di Annarosa Rossetto
La dichiarazione “il vaccino non è stato testato per proteggere dal contagio” fatta dalla dirigente Pfizer Janine Small al Parlamento Europeo è stata liquidata dal mainstream mediatico e politico con affermazioni che la riducevano ad una banale ripetizione di quanto già comunicato da medici, ministri ed esperti vari. La notizia, quindi, è sparita velocemente dai mezzi di informazione “ufficiale” sostituita dagli appelli al terzo booster o quinta dose per gli anziani.
La questione, invece è di importanza fondamentale perché sulle false affermazioni riguardo la asserita protezione fornita dai vaccini si è creato, soprattutto in Italia, un sistema di discriminazione di livello crescente per tutti i cittadini – ragazzini compresi. Anche se oggi i responsabili cercano di far dimenticare le dichiarazioni imbarazzanti proprie e altrui che davano il vaccino come barriera non solo per la malattia grave ma anche, appunto, per il contagio proprio e altrui.
Riprendiamo in merito, ampliandoli nelle parti non in corsivo, una serie di tweet di Maddalena Loy, giornalista per il web con anni di lavoro per i siti della Rai, de L’Unità e de Il Foglio, in cui vengono messe in evidenza le bugie di oggi rispetto alle dichiarazioni di J. Small.
Le 4 bufale di quelli che “l’audizione Pfizer è un fake”
- “NESSUNO ALL’INIZIO HA DETTO CHE IL VACCINO PROTEGGE DAL CONTAGIO”
Falso: oltre a quanto detto dalle nostre istituzioni, ricordiamo in particolare le parole di Draghi “Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire. Non ti vaccini, contagi, lui o lei muoiono” ci sono i tweet e i video (vedi tweet successivi) di Pfizer e Bourla


Giorgio Palù, Presid. Aifa, il 23/12/2020 in conferenza stampa con Zaia dichiarava: “Questo vaccino previene addirittura l’infezione, NOI IN AIFA ABBIAMO VISTO I DATI (quali?)”. Sileri, il 15/9/21 al Senato affermava: “Dicono che i vaccinati prendono virus e lo trasmettono, è una falsità, è una bugia!” Bourla in un primo spezzone dice chiaramente che il vaccino “Previene l’infezione” e “i dati ci dicono che c’è protezione contro la trasmissione”, poi elogia il Green Pass applicato in Israele e in ultimo sostiene che “bisogna massimizzare il numero di persone vaccinate che non possano infettarsi. Ci si vaccina non solo per proteggere sé stessi ma anche la società”
Giorgio Palù, Presid. Aifa, il 23/12/2020 in conf. stampa con Zaia dichiarava: “Questo vaccino previene addirittura l’infezione, NOI IN AIFA ABBIAMO VISTO I DATI (quali?)”.
— Maddalena Loy (@madforfree) October 18, 2022
Sileri, 15/9/21, Senato: “Dicono che i vaccinati prendono virus e lo trasmettono, è falsità, è bugia!”
2/ pic.twitter.com/mM68C5tFWb
“DA QUANDO ABBIAMO COMINCIATO A VACCINARE, PERÒ, LE EVIDENZE CI HANNO DETTO CHE IL VACCINO PROTEGGEVA ANCHE DAL CONTAGIO
Falso: da aprile 2021 diversi studi dicono altro:
Il CDC ad agosto 2021 dice che il 74% dei vaccinati partecipanti a eventi ha contratto infezione. Testualmente: “A luglio 2021, 469 casi Covid sono stati identificati tra residenti Massachusetts. Circa 3/4 (346= 74%) dei casi si sono verificati in persone completamente vaccinate”
La rivista di Microbiologia Clinica CMI a luglio 2021 analizza le caratteristiche cliniche di 152 pazienti Covid-19 ospedalizzati completamente vaccinati in Israele: “Grave infezione, associata ad alto tasso mortalità, potrebbe svilupparsi in minoranza individui completamente vaccinati con molteplici comorbilità”
Lancet, già ad aprile 2021, in un articolo intitolato “Efficacia ed efficienza del vaccino anti-Covid: L’elefante (che non c’è) nella stanza” spiegava che l’efficacia nella trasmissione non era stata studiata. In pratica sosteneva che non si può parlare di protezione dal contagio né affermare che “il vaccino blocca l’infezione” perché le infezioni non sono eventi studiati.
Senza andare lontano, nello stesso bollettino del nostro Istituto Superiore di Sanita à a luglio e ancor più a ottobre 2021 le caselline dei vaccinati non sono vuote: anche tra i vaccinati c’erano contagiati (e ricoverati in Terapia Intensiva così come deceduti). Il vaccinato poteva infettarsi, ma il Green Pass per il lavoro fu introdotto lo stesso, a ottobre
Insomma, nel 2021 – quando è stato istituito il green pass – nessuno poteva dichiarare che il vaccino bloccasse il contagio perché non c’erano evidenze che lo dimostravano. Anzi. Eppure sulla base di questa ratio è stato approvato il Dl 52 che ha istituito il green pass.
“SULLA BASE DI QUESTE EVIDENZE E DELLA CERTIFICAZIONE VERDE UE ABBIAMO ISTITUITO IL GREEN PASS”
Falso: il Regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2021, che istituisce la certificazione verde prevede la non discriminazione per chi “sceglie di non vaccinarsi”
Incredibilmente, la traduzione italiana in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUCE) del Reg. 953/2021 ha omesso, tra le varie possibilità per non vaccinarsi (guarito, esentato, ecc) quella di poter “scegliere di non farlo”, prevista dal Regolamento stesso in tutte le altre traduzioni.
“SOLO CON OMICRON ABBIAMO CAPITO CHE IL VACCINO NON AVEVA EFFICACIA, O NE AVEVA POCA, SUL CONTAGIO”
Falso: si sapeva già da prima. Si sapeva ma non si diceva. Anzi, si diceva il contrario.
E comunque, il super green pass (lasciapassare solo da vaccinazione/guarigione) che ha impedito a cittadini non vaccinati di lavorare e a over12 di prendere bus per scuola, è stato istituito il 15/2/2022 quando era più che evidente che il vaccino non bloccasse i contagi.
Ecco perché l’audizione di J.Small di Pfizer (che il 10/10/22 al Parlamento europeo ha confermato che la compagnia non ha mai fatto trials sull’efficacia del vaccino nella trasmissione del coronavirus) sarà utile per i magistrati alle prese con i ricorsi di chi ha perso il lavoro x il green pass.
Ecco perché l’audizione di J.Small di Pfizer (che il 10/10/22 al Parlamento europeo ha confermato che la compagnia non ha mai fatto trials su efficacia vaccino nella trasmissione) sarà utile x i magistrati alle prese con i ricorsi di chi ha perso il lavoro x il green pass
— Maddalena Loy (@madforfree) October 18, 2022
13/13 pic.twitter.com/Ka324ciO6W
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Stanno negando con disperazione l’evidenza, ma bisogna essere più tenaci di loro nel far emergere la verità. Ne va del nostro futuro, mai più totalitarismo sanitario.
Solo chi già prima del 2020 vedeva una convergenza di interessi muoversi verso un nuovo tipo di mondo e di uomo, ha potuto comprendere che la c.d. pandemia costituiva un’accelerazione di processi già in atto. Personalmente sono stato diffidente sin dall’inizio: da quando coloro che già avevano firmato lo stato di emergenza sull’Italia per sei mesi, ci vennero a dire di abbracciare il cinese, di fare l’happy hour o di mangiare l’involtino primavera. il buon Dio è così misericordioso che ci si può sempre pentire, sino all’ultimo. Ma se così non sarà, il peso di migliaia di vite umane sacrificate in nome del great reset è un peso che non sarà molto divertente trovarsi sulle spalle, perché temo che ingannare il Padre eterno sia un tantino più complesso che ingannare un branco di uomini impauriti e abituati a tenete il cervello in naftalina.