di Pierre Laurent Cabantous
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « … e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal “bene”. »
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: « Va bene, don Pierre Laurent, che recentemente è stata aggiornata la traduzione della preghiera che vi ho insegnato, ma la tua conclusione è alquanto bizzarra, per non dire sbagliata. »
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « Signore, permettimi di spiegarti perché ho osato pregare così.»
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: « Ti ascolto. »
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « Avverto sempre di più un clima pesante. Non mi riferisco al caldo di questi giorni, ma al clima culturale. Un boomer, come il sottoscritto – così oggi vengono definiti i nati negli anni Sessanta – prova una grande confusione ed un crescente e strano disagio. »
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: « Di che si tratta? »
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « C‘è in atto, a mio avviso, un progetto di “rieducazione e normalizzazione” sempre più soffocante ed invasivo. Sono leggi non scritte, ma severe e che condizionano anche ciò che, fino a pochi anni fa, veniva considerato banale. »
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: « Ad esempio? »
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « Come dicevo, oggi devi stare attento, per esempio, a che barzellette racconti perché potresti offendere una “minoranza”.
Provi, ormai, una sorta di senso di colpa se mangi un bombolone alla crema o se ti piace la carne rossa cotta al sangue, se non ti piace che un uomo abbia le unghie smaltate e trovi assurdo che tu venga considerato retrogrado perché sei convinto che, per fare un altro esempio, a scuola l’educazione e la disciplina sono importanti.
Certi termini, che usavi tranquillamente fino a qualche anno fa, oggi, se li pronunci o li scrivi, come minimo sei condannato dai nuovi “inquisitori” del politicamente corretto.
E questo è niente. Non è finita qui …”.
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: « Continua pure, don Pierre Laurent! »
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « Questa nuova dittatura culturale sta cambiando il linguaggio e vuole riscrivere la storia. È sbagliato dire “marito” e “moglie”. È giusto ed è bene, invece, dire “compagno” e “compagna” (gli adulteri sono “compagni che sbagliano”?). Per quanto riguarda l’ecologia è bene usare espressioni come “difesa dell’ambiente” . È sbagliato, invece, dire “difesa del creato”. È male difendere la famiglia fondata sul matrimonio uomo-donna ed è bene, invece, accettare che ogni forma di unione e di sessualità sia consentita.
Insomma, Gesù, in nome di questo Bene si cambia vocabolario, si cambia il linguaggio e si riscrive o si censura la storia. Perciò, questi moderni bigotti per i quali nemmeno al Papa è consentito parlare di castità, vogliono “normalizzare” la società.
La “nuova normalita” nella quale le nuove generazioni dovranno vivere, abituandosi all’orrore e ritenendolo normale. La nuova normalità nella quale è bene ed è normale uccidere il figlio nel grembo o i genitori in un letto d’ospedale, oppure è cosa buona e giusta comprare bambini da uteri affittati, divorziare alla velocità della luce e sposarsi con persone dello stesso sesso.
Ecco perché ho osato chiederti « liberaci dal bene ». Com’è potuto accadere, Signore, tutto ciò ?
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: « La risposta è già nella parabola della zizzania: un nemico ha fatto questo! Comprendo bene il tuo disagio, ma già ai miei primi amici ho detto che vi avrei mandato come agnelli in mezzo a lupi. Ma io vi ho liberato perché restiate liberi. San Paolo, nella lettera ai Romani, esprime in modo chiaro ciò che desidero dai miei amici : “Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.” È, come dice San Giovanni : “Tutto ciò che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede.”
Coraggio: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.”
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « Grazie, Signore »
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: « … ma, non mangiare troppi bomboloni! »
Don Pierre Laurent Cabantous è parroco presso Parrocchia Concattedrale “S. Maria Assunta” – Cervia
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Una Chiesa ossessionata dall’idea che andare d’accordo con il mondo rappresenti un “valore” dà molto da pensare. Non che “essere contro” sia l’ideale, ovviamente. Ma che il mondo non pensi secondo Dio è una considerazione perfino banale. Eppure l’appoggio incondizionato dato dalla Chiesa (incluse piccole realtà locali) alle istituzioni civili è apparso talvolta surreale. Al che, o molti nostri pastori sanno valorizzare ciò che io, poveretto, non comprendo, oppure sono vittime loro stessi di un piano demoniaco che punta a snaturare la Santa Chiesa di Dio senza fare troppo rumore. Del resto un Santo Padre applaudito quando pare l’amministratore delegato di Pfizer e poi contestato quando prova a riconoscere – sia pur sottovoce – le responsabilità della Nato nel conflitto in Ucraina, la dice lunga…