Di seguito segnalo all’attenzione e alla riflessione dei lettori di questo blog l’articolo scritto da Louis Knuffke e pubblicato su Lifesitenews. Visitate il sito e valutate liberamente le varie opzioni offerte e le eventuali richieste. Ecco l’articolo nella mia traduzione.
Il vescovo Joseph Strickland di Tyler, Texas, ha detto ai cattolici riuniti a Roma in occasione del LifeSiteNews Rome Life Forum che “non si può fare buon viso a cattivo gioco” quando l’eresia minaccia la fede, e che in questo modo si “deride il sangue dei martiri” che hanno consacrato la città di Roma a Cristo.
Strickland ha iniziato il suo discorso il 31 ottobre leggendo una lettera inviatagli da un laico cattolico prima del viaggio del vescovo nella Città Eterna per il Rome Life Forum, una conferenza fondata dal caporedattore di LifeSiteNews John-Henry Westen. Nella lettera, che Strickland ha detto di pensare fosse destinata non solo a lui ma anche ai presenti, il prelato ammoniva: “Non puoi, anzi, non devi andare a Roma e fare il bravo. La Regina dei Martiri vi ha chiamato e voi non potete fare a pezzi la verità”.
“Il sinodo ha riunito a Roma dei vigliacchi, coloro che non solo si rifiutano di morire per Nostro Signore e per la Sua Chiesa, ma anzi pretendono che le Sue verità eterne vengano cambiate”, continua la lettera. “E se si fa buon viso a cattivo gioco con questi, si deridono i martiri”.
“Non è il sangue dei codardi il seme della Chiesa, ma il sangue dei martiri”, continua la lettera. “E Roma è stata letteralmente consacrata dal sangue dei cristiani. Come scrisse Tertulliano, ‘Noi ci moltiplichiamo quando voi ci mietete’. Il sangue dei cristiani è seme”.
“È facile affermare che il sinodo non ha arrecato alcun danno alla Chiesa. Ma ha fatto un danno incalcolabile nel tentativo di sminuire ciò che Cristo ha detto valere la sua vita e per cui ha effettivamente versato il suo sangue prezioso. Giocare bene con chi attacca la verità non fa di un uomo un discepolo”.
Lo stesso Strickland ha poi affermato che non rimarrà in silenzio di fronte ai palesi attacchi alla fede, ma continuerà a parlare in difesa dell’insegnamento cattolico. “L’imprudenza che prevale oggi nella nostra Chiesa non è quella di parlare in modo inappropriato… Preferisco farlo che non parlare quando è necessario, assolutamente necessario”, ha dichiarato, e gli ascoltatori hanno risposto con un forte applauso.
Parlando della bellezza della “gloriosa Messa latina”, che il vescovo ha osservato essere sotto attacco da parte del Vaticano, Strickland ha detto di essersi commosso fino alle lacrime la prima volta che ha celebrato la Messa tradizionale latina.
Riguardo alla liturgia tradizionale, Strickland ha lamentato il modo in cui è stata attaccata da Roma. “Una delle cose più frustranti che vengono dal Vaticano, sostenuta almeno da Papa Francesco, è l’attacco al sacro”, ha detto, ammonendo che non dobbiamo mai permettere che la Messa diventi una routine.
Sottolineando l’esempio di molti santi che hanno coraggiosamente difeso la fede fino a subire persecuzioni e a versare sangue, tra cui San Pietro Damiano che ha dovuto affrontare “l’orribile LGBTQYXZ del suo tempo”, Strickland ha detto: “Siamo nati per tempi come questo”.
Ricordando l’esempio di San Giovanni Fisher, che perse la testa “per aver detto [al re]: “No, non ti dichiarerò capo della Chiesa””, Strickland ha dichiarato che “i vescovi oggi devono dire: “No, non faremo finta che la verità possa cambiare””.
Strickland è noto per la sua schietta difesa delle verità perenni della fede, e recentemente ha pubblicato diverse lettere pastorali su importanti insegnamenti sulla vita morale, i sacramenti e la salvezza attraverso la Chiesa.
Il Rome Life Forum di quest’anno si svolge dal 31 ottobre al 1° novembre, subito dopo il Sinodo sulla sinodalità del Vaticano, che minaccia di formalizzare gli insegnamenti eretici.
Louis Knuffke
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni del responsabile di questo blog. I contributi pubblicati su questo blog hanno il solo scopo di alimentare un civile e amichevole confronto volto ad approfondire la realtà.
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