Il panteismo presente nell’Instrumentum laboris del Sinodo dell’Amazzonia è completamente fuori luogo e privo di senso teologico. Questo è quello che sembra dirci padre Dominic Allain in questo suo commento semplice ma profondamente vero, pubblicato sul Catholic Herald.
Ve lo propongo nella mia traduzione.
L’estate mi ha dato diverse opportunità di vedere il mare. Due nuovi luoghi che trasformano l’afflizione in grazia, a Perth e sulla Costa Azzurra, che si trovavano rispettivamente vicino all’Oceano Indiano e al Mediterraneo, e ho fatto in modo di avere alcuni momenti di grande pace in mezzo a un intenso lavoro. È stato lenitivo e propizio alla preghiera camminare in riva al mare e sentire, secondo le parole di Matteo Arnold, l’eterno “cominciare e cessare” delle maree, lasciando che il ritmo si calmasse e desse sollievo. Gli studi hanno dimostrato ciò che gli antichi sapevano comunque: che ci sono benefici per la salute dall’essere in riva al mare. I livelli di serotonina nel cervello migliorano. Il mare è la medicina naturale per lo stress, la depressione o la perdita.
In questo senso sono favorevole a “sentire il grido della terra” e a riconoscere come gli stili di vita di accumulo compulsivo e l’eccessivo ricorso alla tecnologia portano a uno sfruttamento eccessivo delle risorse e come tale stile di vita ci disumanizza. Ma sto lottando per capire lo strano mélange di gergo socio-economico e panteismo che caratterizza il documento di lavoro (Instrumentum laboris, ndr) per il prossimo mese del sinodo amazzonico. Affermazioni come “La diversità unica della regione amazzonica – biologica, religiosa e culturale – suggerisce una nuova Pentecoste” implicano che questa regione sia essa stessa un luogo di rivelazione, che la religione e la cultura dei popoli indigeni possano insegnare alla Chiesa qualcosa che non ha mai conosciuto.
Apparentemente una “dimensione cosmica dell’esperienza (cosmovivencia) palpita nelle famiglie” della regione, attingendo a “antiche conoscenze e pratiche tradizionali …. in armonia con Dio, la natura e la comunità”. Questa esperienza cosmica genera armonia “Tra i popoli, tra le generazioni, con la natura, in dialogo con gli spiriti”.
Che cos’è dunque la fede cattolica ancestrale quando si parla della creazione? La natura è fonte di rivelazione? Possiamo anche noi vivere in armonia con Dio ascoltando meglio i canti e le grida della terra?
L’esistenza di Dio è evidente nelle tracce di se stesso che ha lasciato nella Creazione, ma questo è un po’ come dire che tenere un fossile sia come avere un piccolo dinosauro. Dio è la fonte della creazione ed è presente in essa attraverso il suo Spirito Santo, che cerca la profondità di tutte le cose. Ma Egli trascende infinitamente la creazione, che può rivelare che cosa è Dio ma non chi sia. La presenza del divino, del trascendente, che deriva dall’esperienza umana delle maree o delle stelle o delle piante medicinali, può invitare alla riflessione spirituale che a sua volta può essere formulata in credenza religiosa.
Ma tale credenza non è una Pentecoste, ma solo un richiamo alla cura della creazione. Le idee non sono salvifiche. Le cosmologie indigene possono “palpitare” ma non salvano. Solo l’azione della Trinità nella Creazione salva e solo quell’azione ci permette di comprendere veramente la Creazione. La Parola è la vera luce che illumina ogni uomo, attraverso il quale e per il quale sono state fatte tutte le cose. Il fine, o scopo, del mondo creato non è quello di di perfezionarlo come la nostra casa comune né di penetrarne i segreti, ma quello di dare gloria a Dio, perché Cristo sia tutto in tutti.
Ora, potete dire: “la gloria di Dio è l’uomo pienamente vivo”. Ma questa è una mezza citazione. Sant’Ireneo ha aggiunto: “e la vita dell’uomo è la visione di Dio”. Questa visione vera e chiara di Dio non è rivelata alla saggezza indigena, alle sfrenate culture e alle sensibilità religiose. Non è stata rivelata nemmeno nella cultura o nella religione di Israele, il Popolo eletto. Si svela solo attraverso la rivelazione di Dio come Trinità quando il Padre ha mandato il suo Figlio e il suo Spirito che procede da entrambi, lo Spirito che guida la Chiesa a conoscere tutta la verità.
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