Stralcio dall’omelia dell’11.09.2018 a Santa Marta.
Più volte, dunque, il Papa ribadisce in quest’omelia che la forza del vescovo è proprio essere “uomo di preghiera”, “uomo che si sente scelto da Dio” e “uomo in mezzo al popolo”:
Questo fa bene ricordarlo, in questi tempi in cui sembra che il Grande Accusatore si sia sciolto e ce l’abbia con i vescovi. E vero, ci sono, tutti siamo peccatori, noi vescovi. Cerca di svelare i peccati, che si vedano, per scandalizzare il popolo. Il Grande Accusatore che, come lui stesso dice a Dio nel primo capitolo del Libro di Giobbe, “gira per il mondo cercando come accusare”. La forza del vescovo contro il Grande Accusatore è la preghiera, quella di Gesù su di lui e quella propria; e l’umiltà di sentirsi scelto e rimanere vicino al popolo di Dio, senza andare verso una vita aristocratica che gli toglie questa unzione. Preghiamo, oggi, per i nostri vescovi: per me, per questi che sono qui davanti e per tutti i vescovi del mondo.
Fonte: Vaticannews.va
Caro Papa, preghi ma faccia anche il Suo dovete di riformare la Chiesa contro gli abusi sessuali dei suoi consacrati. Noi preghiamo tutti i giorni per Lei.
Satana sarà sempre in lotta contro coloro che che portano la Verità di Cristo all’uomo.
Allora il Papa dia l’esempio, e risponda nella Verità alle accuse che gli vengono mosse: “Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?”
Non c’è forza al mondo che possa limitare l’azione di Dio, a parte la nostra libertà: libertà di seguire Cristo o di seguire noi stessi.
Anche il Papa ha questa libertà, e ha pure la responsabilità di essere la persona più in vista del pianeta.