed economico da realizzare nel breve, medio e lungo termine.
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