Rilancio la notizia che lo stesso regista ha postato sul suo profilo Facebook.
C’è una prima volta per tutto…nel mio caso la mia prima azione legale.
Alcuni giorni fa come alcuni di voi sapranno, grazie agli avvocati Roberto Martina e Antonietta Veneziano, io e Alessandro Amori abbiamo denunciato il signor Giuseppe Brindisi e il signor Pasquale Bacco per diffamazione aggravata a mezzo stampa, reato penale punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni.
Sono colpevoli a nostro giudizio di aver calunniato il nostro documentario INVISIBILI dipingendolo come un falso e ledendo così la nostra professionalità ma soprattutto offendendo i protagonisti e di riflesso le decine di migliaia di danneggiati dal veleno di stato che soffrono da mesi pene indescrivibili. Tutto questo nella trasmissione televisiva Zona Bianca andata in onda su Rete4 in diretta nazionale e sotto la copertura della testata giornalistica di Mediaset.
Abbiamo chiesto in maniera ufficiale una rettifica alla trasmissione da cui non abbiamo ricevuto risposta…prevedibilmente, perché accettare avrebbe significato per loro ammettere che avevano raccontato a centinaia di migliaia di telespettatori una marea di frottole.
Ora il signor Brindisi potrà leggere di persona nomi e cognomi dei protagonisti del documentario sulle pagine della denuncia, visto che ci teneva tanto…non era necessario comunque arrivare a questo, bastava venire a una delle nostre 400 proiezioni per conoscere molti di loro di persona oppure fare un piccolo lavoro giornalistico; mi rendo conto però che l’aggettivo “giornalistico” con Zona Bianca c’entri poco o niente.
La trasmissione ora ha chiuso con ascolti bassini per riaprire sembra con una nuova conduzione; forse spararle troppo grosse alla fine non paga molto. Penso sia meglio anche per Brindisi e Bacco che possono riposarsi un po’ e tornare alle loro attività di routine, anche perché se continuassero a prendersi denunce e queste si concludessero per loro in modo negativo dovrebbero dire addio per un bel pezzo agli studi televisivi e ai convegni farsa.
Con loro ci si vedrà nelle sedi opportune; vi aspetto tutti invece alla prossima puntata di Zona Grigia…che non ha problemi di ascolti e può continuare a tenervi informati.
Per chi non lo avesse ancora visto qui sotto il link per vedere INVISIBILI e tutti i documentari disponibili gratuitamente su Playmastermovie.
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Perché, Brindisi sarebbe un giornalista?
L’esistenza di personaggi da strapazzo come Bacco e Brindisi si spiega con un fatto: il problema vero del nostro paese è che non c’è stato un reale ripensamento generale sulla cosiddetta stagione pandemica, e di conseguenza ancora sopravvive quella narrazione prevalente che si è nutrita di dogmi indiscutibili bollando come “fake news” ogni voce dissenziente. La riprova? Proprio l’arroganza becera dei pupazzi di regime lasciati lì come l’ultimo giapponese a difesa dell’indifendibile, ma soprattutto l’inconsapevolezza di chi ancor oggi loda la condotta di istituzioni corrotte nuovamente pronto a piegarsi ad esse e convinto che l’esercizio di un pensiero critico sia un orpello inutile quando non dannoso.
Un’intera classe politica è stata coinvolta e il potere non può condannare sé stesso, diversamente le numerose teste saltate avrebbero costretto il gregge a svegliarsi.
Tutto questo deve far pensare che con l’esperimento sociale che si è condotto, si sono da una parte ottenuti i riscontri cercati, dall’altra scardinati quei meccanismi residui che ci permettevano un minimo di garanzie e tutele.