di Brunella Rosano
Una settimana fa, stavamo vivendo l’ultimo periodo di Avvento, pochi giorni dal Natale. Insomma, eravamo agli sgoccioli del periodo liturgico che ci fa rivivere l’avvenimento più importante della storia dell’uomo: “Verbum caro factum est”, cioè il Figlio di Dio si è fatto carne, è venuto ad abitare in mezzo a noi, uno di noi! Cosa da far tremare i polsi, anche se molta coreografia di luci e suoni può distrarci dalla “Vera, unica, grande notizia”!
E noi stavamo vivendo questa attesa? A me sembrava e sembra che, come sessanta milioni di mamalucchi, eravamo in vigile attesa (ironia della sorte!!!), del responso che sarebbe uscito dalla “cabina di regia” e che il novello Sibillo Cumano avrebbe annunciato al popolo trepidante!!! Rispolverando il gioco “strega tocca color…” avrebbe di nuovo colorato le regioni di giallo, arancio, rosso? Avrebbe reintrodotto di nuovo il “copri fuoco”, non alle 22.00, ma alle 23.00, così da sabotare le Messe di mezzanotte, così care alla nostra tradizione, che i parroci avevano già organizzato? (L’assurdo è che si professano tutti cattolici e poi fanno a gara a chi riesce a demolire la nostra religione!) Ci avrebbe “concesso” di invitare anche i consuoceri o saremmo stati troppo numerosi? Sarebbe ancora stata valida la regola che bambini ed handicappati non si contano oppure sarebbe stato adottato lo slogan pentastellato “uno valer uno”? Avremmo potuto fare i brindisi o il virus, ubriacone, che si annida perfidamente tra calici e flutes ci avrebbe impedito di fare cin cin? E noi, beoti, avremmo continuato a fare i soldatini obbedienti, imbavagliati, distanziati, osservando tutte le misure demenziali che si studiano la notte per renderci la vita più difficile di quanto sarebbe già normalmente? Nessun campanello suona a dare la sveglia?
Tutto il mondo vuole che Mario continui a fare il premier. Ma agli italiani, che non lo hanno mai votato, è stato chiesto qualcosa? Sicuramente alcuni saranno soddisfatti, ma il “popolo italiano” è contento di quest’uomo alla guida del Paese? Coloro che si ritrovano a dover pagare il “pizzo” (il tampone per chi non avesse capito!) per poter andare a lavorare, sono proprio tanto contenti? Coloro che si sono trovati obbligati ad inocularsi il “siero magico” contrabbandato da vaccino, sono così lieti? Tutti coloro che gestiscono attività che, dopo due anni di investimenti a fondo perduto (plexiglass, disinfettanti, mascherine……) si ritrovano con la clientela ridotta al minimo perché buona parte della popolazione che, per vari motivi, non ha potuto o voluto inocularsi, e sono sprovvisti dell’infame tessera verde (come dice il filosofo Diego Fusaro) sono poi proprio tanto appagati dalle decisioni del prode condottiero? Ma chi suggerisce ai nostri “governanti” certe perle di “insensatezza”?
Ignoro quale tipo di disinfettante o di profumo per ambienti usino a Roma nelle illustri aule governative, ma quando sento certe frasi pronunciate dai massimi rappresentanti delle istituzioni, resto basita!
Alcuni giorni fa il signor Mario deve aver detto, almeno così riferisce la stampa: “Difenderemo la normalità riconquistata con le unghie e con i denti”. Scusi, signor Mario, ma lei dove vive? Dove viveva fino al 2020, anno d’inizio di questa follia planetaria? Veramente nel paese dove ha trascorso la sua vita questa che ci sta imponendo era la “normalità”?? Forse nel Draghistan si vive così e si è contenti di vivere così??
E il signor Sergio, presidente della Repubblica in scadenza, che ha detto, sempre secondo i mezzi d’informazione: “Vi lascio un paese unito. Fatene buon uso”. Un paese unito? Dove? Noi italiani siamo abbastanza inclini alla divisione: tra città, paesi, borgate, rioni… Il palio di Siena è un esempio classico, ma voi siete riusciti a portare la divisione all’interno stesso delle famiglie! E di questo dovrete rendere conto, non so su questa terra, perché mi risulta che la magistratura in Italia sia sotto un incantesimo, “desaparecida”, ma nell’altra Vita di sicuro! E Dio sarà anche misericordioso, ma si dice che sia anche “giusto”!!
Siete stati bravi, non c’è che dire! Come ha detto monsignor Crepaldi, Vescovo di Trieste: “Il coronavirus è stato un esperimento mondiale. È possibile che, sulla scorta di questa esperienza, si producano in futuro nuove emergenze, magari di tipo ecologico e ambientalistico, per motivare una stretta delle libertà e per instaurare forme di pianificazione centralizzata e di controllo uniformato”. Pensare che la situazione sia stata deliberatamente creata (A pensar male si fa peccato, ma si sbaglia di rado! Diceva il signor Giulio Andreotti) forse, forse, è eccessivo. Sicuramente è stata un’occasione ghiotta che è stata colta al volo! E con il terrore inculcato dai mezzi di informazione lautamente finanziati, sono riusciti a sfilare poco alla volta tutte quelle libertà per cui i nostri nonni e i nostri padri hanno duramente lottato, sacrificando anche la vita. Sempre con la scusa di farlo per il nostro bene, per la nostra salute, è chiaro! Ma a questo punto avrei un paio di domande da fare a chi ci ha governato e a quanti ci governano ora, cioè al signor Mario, perché gli onorevoli che siedono sugli scranni sembrano più belle statuine del presepe, che rappresentanti, e difensori, del popolo!!!
Se avete così a cuore la nostra salute, perché negli ultimi vent’anni avete sempre tagliato i finanziamenti pubblici alla sanità, chiudendo ospedali, riducendo il personale, lesinando sugli esami e sulle terapie?
Se siete così preoccupati per la nostra salute perché avete sospeso migliaia di operatori sanitari che si erano prodigati durante la recente epidemia, lasciando addirittura paesi interi senza il medico di base?
Se siete così attenti alle nostre necessità in tema di sanità, perché avete smantellato tutta la medicina di base? Nel paese dove abito c’erano tutti i servizi: prelievo del sangue, misurazione della pressione, si facevano le punture terapeutiche (non quelle che vanno di moda ultimamente), si potevano fare le visite specialistiche perché venivano i medici dal vicino ospedale; ora, dopo aver costruito la “città della salute” (espressione molto ampollosa, che si riferisce ad un edificio praticamente inutilizzato!), si fanno i prelievi del sangue una mattina la settimana. E basta, in un paese di diecimila abitanti! È questa la cura che avete in modo particolare per gli anziani?
Se siete così attenti alle esigenze del popolo, perché vi accingete a lasciare a casa, sospesi, gli insegnanti e quanti nelle forze dell’ordine, esercitando un legittimo diritto, hanno scelto di non farsi inoculare il “siero magico”? E private gli allievi e i cittadini di lavoratori capaci, professionalmente preparati e amanti del loro lavoro?
Siete stati bravi, non c’è che dire! Ne avete abbindolati tanti, troppi, ma non durerà in eterno!
Ogni tanto qualcuno si sveglia perché i conti non tornano! Il “siero magico” doveva essere la salvezza! Invece siamo ormai alla terza dose, ci si contagia ugualmente, ci si ammala, si finisce in ospedale, in sala rianimazione, e si muore pure, anche se pluri-inoculati (si prega di non dimenticare mai la “o”!!!). E se qualcuno cominciasse a dire la verità, anche non tutta in una volta perché potrebbe causare “overdose”, ma un po’ alla volta non sarebbe male, riusciremmo a digerirla meglio….
E comunque, visto che siamo ancora nell’ottava di Natale, mi permetto di augurare buon Natale a tutti: festeggiamo la nascita di questo Bambinello che, lui sì, è Via, Vita e Verità!
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