Uno studio preprint, di Phillip P. Salvatore et al., reso disponibile questa settimana dal Covid Response Team del governo degli Stati Uniti presso i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha rilevato che le persone vaccinate non sono “meno infettive” delle persone non vaccinate. Questo studio dovrebbe essere letto dal nostro governo il quale, sulla base di una falsa ed antiscientifica ipotesi che i vaccinati siano meno contagiosi dei non vaccinati, discrimina i cittadini tra coloro che possono girare liberamente (i vaccinati) e coloro che devono subire una segregazione (i non vaccinati).
Di seguito l’abstract dello studio nella mia traduzione.
Background: La misura in cui le persone vaccinate che si infettano con la SARS-CoV-2 contribuiscono alla trasmissione non è chiara. Durante un’epidemia di SARS-CoV-2 con la variante Delta tra persone incarcerate con alti tassi di vaccinazione in una prigione federale, abbiamo valutato i marcatori di diffusione virale nelle persone vaccinate e non vaccinate.
Metodi: Persone incarcerate consenzienti con infezione confermata da SARS-CoV-2 hanno fornito campioni nasali del medio-turbinato ogni giorno per 10 giorni consecutivi e hanno riferito dati sui sintomi tramite questionario. Su questi campioni nasali sono stati eseguiti la reazione a catena della polimerasi con trascrizione inversa in tempo reale (RT-PCR), il sequenziamento dell’intero genoma virale e la coltura virale. La durata della positività della RT-PCR e della coltura virale è stata valutata utilizzando l’analisi della sopravvivenza.
Risultati: Un totale di 978 campioni è stato fornito da 95 partecipanti, di cui 78 (82%) erano completamente vaccinati e 17 (18%) non erano completamente vaccinati. Non sono state rilevate differenze significative nella durata della positività RT-PCR tra i partecipanti completamente vaccinati (mediana: 13 giorni) rispetto a quelli non completamente vaccinati (mediana: 13 giorni; p=0,50), o nella durata della positività della coltura (mediane: 5 giorni e 5 giorni; p=0,29). Tra i partecipanti completamente vaccinati, la durata complessiva della positività della coltura era più breve tra i destinatari del vaccino Moderna rispetto ai destinatari del vaccino Pfizer (p=0,048) o Janssen (p=0,003).
Conclusioni: Mentre questo campo continua a svilupparsi, i medici e i professionisti della salute pubblica dovrebbero considerare che le persone vaccinate che si infettano con la SARS-CoV-2 non sono meno infettive delle persone non vaccinate. Questi risultati sono di fondamentale importanza, soprattutto in contesti di congregazione dove la trasmissione virale può portare a grandi epidemie.
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