Stella di Natale

Stella di Natale

 

di Nicoletta Latteri

 

M’aggiro intorno a Dio, ad una torre antichissima, e giro da millenni;

Ancor non so se un falco o bufera

Oppur se sono un canto senza fine …

Rainer Maria Rilke

 

Come una bufera il mondo moderno razionalizzato e consumista si aggira attorno a Dio cercando di cancellarlo, ridicolizzarlo, relegarlo nei musei, poi inevitabilmente arriva il Natale, fatto di luci soffuse, piccole gioie, profumi che sanno d’infanzia, aspettative di serenità, e ricorda all’uomo che egli è canto infinito, è la bellezza della nascita di un bambino.

Non stupisce che il Natale oggi sia una delle festività maggiormente osteggiate, non appartiene ad una divinità che per agire chiede sacrifici umani o animali, o gode della morte dei nemici e dello stupro di donne e bambine, non chiede mattanze di sangue ma dona all’umanità quanto vi è di più prezioso: un bambino.

Per poche ore il mondo si ferma stupito a contemplare la nascita di un bambino, così, mentre gli angeli e la natura tutta cantano la tenerezza di quella Nascita, l’uomo abbandona per poche ore la bruttura del presente, dove la venuta di un bambino è vista come un danno, una vergogna da evitare, un qualcosa da vendere o comprare, e torna alla sua bellezza originaria guardando con stupore il mistero della vita nascente pregna di speranza,  e nell’infinita tenerezza dell’abbraccio della Santa Famiglia ritrova se stesso e quel profondo bisogno di pace che in passato è riuscito persino a fermare gli eserciti nemici.

Nello scintillio di una notte che diventa Santa per la nascita di un bambino, si compie quel misterioso miracolo che è lo svelarsi dell’intima bellezza dell’uomo, creato ad immagine e somiglianza di Dio.

 

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