Papa Francesco ha lanciato martedì il piano d’azione settennale della Laudato si’ del Vaticano per attuare la sostenibilità ambientale in diversi settori della Chiesa, dagli ordini religiosi alle scuole e agli ospedali cattolici.
Ne parla nel suo articolo Courtney Mares, pubblicato sul Catholic News Agency, che vi propongo nella mia traduzione.
(se il video qui sotto non si apre, cliccare qui)
Papa Francesco ha lanciato martedì il piano d’azione settennale della Laudato si’ del Vaticano per attuare la sostenibilità ambientale in diversi settori della Chiesa, dagli ordini religiosi alle scuole e agli ospedali cattolici.
“Abbiamo bisogno di un nuovo approccio ecologico che possa trasformare il nostro modo di abitare il mondo, i nostri stili di vita, il nostro rapporto con le risorse della Terra e, in generale, il nostro modo di guardare all’umanità e di vivere la vita”, ha detto Papa Francesco in un video messaggio del 24 maggio.
Il papa ha segnato la fine dell’anno che celebra il quinto anniversario della sua enciclica ambientale Laudato si’ con il messaggio che annuncia l’iniziativa.
Ha detto che l’anno sarebbe stato seguito immediatamente da un piano settennale noto come la Piattaforma d’azione Laudato si’.
La Piattaforma d’Azione Laudato si’ si concentrerà su sette settori: famiglie, parrocchie, scuole, ospedali, imprese, organizzazioni e ordini religiosi.
Il papa ha spiegato che il piano d’azione ha anche sette obiettivi: la risposta al grido della terra, la risposta al grido dei poveri, l’economia ecologica, l’adozione di stili di vita semplici, l’educazione ecologica, la spiritualità ecologica e il coinvolgimento della comunità.
“Il nostro egoismo, la nostra indifferenza e i nostri modi irresponsabili stanno minacciando il futuro dei nostri figli”, ha detto Papa Francesco.
“Rinnovo quindi il mio appello: prendiamoci cura della nostra madre Terra… superiamo la tentazione dell’egoismo che ci rende predatori di risorse, coltiviamo il rispetto per i doni della Terra e del creato, inauguriamo uno stile di vita e una società finalmente ecosostenibile.”
“Abbiamo l’opportunità di preparare un domani migliore per tutti. Dalle mani di Dio abbiamo ricevuto un giardino, non possiamo lasciare un deserto ai nostri figli”, ha aggiunto.
Il cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, ha detto in una conferenza stampa il 24 maggio che la pandemia di COVID-19 ha interrotto molti degli eventi, conferenze e celebrazioni programmate dal Vaticano per l’anno della Laudato si’, ma ha espresso gratitudine alle parrocchie e alle associazioni che hanno organizzato eventi locali.
In particolare, il cardinale ha lodato i cattolici del Bangladesh per aver piantato 700.000 alberi nel corso dell’anno scorso.
Joshtrom Isaac Kureethadam, che guida la sezione Ecologia e Creazione del dicastero vaticano, ha sottolineato che la Piattaforma d’azione della Laudato si’ può essere realizzata solo in collaborazione con “il percorso sinodale che Papa Francesco sta proponendo a tutta la Chiesa”.
“L’ecologia integrale richiede di camminare insieme in questa missione”, ha detto.
Kureethadam ha spiegato che il primo anno dell’iniziativa sarà dedicato a “elaborare piani d’azione concreti” seguito da “cinque anni di azioni concrete” con l’anno finale dedicato a “lodare e ringraziare Dio”.
Oltre al dicastero vaticano, Eco-Jesuit, il Pan-Amazonian Church Network (REPAM), il Global Catholic Climate Movement, l’Unione dei Superiori Religiosi di Roma e altri gruppi cattolici sono coinvolti nell’organizzazione dei sette anni di programmazione.
“In un viaggio che durerà sette anni, ci lasceremo guidare dai sette obiettivi della Laudato si’, che ci indicheranno la direzione mentre perseguiamo la visione dell’ecologia integrale”, ha detto Papa Francesco.
“C’è speranza. Possiamo collaborare tutti, ognuno con la propria cultura ed esperienza, ognuno con le proprie iniziative e capacità, affinché la nostra madre Terra sia restituita alla sua bellezza originale e la creazione torni a risplendere secondo il piano di Dio.”
Scrivi un commento