Di seguito segnalo all’attenzione e alla riflessione dei lettori di questo blog l’articolo scritto da Hannah Brockhaus e pubblicato su Catholic News Agency. Visitate il sito e valutate liberamente le varie opzioni offerte e le eventuali richieste. Ecco l’articolo nella mia traduzione. 

 

Papa Francesco è eletto 13 marzo 2013 (ANSA/ ALESSANDRO DI MEO)
Papa Francesco è eletto 13 marzo 2013 (ANSA/ ALESSANDRO DI MEO)

 

Un cardinale e esperto di diritto canonico ha smentito le notizie secondo cui sarebbe coinvolto nella modifica del processo di elezione papale per renderlo più sinodale.

I siti web The Pillar e The Remnant hanno riportato il 4 novembre che il cardinale Gianfranco Ghirlanda, un esperto di diritto ecclesiastico strettamente legato al Vaticano, è stato incaricato da Papa Francesco di redigere delle revisioni ai conclavi.

I cambiamenti presi in considerazione, secondo quanto riferito, includono la modifica delle riunioni pre-conclave, chiamate congregazioni generali, per impiegare discussioni a piccoli gruppi in stile Sinodo sulla Sinodalità e limitare la partecipazione a tali riunioni ai cardinali aventi diritto di voto – cioè i cardinali sotto gli 80 anni.

“Non ne so nulla e ogni mia implicazione è una pura menzogna”, ha detto Ghirlanda a EWTN News via e-mail lunedì mattina.

Anche il portavoce vaticano Matteo Bruni ha negato di essere a conoscenza di tale documento in una dichiarazione alla CNA il 6 novembre.

The Remnant ha anche riferito il 4 novembre che Papa Francesco sta prendendo in considerazione una proposta di Ghirlanda per consentire ai laici di partecipare al conclave, compresa la votazione per il nuovo Papa.

The Pillar, citando “un avvocato canonico di alto livello vicino al Vaticano”, ha riferito che la conoscenza del processo di riforma del conclave “è diffusa negli ambienti canonici vaticani, così come il ruolo del cardinale Ghirlanda”.

Le congregazioni generali sono riunioni preparatorie del Collegio cardinalizio che si tengono ogni giorno prima dell’inizio dell’elezione. Sono un momento in cui i cardinali possono familiarizzare con le norme relative ai conclavi e, secondo le norme in vigore, “esprimere le loro opinioni su eventuali problemi, chiedere spiegazioni in caso di dubbio e dare suggerimenti”.

Durante le congregazioni generali, i cardinali possono rivolgersi all’intero collegio. Ma uno dei cambiamenti proposti, secondo The Pillar, è quello di trasformare questi scambi in “conversazioni spirituali” di gruppi più piccoli di cardinali, simili alle discussioni in piccoli gruppi del Sinodo sulla sinodalità che si è tenuto a ottobre.

Il processo di elezione papale e la sede vacante, il periodo che intercorre tra la morte o le dimissioni di un Papa e l’elezione del suo successore, sono regolati dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis di San Giovanni Paolo II del 1996 e dalla costituzione apostolica Praedicate Evangelium di Papa Francesco del 2022.

Papa Benedetto XVI ha apportato due revisioni alla Universi Dominici Gregis durante il suo pontificato, stabilendo che in caso di stallo, l’elezione deve essere decisa da una maggioranza di due terzi invece che da una maggioranza semplice e che un conclave può iniziare prima o dopo 15 giorni dalla morte di un Papa.

I conclavi, che si svolgono nella Cappella Sistina, sono tenuti in stretta segretezza. I cardinali che vi partecipano giurano di “osservare l’assoluta e perpetua segretezza” sulle schede e sul loro scrutinio da parte di chiunque al di fuori del Collegio cardinalizio, pena la scomunica automatica.

Secondo il diritto della Santa Sede, durante la sede vacante “tutti i capi delle istituzioni curiali e i membri cessano dal loro ufficio”, anche se i segretari “provvedono al governo ordinario delle istituzioni curiali, occupandosi solo degli affari ordinari”.

Papa Francesco ha stabilito all’inizio di quest’anno che anche l’ufficio del revisore generale, responsabile della revisione dei bilanci della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano e che non ha un segretario, può continuare la sua “ordinaria amministrazione” in caso di sede papale vacante.

Le altre cariche che rimangono in vigore durante la sede vacante sono il penitenziere maggiore, che si occupa delle questioni relative al sacramento della confessione e delle indulgenze, il camerlengo, che sovrintende ai preparativi per il conclave papale e gestisce l’amministrazione della Santa Sede durante l’interregno, e l’ammonitore pontificio.

Hannah Brockhaus

 


Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni del responsabile di questo blog. I contributi pubblicati su questo blog hanno il solo scopo di alimentare un civile e amichevole confronto volto ad approfondire la realtà.


 

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