Rilancio un articolo di Simon Caldwell pubblicato su The Catholic Herald. Eccolo nella mia traduzione.
Le nuove limitazioni alla Messa tradizionale in latino “hanno spezzato il cuore di Papa Benedetto”, secondo il suo segretario privato.
L’arcivescovo Georg Gänswein, il più stretto confidente del Papa emerito Benedetto XVI, ha rivelato che l’inversione di fatto delle sue politiche di liberazione della Messa antica è stata un duro colpo per l’ex pontefice, morto sabato all’età di 95 anni.
“Lo ha colpito molto duramente”, ha detto l’arcivescovo. Credo che abbia spezzato il cuore di Papa Benedetto leggere il nuovo motu proprio, perché la sua intenzione era quella di aiutare coloro che avevano semplicemente trovato una casa nella Messa antica a trovare la pace interiore, a trovare la pace liturgica, al fine di allontanarli [dallo scisma di Marcel] Lefebvre”.
“E se si pensa a quanti secoli la Messa antica è stata fonte di vita spirituale e di nutrimento per molte persone, compresi molti santi, è impossibile immaginare che non abbia più nulla da offrire”.
E ha aggiunto: “Non dimentichiamo che molti giovani che sono nati molto dopo il Concilio Vaticano II e che non capiscono bene tutto il dramma che c’è stato intorno al Concilio, questi giovani, conoscendo la Nuova Messa, hanno comunque trovato una casa spirituale, un tesoro spirituale, anche nella Vecchia Messa”.
“Togliere questo tesoro alle persone – beh, non posso dire di essere a mio agio con questo”.
Le sue osservazioni sono state rilasciate in un’intervista filmata condotta a Roma da Guido Horst, capo redattore di Die Tagespost, un giornale cattolico tedesco. L’intervista può essere vista qui:
https://www.benedictusxvi.com/exclusive-video-with-archbishop-georg-gaenswein
Benedetto aveva eliminato molte delle restrizioni alla celebrazione del Rito Antico, o Rito Tridentino, con Summorum Pontificum, un motu proprio del 2007.
Ha cercato di unificare una Chiesa divisa permettendo le liturgie nella “Forma Straordinaria” e di reintrodurre anche la bellezza e il mistero che a volte mancano in molte celebrazioni della Messa in Forma Ordinaria (il Nuovo Rito).
Nell’estate del 2021 le sue riforme sono state in gran parte annullate da Papa Francesco nel motu proprio Traditiones Custodes e, nel dicembre dello stesso anno, da un Responsa ad dubia del cardinale Arthur Roche, originario dello Yorkshire e appena nominato prefetto della Congregazione per il Culto Divino e i Sacramenti, che ha aggiunto ulteriori restrizioni.
Le osservazioni dell’arcivescovo Gänswein dimostrano che Benedetto condivideva il dolore di molte migliaia di fedeli sacerdoti e laici cattolici legati all’Antico Rito e che non riuscivano a comprenderne la soppressione.
Sebbene l’Antico Rito sia disponibile in alcune parrocchie dove è stato istituito, i sacerdoti non possono più pubblicizzare tali liturgie nei bollettini e nei media, né formare nuovi gruppi.
L’anno scorso le nuove restrizioni hanno spinto i vescovi inglesi a cancellare decine di cresime in rito antico.
I preparativi per una ventina di cresime nella Forma Straordinaria del Rito Romano erano previsti per febbraio presso l’Oratorio di Birmingham e più di 40 dovevano essere conferite a giugno nella chiesa di St James, Spanish Place, a Londra.
Ma tutte sono state annullate dopo che i Responsa hanno suggerito che tutte le liturgie di rito antico erano inammissibili, ad eccezione della Messa, che ora è anche pesantemente proibita.
Il giro di vite del Vaticano era volto a fermare le possibili divisioni all’interno della Chiesa in seguito alla crescente popolarità dell’Antico Rito, soprattutto tra i giovani e le famiglie.
Alcuni sacerdoti che offrono la Messa sia nella Forma Ordinaria che in quella Straordinaria hanno detto, tuttavia, che la mossa ha alienato molti fedeli, lasciandoli “sconcertati e disorientati”.
“Tutti sono molto delusi”, ha dichiarato all’epoca un sacerdote al Catholic Herald. “La gente non riesce a capire. È un fallimento monumentale di chi non ascolta e non si preoccupa. Questo sembra essere solo uno schiaffo in faccia”.
“Papa Benedetto ha ottenuto la pace in quest’area”, ha aggiunto, “ma ora è stata dichiarata la guerra e nessuno capisce bene perché”.
Un altro sacerdote, che non ha voluto essere nominato per paura di rappresaglie, ha detto: “Non sono mai stato così triste in vita mia”.
La Traditionis Custodes non proibiva le liturgie celebrate secondo i libri del 1962, ma poneva dei limiti alla celebrazione della Messa latina tradizionale revocando l’accesso universale concesso da Papa Benedetto.
Papa Francesco ha invece affermato che i vescovi diocesani hanno la “competenza esclusiva” di autorizzare l’uso della Messa celebrata secondo il Messale Romano del 1962.
I Responsa suggeriscono inoltre che è illecito usare il Messale per celebrare altre liturgie o sacramenti, compresi matrimoni e cresime.
Molti esorcisti scelgono di esercitare il loro ministero utilizzando le preghiere del Messale del 1962 perché trovano che il latino sia più efficace nella liberazione.
In Inghilterra e Galles, la Messa in latino è stata raramente fonte di divisione nelle parrocchie e la maggior parte dei vescovi ha permesso ai sacerdoti che celebravano le liturgie di rito antico di continuare a farlo senza subire molestie.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni del responsabile di questo blog. Sono ben accolti la discussione qualificata e il dibattito amichevole.
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