Con Cancel culture (cultura dell’annullamento o della cancellazione) originariamente si intende l’insieme di comportamenti collettivi tesi a eliminare dal loro ambiente lavorativo quei personaggi accusati di comportamenti immorali, soprattutto molestie sessuali e quelli che in inglese ricadono nella categoria di “sexual misconduct” (cattiva condotta sessuale).
Ora la Cancel culture viene sempre più utilizzata nei confronti di coloro che manifestano un pensiero difforme dal politicamente corretto, in particolare nei confronti di coloro che non sono d’accordo con il pensiero mainstream che afferma che il genere non ha nulla a che fare con la biologia, che il sesso non è binario ma si estende su uno spettro molto ampio. Contro queste persone parte un attacco (sui social o altro mezzo) teso ad intimidirli fino a, se del caso, far perdere loro la posizione o l’occupazione lavorativa in modo da tacitarle definitivamente. E’ quello che è successo a Colin Wright, un giovane e brillante ricercatore che ha dovuto abbandonare la sua carriera universitaria. Colin Wright è già conosciuto su questo blog.
Dal suo articolo pubblicato su Quillette, riprendiamo solo la sua storia, e ve la proponiamo nella traduzione di Stefania Marasco.

Non è la prima volta che alludo pubblicamente al mio calvario. Ne ho parlato su Twitter e in vari podcast. Ma lo sforzo continuo per negare l’esistenza della cultura della cancellazione mi ha convinto che ho bisogno di esporre la mia esperienza in modo più sistematico.
Nel 2008 ho deciso di intraprendere la carriera di biologo accademico. La scienza in generale e la biologia evolutiva in particolare erano state una mia passione sin dalla giovane età. Anche da studente universitario, ho mantenuto un blog che ho usato per sfatare la pseudoscienza e criticare il creazionismo e il creazionismo scientifico. Sono stato schietto e talvolta mi sono lanciato a capofitto in dibattiti con i conservatori Cristiani. I creazionisti ed i creazionisti scientifici spesso mi hanno detto che avevo torto o che ero stupido, ma i miei critici non mi hanno mai chiamato bigotto.
Questo è cambiato, tuttavia, quando ho iniziato la scuola di specializzazione nel 2013. Quello era un ambiente in cui non dovevo preoccuparmi dei creazionisti di destra. Piuttosto, la pseudoscienza che ho osservato proveniva dall’altra parte dello spettro politico, specialmente sotto forma di sostenitori della “lavagna in bianco” che sostenevano (falsamente) che le differenze di sesso nella personalità, nelle preferenze e nel comportamento umani sono interamente un risultato della socializzazione.
È stato anche durante questo periodo che ho iniziato a interessarmi a quella che molti ora chiamano “ideologia di genere”. Questa ideologia non solo invita a un trattamento compassionevole per gli individui trans (che io sostengo), ma promuove anche le affermazioni scientificamente inaccurate che il sesso biologico esiste su uno “spettro” continuo, che le nozioni di maschio e femmina possono essere semplici costrutti sociali e che il sesso di ciascuno può essere determinato da un’auto-dichiarata “identità” piuttosto che dall’anatomia riproduttiva. Quando mi sono opposto a queste affermazioni, sono stato insultato come un bigotto transfobico. Temendo danni professionali, ho smesso di impegnarmi, cedendo il campo a coloro che difendono le finzioni alla moda.
Mi sono laureato con un dottorato di ricerca in biologia evolutiva presso la UC Santa Barbara nel 2018 e ho preso una posizione come ricercatore dopo il dottorato presso la Penn State. Mi ero appena iscritto a Twitter e ho osservato che la pseudoscienza che avevo visto nel campus si era ormai metastatizzata nel resto del mondo ed era diventata la sostanza degli hashtag di tutti i giorni. Persino gli scienziati che conoscevo personalmente e rispettavo ripetevano a pappagallo questa sciocchezza come un fatto scientifico. Ma non ho osato dire una parola. Presto avrei fatto domanda per lavori di assistente-professore di ruolo; non potevo essere visto discutere pubblicamente l’affermazione che i sentimenti relativi alla percezione del genere davano il due di briscola alla biologia.
Nell’ottobre 2018, esplose lo scandalo dei “Grievance Studies” (NDT – trattasi di uno studio volto ad immettere falsa documentazione in ambiente accademico per studiarne l’incidenza della diffusione acritica), portando una rinnovata attenzione sul degrado intellettuale all’interno dei campi accademici incentrati su genere e sesso. Poche settimane dopo, una delle riviste scientifiche più prestigiose del mondo, Nature, ha pubblicato un editoriale sostenendo che classificare il sesso di un individuo utilizzando una qualsiasi combinazione di anatomia e genetica “non ha basi scientifiche”. Questi eventi, accadendo in così stretta successione, mi hanno spinto oltre la mia soglia di moderazione. Nonostante gli avvertimenti dei miei mentori accademici che parlare apertamente avrebbe potuto rovinare la mia carriera, ho lasciato trasparire le mie frustrazioni represse in un saggio che ho inviato a Quillette. È stato pubblicato sotto il titolo, The New Evolution Deniers (I nuovi negazionisti dell’Evoluzione).
Il saggio è diventato virale. E mentre ho ricevuto la mia giusta dose di elogi per questo, sapevo anche di aver fornito ai critici una buona occasione per dire “ti ho preso!”. (“Non mi sono allenato per diventare uno scienziato per oltre un decennio solo per stare seduto in silenzio mentre la scienza in generale, e il mio campo in particolare, viene attaccato da attivisti che sovvertono la verità in ideologia e narrativa”, ho scritto). Le femministe della “lavagna in bianco” e gli attivisti trans allo stesso modo mi hanno pubblicamente accusato di pensiero errato.
Quel che è peggio, le mie eresie si stavano moltiplicando, dato che ero andato su Twitter per difendere le mie opinioni e confrontarmi con i miei critici. Alla fine sono anche coautore di un altro saggio di Quillette, con l’endocrinologo Dr. William Malone e l’autore Julia Robertson, intitolato Nessuno è nato in “ Il corpo sbagliato ”, sostenendo che i bambini sono sottoposti al rischio di danni a lungo termine se vengono indottrinati con disinformazione distorta ideologicamente riguardo ai loro corpi e al loro comportamento.
Nell’ottobre 2019, in seguito alla pubblicazione di quel secondo articolo, ho ricevuto la notizia che qualcuno aveva pubblicato un nuovo annuncio su EcoEvoJobs, il più grande portale di lavoro nel mio campo, che diceva: “Colin Wright è un transfobico che supporta la Scienza Razzista”. Questo è avvenuto al culmine della stagione di reclutamento accademico. Il post è stato infine rimosso dall’amministratore del portale. Ma non c’è modo di sapere quanto tempo fosse stato visibile o quanti miei colleghi lo avessero visto. (Ho espresso preoccupazione all’operatore del consiglio e ho esortato a controllare gli elenchi prima di pubblicarli, ma mi è stato detto che non era possibile. Fortunatamente, un amico esperto di tecnologia si è offerto volontario per eseguire uno script che ha scansionato la bacheca in cerca del mio nome minuto per minuto e inviarmi un messaggio di testo in caso di successo). All’epoca, avevo quasi un centinaio di domande di lavoro in fase di revisione da parte dei comitati di ricerca. Ho bloccato il mio Twitter e ho deciso, ancora una volta, di restare in silenzio.
Ma ovviamente sono caduto dal carro. Se si cercano caratteristiche comuni tra quelli di noi che vengono presi di mira per la cancellazione (Cancel culture, ndr), non si tratta di soldi o privilegi. Piuttosto, molti di noi hanno semplicemente l’incapacità di borbottare slogan che sappiamo non essere veri. Nel tempo, arriviamo all’esasperazione da propaganda disonesta che si maschera da giustizia sociale e parliamo. È un’abitudine radicata nell’impulso di dire la verità e di denunciare ciò che, non molto tempo fa, i progressisti applaudivano.
Ho rotto il mio silenzio su Twitter il giorno di San Valentino, 2020, quando il Wall Street Journal ha pubblicato un saggio che avevo scritto insieme alla dottoressa Emma Hilton, biologa dello sviluppo, intitolato The Dangerous Denial of Sex (La pericolosa negazione del sesso). Sebbene vincolati dai limiti di spazio del formato editoriale, il dottor Hilton e io siamo stati in grado di delineare brevemente la scienza del sesso biologico e spiegare in dettaglio come il suo diniego danneggi i gruppi vulnerabili, comprese donne, uomini gay, lesbiche e, in particolare, bambini con disforia di genere. Avendolo sottolineato ancor più che in altri pezzi, questo articolo ha scatenato un’ondata di odio online, forse perché avevamo pungolato la preziosa presunzione che l’ideologia di genere salvi i bambini invece di danneggiarli. Diversi professori della Penn State hanno denunciato pubblicamente il saggio come transfobico. Studenti e docenti si sono lamentati con il comitato per la diversità del mio dipartimento che avevo lanciato “un attacco personale a individui con identità di genere non binaria” e che la mia presenza al PSU “li faceva sentire meno a loro agio”.
“Dentro per un centesimo, dentro per una sterlina”, come dice l’espressione. [NDTL’espressione ‘In for a penny, in for a pound‘ che letteralmente significa ‘Dentro per un centesimo, dentro per una sterlina’ viene usata nel caso in cui ci si trovi in una situazione in cui le proprie azioni abbiano già innescato delle conseguenze e quindi sia indifferente oppure conveniente continuare a compierle o anche aumentarne l’intensità.]
All’inizio di quest’anno, il 22 febbraio, ho twittato un articolo del Guardian intitolato: “La lite tra adolescenti transgender divide la Svezia mentre le diagnosi di disforia aumentano del 1.500%”, accompagnato dal mio commento di due parole: “contagio sociale”. Il mio tweet avrebbe avuto senso per coloro che hanno familiarità con il lavoro dell’accademica della Brown University Lisa Littman, e in particolare con il suo articolo scientifico che ipotizza collegamenti tra “disforia di genere a rapida insorgenza” (ROGD) e contagio tra pari all’interno di gruppi di ragazze adolescenti. Tuttavia, gli attivisti sono stati in grado di distorcere il mio commento in un modo da suggerire che stessi prendendo di mira i bambini stessi o suggerendo che la disforia di genere fosse simile a un virus. Sapendo che ero sul mercato del lavoro, uno studente laureato della Michigan State University (e presidente del Graduate Employees Union) di nome Kevin Bird mi ha accusato di “diffusione di una disgustosa pseudoscienza transfobica”. A differenza di altri critici, Bird non ha nemmeno preteso di essere motivato da qualcosa di diverso dal desiderio di negarmi un impiego nel mio campo.
Colin is now spreading disgusting transphobic pseudoscience. He's on the job market. I hope The EEB community is paying attention. This isn't how you @DiversifyEEB https://t.co/8iiYlWrXdq
— Kevin Bird (@itsbirdemic) February 23, 2020
Kevin Bird@itsbirdemic
“Colin sta ora diffondendo una pseudoscienza transfobica disgustosa. È nel mercato del lavoro. Spero che la comunità EEB stia prestando attenzione. Non è così @DiversifyEEB https://twitter.com/SwipeWright/status/1231353767473426434”
( 3:55 AM . Feb 23, 2020)
Lo stesso Bird offre un interessante caso di studio, perché il suo esempio illustra come anche un singolo troll ideologicamente radicalizzato possa presentare l’aspetto di una campagna popolare. Se il nome di Bird sembra familiare, è perché è lo stesso attivista che ha condotto una campagna contro il vicepresidente senior della ricerca e dell’innovazione della sua università, il fisico teorico Stephen Hsu. Bird non ha una particolare distinzione nel suo campo accademico, ha twittato il supporto per la campagna banche in fiamme ed è noto che non ha “interesse a raggiungere o scoprire la verità” quando fa scienza. Ma ha anche lavorato instancabilmente per costruire la sua statura online come un rinforzo della cultura dell’annullamento (Cancel culture, ndr) e un guerriero “contro il fascismo”. In quanto tale, è stato in grado di mobilitare flash mob di troll online per aiutare nei suoi sforzi di deplatforming [NDT cancellazione di contenuti e profili dalle piattaforme di social network], motivo per cui Hsu è stato costretto a dimettersi dalla sua posizione di vicepresidente nonostante la natura spuria delle accuse di razzismo di Bird.
Fu in quel periodo che fui contattato dal presidente del dipartimento di biologia di un college privato di arti liberali nel Midwest. Mi lodò per i miei scritti e mi disse di aver persino usato il mio saggio New Evolution Deniers come base per la discussione nelle sue classi. Ma mentre lui e i suoi colleghi del dipartimento di biologia avrebbero voluto sostenere la mia assunzione, ha detto, il dipartimento delle risorse umane della scuola mi avrebbe quasi certamente bloccato perché “troppo rischioso”. Queste esperienze mi ricordano che quando Blow esalta “le masse” che stanno cancellando persone come me, le persone che elogia sono in realtà solo una piccola coalizione di troll professionisti come Bird, che lavora in concerto efficace con i burocrati delle società medio-alte avverse al rischio che ora hanno assunto il potere decisionale in molti college e campus universitari.
Il senso di colpa per associazione è un segno distintivo di tutte le forme di panico sociale. E all’inizio di marzo, ho ricevuto un messaggio di testo da un caro amico e collaboratore di ricerca che ora è professore associato presso un’importante università di ricerca, che mi informava che i suoi colleghi avevano iniziato a interrogarlo sulla nostra relazione professionale. Mi ha detto che questo genere di cose stava accadendo abbastanza frequentemente tanto che sentiva il bisogno di denunciare pubblicamente le mie opinioni per riabilitare il suo nome. Ed è esattamente quello che ha fatto. Chiedetevi quali altri movimenti ideologici e periodi storici tendiamo ad associare ad atti del genere.
Più tardi quel mese, qualcuno ha nuovamente pubblicato “Colin Wright è un transfobico che supporta Scienza Razzista” sulla bacheca di EcoEvoJobs. Ho contattato l’amministratore del portale – di nuovo – esprimendo le mie preoccupazioni. Questa volta non ho ricevuto risposta.
Nel frattempo, un account Twitter anonimo mi ha informato che quelle “e-mail preventive” erano state inviate a commissioni di ricerca accademica riguardo me. Sebbene sia impossibile verificare queste affermazioni, noto che la stessa tattica è nota per essere stata usata contro l’ex professore di psicologia Bo Winegard, che è stato recentemente licenziato dal Marietta College dopo uno sforzo persistente da parte di attivisti simili (forse gli stessi) per denigrarlo come razzista e “scienziato razziale”. In effetti, queste “masse” anonime, come le chiama Blow, potrebbero essere una sola persona.
Ad aprile, ho scelto di lasciare il mondo accademico. Per dare credito alla Penn State, non sono stato licenziato. In effetti, ho avuto l’opportunità di prolungare il mio contratto di borsa di studio per un altro anno. Tuttavia, non credevo più che qualsiasi quantità di duro lavoro o genio da parte mia avrebbe portato a un lavoro accademico di ruolo nel clima attuale. Né volevo passare il mio tempo a rispondere costantemente a false accuse di transfobia e razzismo. Mi ero imbarcato in questo viaggio perché amo la scienza e volevo aiutare a respingere le forze della pseudoscienza nella sfera pubblica. Ma un simile progetto diventa impossibile quando gli scienziati stessi sono stati intimiditi da piccoli gruppi di attivisti che chiedono che il metodo scientifico sia subordinato al pensiero magico e che cercano di rovinare le vite di coloro che dissentono. Se seguirete le mie orme, potrete aspettarvi di ricevere un trattamento simile.
Nessuna delle opinioni che ho mai sposato è estrema. In effetti, tutte o la maggior parte sono prese come buon senso praticamente da chiunque non sia un attivista o un accademico professionista. E le ripeterò qui. Maschio e femmina non sono costrutti sociali, ma sono vere e proprie categorie biologiche che non rientrano in uno spettro. Gli esseri umani sono sessualmente dimorfici e questo è importante in determinati contesti, come lo sport. Ignorare la realtà del dimorfismo sessuale può danneggiare donne e membri della comunità gay la cui esperienza di discriminazione è radicata in queste differenze reali tra corpi maschili e femminili. Le teorie esoteriche sul genere che pretendono di negare la realtà della biologia, o che confondono il sesso biologico con caratteristiche sessuali secondarie o stereotipi basati sul sesso, possono confondere i bambini; e sono probabilmente in parte responsabili del massiccio aumento della disforia di genere auto-dichiarata tra gli adolescenti, in particolare le ragazze adolescenti.
Nelle righe finali di The New Evolution Deniers, ho scritto che il mondo accademico “non è più un rifugio per intellettuali schietti e dal pensiero libero” e che “ora si deve scegliere tra vivere una vita con le labbra a cerniera lampo in quanto scienziato accademico, o vivere una vita come intellettuale realizzato “. La mia esperienza, rafforzata dal flusso costante di e-mail che ricevo da accademici interessati, suggerirebbe che la situazione è peggiorata.
Quello che avete letto qui è la storia di un solo ex accademico. Ma dovrebbe preoccupare tutti il fatto che l’intero mondo accademico sia ora tenuto in ostaggio da una minoranza rumorosa che insiste che dovremmo abitare in un ambiente intellettuale fantastico che è poco più di un gioco ideologicamente deviato sui miti cristiani. Non cadete in errore: la cultura dell’annullamento è molto reale. E le sue manifestazioni non sono limitate ai ricchi e ai potenti. Come per molti processi culturali, la lotta per annullarlo sarà una lotta lunga e dura. Non pretendo di sapere come andrà a finire. Ma so che inizia aprendo gli occhi sul problema. Fare altrimenti significherebbe – se potessi prendere in prestito una frase dal lessico della giustizia sociale – la letterale cancellazione della mia esperienza vissuta.
Colin Wright è caporedattore di Quillette.
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