Papa Francesco ha indicato di voler includere i peccati ecologici nel catechismo. La questione è complicata, anzi complicatissima. Pertanto legittime e tante sono le domande. È quello che prova a fare padre Dwight Longenecker. Ecco il suo articolo nella mia traduzione.

Papa Francesco ha indicato di voler includere i peccati ecologici nel catechismo. Sarà interessante vedere come questo si sviluppa, e come sacerdote ordinario nella parrocchia ci sono alcune domande a questo proposito che si aggirano nella mia scatola del cervello.
La prima domanda riguarda la differenza tra il peccato aziendale e quello individuale. Ci sono alcune azioni intraprese a livello sociale per le quali nessuno sembra essere in grado di assumersi le proprie responsabilità. Prendiamo ad esempio il genocidio. Certo, c’erano una o due persone – forse una manciata – che hanno preso la decisione di creare campi di concentramento e uccidere milioni di persone, ma la maggior parte di coloro che hanno messo in atto le decisioni hanno detto che stavano solo seguendo gli ordini o che non sapevano davvero cosa stava succedendo. Senza dubbio c’erano individui crudeli e sadici che hanno preso parte all’uccisione, ma c’erano molti, molti di più che provavano repulsione da ciò che stava accadendo e che avrebbero voluto poter star fuori. C’erano ancora di più coloro che guardavano dall’altra parte e cercavano di ignorare ciò che era proprio sotto i loro occhi. Molti altri erano lontani, ma tuttavia complici.
Ci troviamo quindi in una situazione moralmente difficile. Come si esprime il giudizio? Chi è colpevole? Quanto sono colpevoli? Qual è il livello di colpevolezza?
La stessa cosa vale per il “peccato ecologico”. Dobbiamo confessarci per aver abbassato troppo la temperatura dell’aria condizionata, per aver tenuto la macchina in funzione, per aver usato una cannuccia di plastica o per aver volato in aereo? Probabilmente no, ma allora chi è responsabile dei peccati contro l’ecologia? Ci sono certamente alcune grandi aziende che distruggono la natura per accaparrarsi le materie prime. Direbbero che lo stanno facendo per il bene comune. Forniscono posti di lavoro e un’economia che porta cose buone a molte persone. Anche se hanno commesso un peccato ecologico, chi ne ha la colpa? I CEO aziendali? Gli economisti? Il proprietario della fabbrica? Poi i distributori? I rivenditori? Tutte queste persone sono coinvolte, e lo stesso vale per il consumatore, l’utente finale.
Se un’azienda di miniere di carbone strappa una foresta per arrivare al carbone che vende a un’azienda elettrica che brucia il carbone per generare elettricità per alimentare il nostro stile di vita, chi è da biasimare? Vedete, noi tutti condividiamo la colpa ed è molto difficile per chiunque confessare di aver fatto qualcosa di sbagliato.
L’altra domanda interessante è contro chi è il peccato. Nella tradizionale lista dei peccati o offendiamo Dio o il nostro prossimo. Noi non offendiamo la “natura” o il “cosmo”. Il peccato ecologico è un peccato contro Dio Creatore o contro il prossimo? Potrebbe essere entrambi, ma in entrambi i casi l’offesa è di secondo grado. Non abbiamo offeso Dio o il nostro prossimo in primo luogo. L’offesa è stato un effetto collaterale del nostro peccato ecologico. Questo solleva la questione verso chi dobbiamo riparare per il nostro peccato ecologico.
Poi c’è la questione del peccato veniale e mortale. Ci sarebbe qualche peccato contro l’ecologia che è stato classificato come peccato mortale? Suppongo che se qualcuno tagliasse una foresta e spruzzasse la terra con veleno e radiazioni prima di bruciarla e lasciarla come un relitto carbonizzato – e se lo facesse intenzionalmente sarebbe un peccato mortale. Si pensi all’uso dell’agente Orange nella guerra del Vietnam, per esempio, o alla totale devastazione della bomba atomica. In entrambi i casi l’intenzione non era quella di distruggere la natura, ma decisero di distruggerla per raggiungere un altro scopo. Un’analogia sarebbe stata quella di commettere un omicidio per ereditare la ricchezza della persona.
Che dire degli individui nel confessionale? Quali sono i peccati che il cattolico ordinario potrebbe commettere contro l’ecologia? Non ne sono sicuro, ma vale la pena di pensarci.
Forse lo scopo di questo non è tanto quello di accusare particolari persone di peccati particolari, ma di aumentare la consapevolezza della nostra partecipazione comune al peccato e di riflettere sulle conseguenze.
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[…] (fonte: dwightlongenecker.com; traduzione: sabinopaciolla.com) […]