
Daniel Ortega, presidente del Nicaragua, ha accusato i vescovi di fomentare i disordini nel paese, paragonandoli a “criminali satanici”.
Intervenendo a una manifestazione per celebrare il 39° anniversario della rivoluzione che lo ha portato al potere, Ortega ha detto che i manifestanti contro il suo governo sono finanziati dall’”impero nordamericano” e che i vescovi che hanno tentato di mediare si stanno “comportando come cospiratori di colpi di stato”.
Più di 280 persone sono state uccise in tre mesi di proteste in tutto il paese, la maggior parte delle quali giovani manifestanti. Il paese è stato in passato uno dei Paese più stabili dell’America centrale.
Insieme alla moglie Rosario Murillo, che è anche vicepresidente, Ortega ha parlato come se le sue forze di sicurezza avessero già schiacciato le proteste.
“I satanisti devono essere esorcizzati. E’ stata una battaglia dolorosa. Dolorosa perché abbiamo affrontato una cospirazione armata finanziata da forze interne che conosciamo e da forze esterne”.
Murillo ha sostenuto anche che le forze governative hanno vinto sulle “forze diaboliche”.
Tuttavia, il vescovo ausiliare di Managua, Silvio José Baez, ha twittato: “Uno Stato non può proclamarsi vittorioso sul proprio popolo che ha oppresso e massacrato”.
I vescovi del Paese hanno criticato sempre più il governo di Ortega. La settimana scorsa hanno annunciato di aver indetto una giornata di preghiera e digiuno come “un atto di espiazione per la profanazione compiuta in questi mesi contro Dio”. In quel giorno hanno promesso di “pregare l’esorcismo a san Michele Arcangelo”.
C’è stata una ondata di attacchi alle chiese e al clero, tra cui l’arcivescovo di Managua e il nunzio apostolico del paese.
Il 9 luglio il cardinale Leopoldo Brenes Solorzano di Managua, suo ausiliare, il vescovo Silvio Jose Baez, e l’arcivescovo Waldemar Stanislaw Sommertag, il nunzio apostolico, sono stati colpiti nel tentativo di proteggere la Basilica di San Sebastiano nella città di Diriamba da un’incursione da parte di una folla filogovernativa.
“Negli ultimi giorni, la repressione e la violenza perpetrata dai paramilitari filogovernativi contro le persone che protestano civicamente si sono aggravate”, hanno detto i vescovi del Paese. “Oggi, come mai prima d’ora, i diritti umani vengono violati in Nicaragua”.
Fonte: Catholic Herald (nella mia traduzione)
Ecco il Comunicato della Conferenza a Episcopale del Nicaragua (qui)
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