MÜLLER: È UN “TRUCCO”. NO ALLA “PROTESTANTIZZAZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA”
Stralci da un articolo di Maike Hickson, apparso su LifeSiteNews (qui) ieri, 28 febbraio.
Eccoli nella mia traduzione .
Il cardinale Gerhard Müller, già Prefetto della Congregazione della Fede, in una intervista rilasciata a Die Tagespost ha affermato di non condividere affatto la decisione presa (a stragrande maggioranza, ndr) dai vescovi tedeschi di concedere la Comunione ai coniugi protestanti dei cattolici (cioè matrimoni in cui un coniuge sia cattolico e l’altro protestante, ndr), sebbene gli stessi precisino che si parli solo di casi individuali.
Il sito web dei vescovi tedeschi Katholisch.de ha pubblicato oggi la notizia dell’intervista.
Secondo questa informazione, Müller descrive l’espressione “nei singoli casi” come un “trucco retorico”.
Mentre il Codice di Diritto Canonico (nel Canone 844 § 4) consente tale intercomunione nei casi di “grave bisogno spirituale”, Müller suggerisce che non è “giusto” per i vescovi tedeschi invocare tale disposizione del Codice in questa circostanza.
Il Codice di Diritto Canonico non è applicabile qui, secondo Müller, poiché le eccezioni canoniche riguardano la salvezza eterna delle anime e il pericolo di morte. Un matrimonio misto, invece, non è una situazione di emergenza.
Nella sua nuova intervista, il cardinale Müller insiste sul fatto che nel caso in cui qualcuno condivida la fede cattolica nell’Eucaristia – come condizione preliminare per ricevere la Santa Comunione – deve anche respingere quegli insegnamenti delle comunità non cattoliche che sono in contraddizione con essa.
(La decisione presa dai vescovi tedeschi si concretizzerà prossimamente in una piccola “guida” nella quale saranno precisate le condizioni in base alle quali concedere la comunione ai coniugi protestanti. Tale guida sarà distribuita ai pastori.ndr)
Per questo il card. Müller ammonisce i vescovi tedeschi a non essere, nel loro opuscolo di prossima pubblicazione sull’intercomunione, “troppo sciolti” con i principi teologici che sono interessati in questa materia. Altrimenti, si potrebbe avere a che fare “con altre conseguenze indesiderate” che potrebbero essere tratte da questo tipo di approccio. Il cardinale Müller accoglie con favore il progresso nel campo dell’ecumenismo come “auspicabile e necessario”, ma insiste sul fatto che ciò non può condurre ad una “protestantizzazione della Chiesa cattolica”.
L’opposizione del cardinale Müller contro la spinta tedesca all’intercomunione arriva sulla scia di una dichiarazione del cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Come ha riferito LifeSiteNews, Sarah aveva scritto una prefazione a un nuovo libro a proposito di una degna accoglienza della Santa Comunione, in cui afferma: “Le comunioni sacrileghe, non ricevute in uno stato di grazia di Dio, o non professando la fede cattolica (mi riferisco ad alcune forme della cosiddetta “intercomunione”), sono anche oltraggi”.
Nell’intervista di Die Tagespost, il cardinale tedesco critica ancora una volta anche la proposta avanzata dai vescovi tedeschi di offrire una benedizione alle coppie omosessuali. In precedenza aveva definito queste benedizioni come “atrocità”. Sarebbe una “arroganza sacrilega” condannare le persone con inclinazioni omosessuali, dice ora, “ma nessuno può chiedere la benedizione di Dio qui, poiché gli atti omosessuali sono contrari alla volontà di Dio”.
L’assistenza pastorale ha un aspetto diverso e può servire la pace dell’anima solo se rimane fermo sul fondamento della verità”, aggiunge.
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