Un articolo di Nick Hallet ci informa che un gruppo di cattolici inglesi, tra cui un deputato di lunga data, ha firmato una lettera congiunta che esprime “profondo sgomento” per l’accordo provvisorio del Vaticano con Pechino.
Ecco l’articolo nella mia traduzione.
Un gruppo di cattolici inglesi, tra cui un deputato di lunga data, ha firmato una lettera congiunta che esprime “profondo sgomento” per l’accordo provvisorio del Vaticano con Pechino.
Il deputato conservatore Sir David Amess si è unito all’ex deputato irlandese Kathy Sinnott e al professor David Paton nel criticare il Vaticano per aver permesso al governo ateo cinese di avere un ruolo nella scelta dei vescovi in un momento di crescente oppressione.
“Le autorità cinesi hanno anche continuato a perseguitare, trattenere o detenere a tempo indeterminato e rendere irrintracciabili alcuni importanti esponenti del clero cattolico, tra cui i vescovi Guo e Shao nell’ultimo anno”, dice la lettera, pubblicata nel Catholic Herald di questa settimana.
Aggiunge che dalla firma dell’accordo, il governo cinese ha distrutto due santuari mariani.
“Tutto questo illustra l’inquietante precedente del trattato sino-vaticano: i Concordati con i regimi totalitari europei dell’inizio del XX secolo”, dice.
“Il cardinale Zen ha accusato il Vaticano di consegnare il suo gregge in bocca ai lupi”, concludono i firmatari. “Il giudizio della storia può essere molto più duro di così”.
AsiaNews (qui) ha riferito lunedì scorso che quattro sacerdoti della Chiesa cattolica clandestina sono stati arrestati dalla polizia per (avviarli) al”indottrinamento”.
La pubblicazione diceva che i sacerdoti erano (avviati ad essere ) “indottrinati sulla politica religiosa del governo cinese …. perché si rifiutano di iscriversi all’Associazione patriottica”.
Il cardinale Zen, vescovo emerito di Hong Kong, ha detto in precedenza che l’accordo è stato un passo verso la “distruzione” della Chiesa in Cina. Mentre i termini esatti dell’accordo non sono stati annunciati, il card. Zen ha espresso pessimismo.
Mentre il Papa può porre il veto alla nomina di un vescovo approvato dallo Stato, “quante volte può farlo davvero?” Zen ha detto.
Leggi la lettera completa qui sotto:
Noi sottoscritti, scriviamo per esprimere il nostro profondo sgomento per il recente “accordo provvisorio” negoziato dalla Santa Sede con la Repubblica Popolare Cinese.
Mentre il testo ufficiale dell’accordo non è stato reso pubblico, tutte le indicazioni sono che al governo cinese ufficialmente ateo sarebbe stato dato un ruolo nella scelta dei vescovi cattolici. Ma anche peggio ancora, sotto la presidenza di Xi Xinping, i cattolici cinesi e altri gruppi religiosi minoritari, in particolare gli uiguri musulmani, stanno subendo la più dura repressione degli ultimi decenni.
La relazione annuale della Commissione Esecutiva del Congresso degli Stati Uniti sulla Cina ha avvertito che l’incarcerazione di un milione di uiguri nei campi di rieducazione di politica orwelliana “può essere la più grande incarcerazione di una minoranza etnica dalla seconda guerra mondiale, e che può costituire crimini contro l’umanità”.
Le autorità cinesi hanno anche continuato a molestare, trattenere o detenere a tempo indeterminato e a rendere irrintracciabili alcuni importanti esponenti del clero cattolico, tra cui i vescovi Guo e Shao nell’ultimo anno.
Nel maggio 2018, i vescovi dell’Associazione patriottica cattolica cinese (CCPA) controllata dal governo hanno approvato un piano quinquennale per la “sinicizzazione” del cattolicesimo in Cina, che significa la conformità obbligatoria del cristianesimo cattolico all’ideologia politica del governo cinese.
Dal 2017 le chiese di Henan, Jiangxi, Zhejiang, Liaoning ed Hebei sono tenute a distruggere striscioni e immagini con messaggi religiosi, a far sventolare la bandiera comunista cinese e a cantare l’inno nazionale durante le funzioni. Ai bambini è stato addirittura proibito di entrare in chiesa. Solo in Henan, centinaia di cristiani sono stati arrestati e le Bibbie sono state confiscate, oltre 20 chiese sono state distrutte e si stima che circa 100 croci e altri simboli cristiani sono stati rimossi o distrutti.
Alla luce di queste violazioni dei diritti umani e della natura oppressiva del regime di Xi Jinping, non sorprende che la malafede del governo cinese si manifesti nella recente distruzione di due santuari mariani cattolici in Cina dopo la firma dell’accordo. Tutto ciò illustra l’inquietante precedente del trattato sino-vaticano: i Concordati con i regimi totalitari europei degli inizi del XX secolo.
Il cardinale Zen ha accusato il Vaticano di consegnare il suo gregge in bocca ai lupi. Il giudizio della storia può essere molto più duro di così.
Sir David Amess MP
Kathy Sinnott
Joanna Bogle DSG
Prof. David Paton
Dr. Joseph Shaw
Fr. David Palmer
Rev. Nicholas Donnelly
Peter D. Williams
Patrick Cusworth
Louise Doris
Catherine Lafferty
Richard McCarthy
Patricia Fordyce
James Preece
Fonte: Catholic Herald
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