Degli antiinfiammatori per combattere la COVID-19 abbiamo parlato un anno fa, ad esempio qui e qui. Ora sembra che il Corriere della sera abbia fatto la proverbiale “scoperta dell’America”). Rilancio il breve commento del prof. Marco Cosentino, professore di Farmacologia all’università dell’Insubria, che ha scritto sul suo profilo Telegram.
L’autorevole Corriere della Sera dà oggi spazio a uno studio del Negri (l’Istituto di ricerche, ndr) a sua volta pubblicato sull’autorevolissimo Lancet Infectious Disease, che revisiona le evidenze concludendo per l’utilità e il beneficio nel covid dell’uso precoce dei convenzionali antiinfiammatori.
Singolare il titolo dello studio: “Home as the new frontier for the treatment of COVID-19”. Frontiera nuova forse per alcuni, certo non per quei medici che fin dall’inizio dell’epidemia di covid curarono i malati a casa loro con terapie farmacologicamente corrette e definite sulla base delle esigenze di ogni malato.
In realtà, non dovrebbe trattarsi di una “nuova frontiera” nemmeno per gli autori dello studio, che meritoriamente pubblicarono solide e evidenze riguardo agli antiinfiammatori non steroidei.
Purtroppo, se ancora oggi stiamo alla “nuova frontiera” è in quanto i decisori politici rimangono incomprensibilmente sordi. Non resta dunque che sperare che la goccia alla fine perfori la proverbiale pietra.
Prof. Marco Cosentino
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Non credo si tratti di un problema cognitivo: si tratta di mettersi nell’ordine delle idee che la scienza è stata fagocitata dal potere politico. Di conseguenza gli attori di questa meschina commedia debbono seguire il copione loro impostogli, ne è prova il fatto che alcuni di essi, quale premio per la propria obbedienza, ambiscono ora ad una carica politica.
Siccome non è verosimile che non si sapesse che la malattia non poteva essere curata con paracetamolo dopo “vigile attesa” oltre ad altre fesserie, vien da pensare che tutto l’impianto delle restrizioni culminate con l’infame lasciapassare necessitava, per meglio essere accolto, di fondarsi su una paura costruita in vitro e radicata enfatizzando a dismisura la situazione sanitaria e diffondendo ridicoli dogmi assortiti.
Oppure che costoro conoscono la medicina quanto un analfabeta la Divina Commedia.