Per cercare di capire il vespaio e le fortissime polemiche sorte con la pubblicazione del libro scritto da Benedetto XVI e il cardinale Robert Sarah, riprendo l’intervento di Edward Pentin pubblicato sul National Catholic Register , che vi propongo nella mia traduzione. 

Card. Sarah e Benedetto XVI

La polemica sul libro sul sacerdozio e il celibato sacerdotale con parti scritte da Benedetto XVI e dal cardinale Robert Sarah ha prodotto molto calore ma poca luce.

Quali sono i fatti concreti, per quanto ne sappiamo? Forse il primo posto da guardare è proprio quello che il cardinale Sarah e Benedetto avevano concordato in precedenza riguardo al libro intitolato From the Depths of Our Hearts (Dal profondo dei nostri cuori): Il sacerdozio, il celibato e la crisi della Chiesa cattolica.

A partire dalla dichiarazione del Cardinale Sarah, pubblicata il 14 gennaio, lo apprendiamo:

  • Il 5 settembre dello scorso anno, dopo aver visitato Benedetto XVI nella sua residenza Mater Ecclesiae, il Cardinale Sarah ha scritto al Papa emerito per chiedergli di scrivere un testo sul sacerdozio, in particolare sul celibato.
  • Gli disse che non si aspettava che Benedetto fosse d’accordo a causa delle “polemiche” che tali riflessioni potevano “potenzialmente suscitare nei media”, ma che era “convinto che tutta la Chiesa ha bisogno di questo dono” che potrebbe essere pubblicato intorno a Natale.
  • Il 20 settembre Benedetto rispose, dicendo che aveva effettivamente iniziato a scrivere un testo sull’argomento e che la lettera del cardinale Sarah lo aveva incoraggiato a portare a termine il compito.
  • Il 12 ottobre, Benedetto gli dette un “testo lungo” e il Cardinale Sarah lo ritenne troppo profondo e lungo per un giornale. Egli quindi “propose al papa la pubblicazione di un libro, integrando i suoi testi con i miei”.
  • Dopo “diversi scambi per sviluppare il libro”, il 19 novembre ha inviato a Benedetto un “manoscritto completo”, “come avevamo deciso insieme, la copertina, una comune introduzione e conclusione, il testo di Benedetto XVI e il mio testo”.
  • Il 25 novembre il Papa emerito ha espresso “grande soddisfazione per le sezioni preparate in comune” e ha scritto una frase chiave: “Da parte mia, il testo può essere pubblicato nella forma da voi prevista”.
  • Il 3 dicembre, ha visitato Benedetto per spiegare che “il nostro libro” sarebbe stato stampato durante le vacanze di Natale e pubblicato il 15 gennaio e che gli avrebbe “portato l’opera all’inizio di gennaio dopo il ritorno da un viaggio nella mia patria”.

Dopo l’annuncio del libro apparso per la prima volta sul quotidiano francese Le Figaro il 12 gennaio, si è scatenata una tempesta di critiche contro il cardinale e il papa emerito, ritraendoli entrambi in contrasto con papa Francesco e criticando il cardinale per aver “usato” Benedetto per la sua età avanzata. Il cardinale Sarah, ampiamente considerato un uomo onesto e integro, ha detto nella sua dichiarazione: “La polemica che ha voluto offuscarmi per diverse ore facendo intendere che Benedetto non sia stato informato dell’apparizione del libro Dal profondo dei nostri cuori è del tutto spregevole”. Ha anche detto che “perdona sinceramente coloro che mi calunniano o che vogliono mettermi in opposizione a Papa Francesco”.

“Il mio attaccamento a Benedetto rimane intatto, e la mia obbedienza filiale a Papa Francesco assoluto”, scriveva.

Nelle lettere di Benedetto al cardinale Sarah, anch’esse pubblicate dal cardinale il 13 gennaio, abbiamo la conferma da parte di Benedetto che prima della sua lettera, aveva già iniziato “alcune riflessioni sul sacerdozio” ma che la sua forza fisica non gli permetteva più di redigere un testo teologico.

Notando la “particolare attenzione del cardinale al celibato” ha poi detto che la lettera del cardinale lo ha spinto a “riprendere il mio lavoro” sulle riflessioni e poi a “trasmettervi il testo” una volta tradotto dal tedesco all’italiano. “Lascio a voi [determinare] se queste note, di cui sento fortemente l’insufficienza, possono essere di qualche utilità”, ha scritto.

Benedetto ripeteva un sentimento simile nella lettera del 12 ottobre al cardinale che accompagnava il suo testo, dicendo: “Lascio a voi se trovate qualche utilità nei miei poveri pensieri”.

In una terza lettera al cardinale, il 25 novembre, Benedetto ha espresso il suo sentito ringraziamento per “tutto il lavoro che avete fatto” per quanto riguarda le sezioni scritte in comune, l’introduzione e la conclusione.

“Mi ha commosso profondamente che abbiate compreso le mie ultime intenzioni: In realtà avevo scritto 7 pagine che chiarivano la metodologia del mio testo e sono veramente felice di dire che avete potuto dire l’essenziale in mezza pagina. Quindi, non vedo la necessità di inviarvi le 7 pagine, dato che avete espresso l’essenziale in mezza pagina”, scriveva Benedetto.

Poi, ha aggiunto: “Da parte mia, il testo può essere pubblicato nella forma da voi prevista”.

In un tweet che accompagna le lettere, il cardinale Sarah ha commentato che gli attacchi contro di lui, che lui e Benedetto non fossero coautori, “sembrano implicare una menzogna da parte mia”, aggiungendo che queste “diffamazioni sono di eccezionale gravità”.

In un altro tweet del 14 gennaio ha scritto: “Affermo solennemente che Benedetto XVI sapeva che il nostro progetto avrebbe preso la forma di un libro. Posso dire che ci siamo scambiati diverse bozze per apportare le correzioni. Questa mattina rilascerò una dichiarazione più dettagliata per mettere le cose in chiaro. +RS”

Un ulteriore elemento di questa storia è il commento di Andrea Tornielli, direttore editoriale di Vatican News, che ha scritto il 13 gennaio che il libro “porta le firme” sia di Benedetto XVI che del cardinale Sarah, anche per l’introduzione e la conclusione. In un pezzo neutro, Tornielli ha osservato che è stato scritto “in obbedienza filiale a papa Francesco” e che gli autori “cercano la verità” in “spirito di amore per l’unità della Chiesa”. Ha poi ribadito le dichiarazioni di papa Francesco sul celibato sacerdotale.  

Eppure, poche ore dopo la sua dichiarazione mattutina del 14 gennaio, l’arcivescovo Georg Gänswein lo ha detto all’agenzia di stampa italiana ANSA: “Posso confermare che questa mattina ho agito su istruzioni del Papa emerito e ho chiesto al cardinale Robert Sarah di contattare gli editori del libro e di chiedere loro di rimuovere il nome di Benedetto XVI come coautore del libro e di togliere la sua firma dall’introduzione e dalle conclusioni”.

“Il Papa emerito sapeva che il cardinale stava preparando un libro e gli ha inviato un testo sul sacerdozio autorizzandolo ad usarlo come voleva. Ma non ha approvato un progetto per un libro a doppia firma e non ha visto o autorizzato la copertina”, ha continuato l’arcivescovo Gänswein. “È un malinteso che non solleva dubbi sulla buona fede del cardinale Sarah”.

Il cardinale Sarah ha poi twittato: “Considerando le polemiche causate dalla pubblicazione del libro From the Depths of Our Hearts, si è deciso che l’autore del libro per le future pubblicazioni sarà: Cardinale Sarah, con il contributo di Benedetto XVI”. Tuttavia, il testo completo rimane assolutamente invariato. +RS”.

A giudicare dalle lettere fornite dal cardinale Sarah negli ultimi giorni, i rapporti tra tutte le parti sembravano relativamente armoniosi fino alla notizia del libro che il papa emerito e il cardinale Sarah erano coautori. Due fonti attendibili hanno riferito al National Catholic Register che Tornielli avrebbe telefonato all’arcivescovo Gänswein il 13 e 14 gennaio per discutere del libro.

E poi cosa è successo? Benedetto è stato forse preso di sorpresa dal furore che il suo nome sul libro sembrava suscitare in alcuni ambienti (del Vaticano, ndr) e si è così allontanato dal progetto? Nicolas Diat, l’editore del libro, è stato forse stato troppo avventato nell’includere Benedetto come coautore, anche se Benedetto aveva visto il titolo e la copertina e non aveva espresso la sua precedente disapprovazione?

O l’arcivescovo Gänswein si è sentito spinto dal contraccolpo che il libro stava ricevendo da parte dei media, dal Vaticano e da Santa Marta (forse via Tornielli), e così abbia convinto Benedetto a ritirare il suo coinvolgimento?

Il National Catholic Register ha chiesto un commento sia all’arcivescovo Gänswein che a Nicolas Diat. L’arcivescovo Gänswein non ha ancora risposto, ma il 15 gennaio Diat ha confermato al National Catholic Register il riassunto degli eventi del cardinale Sarah, sottolineando in particolare che il cardinale ha mostrato a Benedetto di persona una bozza della copertina durante un’udienza privata.

“Il 19 novembre il cardinale Sarah ha inviato una lettera confidenziale [a Benedetto] con il testo integrale. Le bozze erano complete: l’introduzione, i due testi e la conclusione”, ha spiegato Diat. “Poi, il 3 dicembre, ha mostrato la bozza di copertina durante un’udienza con Benedetto XVI”.

Diat sostiene anche che giovedì scorso, 9 gennaio, l’arcivescovo Gänswein ha parlato con Davide Cantagalli, che sta lavorando all’edizione italiana, e che durante la loro conversazione l’arcivescovo Gänswein “ha dato il suo sostegno per tutto il lavoro che i redattori italiani stavano facendo”. Il National Catholic Register ha chiesto a Cantagalli un commento.

 

Lettera del card. Sarah

Lettera del card Sarah

Lettera di Card. Sarah

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