Ricevo la segnalazione e rilancio.
Madame le Premier Ministre,
sono parroco, in Italia, di una bella e nota cittadina sulle rive del mare Adriatico: Cervia, ma, come si può facilmente intuire dal mio nome, ho la doppia nazionalità (italiana e francese) e sono bilingue.
Sono, quindi, europeo “de facto” e sono fiero di godere della nazionalità di due paesi fondatori dell’Unione europea.
Mi permetto, detto ciò, di indirizzarle questa lettera aperta, perché ho trovato il suo recente intervento a commento del risultato delle elezioni politiche in Italia, sinceramente, una vera e propria ingerenza.
Proviamo ad immaginare se si fosse verificata la stessa cosa a parti invertite. La Francia, giustamente, non lo tollererebbe!
Lei ha affermato che “la Francia vigilerà al “rispetto” dei diritti umani e del diritto all’aborto in Italia”. Ma chi gliel’ha chiesto?
Non desidero mettermi a discutere su principi etici ( anche se ne sono fortemente tentato), ma, Madame, accetterebbe che l’Italia vigilasse per controllare se lei è in grado di guidare un governo di minoranza come l’attuale governo francese?
In questo momento storico tutti i paesi europei devono affrontare enormi problemi e, soprattutto, una tragica guerra dagli esiti ancora imprevedibili.
In Italia – come hanno ricordato i nostri Vescovi – l’agenda dei problemi è fitta: le povertà in aumento costante e preoccupante, l’inverno demografico, la protezione degli anziani, i divari tra i territori, la transizione ecologica e la crisi energetica, la difesa dei posti di lavoro, soprattutto per i giovani, l’accoglienza, la tutela, la promozione e l’integrazione dei migranti, il superamento delle lungaggini burocratiche, le riforme dell’espressione democratica dello Stato e della legge elettorale…
In Francia non siete, francamente, messi meglio.
Mi permetta, perciò, di ricordarle un principio del diritto romano e che la dottrina sociale della Chiesa ha fatto suo: “unicuique suum”( “a ciascuno il suo”).
Sono certo che Lei abbia già tante preoccupazioni, perciò non aggiunga ad esse anche il “vigilare” l’Italia.
Gli italiani, come i francesi, amano la loro Patria: la sua storia, la sua cultura e la sua libertà.
Le rivolgo, quindi, – come cittadino italiano e francese – un invito, con rispetto e cortesia: “occupez-vous de vos oignons”!
Veuillez apprécier, Madame le Premier Ministre, mes salutations les plus distinguées.
Don Pierre Laurent Cabantous
Curé
Cabantous Pierre Laurent è parroco presso Concattedrale di Cervia – S. Maria Assunta
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Più che ingerenza l’avrei definita fesseria. Il fatto è che gente di quella risma se ne frega delle nostre eventuali rimostranze, e si permette di parlare a vanvera mettendo tuttavia in luce una certa nostra perenne posizione di subordine. Sarebbe il caso che a cominciare dalle aule scolastiche si cominciasse a dire la verità cioè che il c.d. risorgimento non ci ha reso liberi, anzi. La storia, questa sconosciuta…