L’Arciv. Carlo Maria Viganò scrive una lettera aperta dopo che Papa Francesco ha scritto una lettera a mano di incoraggiamento e di lode all’attività pastorale LGBT di padre Martin che comprendeva un incontro pubblico che si sarebbe tenuto giorni dopo, ed in cui la testimonianza chiave sarebbe stata quella di Suor Jeannine Gramick, S.L., co-fondatrice del New Ways Ministry, associazione già messa all’indice sia dalla Conferenza Episcopale USA che dalla Congregazione della Dottrina della Fede, all’epoca diretta dal Card. Joseph Ratzinger, 

La lettera è apparsa su catholicfamilynews, e ve la propongo nella mia traduzione. 

 

Arciv. Carlo Maria Viganò - Papa Francesco - Padre James Martin, S.J.
Arciv. Carlo Maria Viganò – Papa Francesco – Padre James Martin, S.J.
Viganò-simbolo-vescovile

 

IL MONDO, LA CARNE E IL DIAVOLO

Scitote quoniam Dominus ipse est Deus:
Ipse fecit nos, et non ipsi nos.

Sappiate che il Signore è Dio:
ci ha fatti, e non noi stessi.

Sal 99,3

I nemici della nostra anima sono sempre gli stessi, e le insidie che ci tendono sono sempre le stesse. Il mondo, con le sue seduzioni; la carne, corrotta dal peccato originale e incline al male; e il diavolo, l’eterno nemico della nostra salvezza che si serve della carne per assediarci. Due nemici esterni e uno interno, sempre pronti a farci cadere in un momento di distrazione, di debolezza. Questi nemici spirituali accompagnano ognuno di noi dall’infanzia alla vecchiaia, e tutta l’umanità lungo le generazioni e le epoche.

Gli alleati su cui possiamo contare per sconfiggere il mondo, la carne e il diavolo sono la Grazia di Dio, la frequente ricezione dei Sacramenti, l’esercizio delle Virtù, la preghiera, la penitenza, la considerazione dei Novissimi, la meditazione della Passione del Signore e il vivere alla Sua presenza.

In quest’epoca ribelle e scristianizzata, in cui la società non solo non ci aiuta a perseguire il nostro fine ultimo, ma anzi fa di tutto per allontanarci da esso, l’autorità civile ci fa seguire il mondo, indulgere ai desideri della carne e servire il Nemico della razza umana. È un’autorità perversa e pervertitrice, che ha fallito nel suo dovere di governare e governare il corpo sociale per condurre gli individui alla salvezza eterna. Al contrario, essa nega la salvezza eterna, rifiuta l’Autore Divino e adora l’Avversario.

Non c’è quindi da meravigliarsi se questa modernità apostata, in cui l’azione illegale è la norma e il vizio viene offerto come esempio da imitare, vuole cancellare ogni traccia di Dio e del Bene nella società e negli individui, facendo un patto infernale con il mondo, la carne e il diavolo. Questo è ciò che vediamo accadere nella sfacciata promozione della sodomia, la perversione del vizio in tutte le sue forme più abiette, e nella derisione, delegittimazione e condanna della purezza, della rettitudine e della virtù.

Ma se oggi la nostra lotta quotidiana contro i nostri nemici deve includere anche uno sforzo titanico di lotta contro lo Stato, che dovremmo poter considerare nostro amico e che invece lavora per corromperci fin dalla più tenera età, è doloroso e tragico vedere altri traditori e mercenari unirsi a questo assedio: Pastori malvagi che abusano della sacra autorità che hanno ricevuto da Nostro Signore per spingerci verso la dannazione, per convincerci che ciò che fino a ieri era considerato peccaminoso e indegno di chi è stato redento dal Sangue di Cristo è ora diventato lecito e buono.

Lo spirito mondano, l’asservimento alla concupiscenza e – cosa ancora più grave – il rifiuto di lottare contro il Maligno hanno infettato gran parte della Gerarchia della Chiesa Cattolica, fino ai suoi più alti livelli, rendendola nemica di Dio, della Sua Legge e delle nostre anime. Come è successo con l’autorità civile, così anche l’autorità religiosa ha abdicato al suo giusto ruolo, rinnegando lo scopo stesso per cui è stata voluta dalla Divina Provvidenza.

La novità di questa perversione dell’autorità, che preannuncia lo scontro epocale dei Tempi Finali, sta proprio nella corruzione dei Pastori e nel fatto che i singoli membri dei fedeli, come un gregge senza capo, si trovano a dover resistere eroicamente a un assalto alla Cittadella su più fronti, in cui sono stati abbandonati dai loro capi, che stanno aprendo le porte e permettendo alle orde nemiche di entrare per sterminarci.

La discussione sulla proposta di legge Zan, l’imposizione dell’ideologia LGBTQ+ e l’indottrinamento della teoria gender in Italia segue un piano mirato organizzato a livello globale, che in molte nazioni è già stato portato a compimento. Nazioni in cui, anche dopo due secoli di rivoluzioni, l’impronta del cattolicesimo era sopravvissuta nel tessuto sociale, ora si sono completamente paganizzate. Le bandiere arcobaleno sventolano non solo sulla facciata delle istituzioni pubbliche, ma persino sulle facciate delle cattedrali, sui balconi delle residenze dei vescovi e persino all’interno delle chiese.

In tempi recenti – anche solo trent’anni fa – si diceva da alcuni che per sostenere una minoranza di persone traviate dal vizio e per difenderle dalla discriminazione, lo Stato doveva intervenire con forme di protezione e garanzie della loro libertà. Col senno di poi, questa era un’affermazione irragionevole e illogica, perché la libertà della persona umana consiste nell’adesione della volontà al bene a cui è ordinata la sua natura e nel perseguimento del suo fine materiale e soprannaturale. Ma nel grande inganno con cui il Diavolo ha sempre cercato di allettare l’uomo, questo apparente pretesto ha sedotto molti. Sembrava che fosse necessario il coraggio di rivendicare il diritto al vizio e al peccato contro la crudele durezza di una “maggioranza rispettabile” ancora legata ai precetti della Religione. Si rivendicava l’orgoglio di essere diversi in un mondo di uguali, di avere diritto a uno spazio per il vizio in un “mondo virtuoso”.

In quegli anni, la Chiesa levava ancora, forse con meno convinzione ma sempre fedele al suo mandato divino, la voce del magistero immutabile per condannare la legittimazione di comportamenti intrinsecamente disordinati. Attenta alla salvezza eterna delle anime, ella vedeva quali disastri avrebbero colpito la società con l’approvazione di stili di vita totalmente antitetici alla Legge Naturale, ai Comandamenti e al Vangelo. I Pastori sapevano essere coraggiosi difensori del Bene, e i Papi non avevano paura di diventare oggetto di attacchi indecorosi da parte di coloro che vedevano in loro il katechon che impediva la corruzione definitiva del mondo e l’instaurazione del Regno dell’Anticristo.

Oggi quell’eroica battaglia – che abbiamo appreso essere già indebolita da un’estesa corruzione interna di Vescovi e sacerdoti – sembra non avere più senso, così come non sembra avere più senso l’insegnamento della Sacra Scrittura, dei Padri della Chiesa e dei Romani Pontefici. Chi siede a Roma è circondato da persone immorali che strizzano l’occhio ai movimenti LGBTQ+ e simulano ipocritamente un’accoglienza e un’inclusività che tradisce la loro scelta di campo e le loro tendenze peccaminose. Non c’è più coraggio; non c’è più fedeltà a Cristo; e si è arrivati al punto di insinuare che, se Bergoglio è stato capace di cambiare la dottrina sulla pena capitale – cosa inaudita e assolutamente impossibile – sarà certamente capace anche di rendere lecita la sodomia in nome di una carità che non ha nulla di cattolico e che è ripugnante alla Rivelazione Divina.

Le processioni blasfeme che sfilano per le strade delle capitali del mondo, e che sono arrivate al punto di bestemmiare e deridere perfidamente il Sacrificio di Nostro Signore nella Città Santa consacrata dal sangue degli Apostoli Pietro e Paolo, sono accolte dai mercenari della setta conciliare, che tace davanti alle sacrileghe benedizioni delle coppie omosessuali ma condanna come “rigidi” coloro che vogliono rimanere fedeli all’insegnamento del Salvatore. E mentre i buoni Vescovi e sacerdoti si confrontano quotidianamente con la demolizione che viene dall’alto, vediamo pubblicate le incantevoli e seducenti parole scritte da Bergoglio a James Martin, SJ, a sostegno di un’ideologia perversa e pervertente che offende la Maestà di Dio e umilia la missione della Chiesa e la sacra autorità del Vicario di Cristo.

Come Successore degli Apostoli e Maestro della Fede, in spirito di vera comunione con la Sede del Santissimo Pietro e con la Santa Chiesa di Dio, rivolgo loro un severo avvertimento, ricordando che la loro autorità deriva da Gesù Cristo, e che ha forza e valore solo se rimane orientata al fine per cui Egli l’ha costituita. Che questi Pastori considerino gli scandali che causano ai fedeli e ai semplici, e le ferite che infliggono al tormentato corpo ecclesiale – scandali e ferite di cui dovranno rispondere alla Giustizia Divina nel giorno del loro Giudizio Particolare e anche davanti a tutto il genere umano nel giorno del Giudizio Universale.

Esorto i numerosi fedeli scandalizzati e sconcertati dall’apostasia dei Pastori a moltiplicare le loro preghiere con uno spirito soprannaturale di preghiera e di penitenza, implorando il Signore che si degni di convertire i mercenari, riconducendoli a Sé e alla fedeltà al Suo divino insegnamento. Preghiamo la Madre Purissima, la Vergine delle Vergini, di ispirare sentimenti di pentimento nei ministri che sono stati corrotti dal peccato e dall’impurità, affinché considerino l’orrore dei loro peccati e le terribili pene che li attendono: possano rifugiarsi nelle Santissime Piaghe di Cristo ed essere purificati dal lavabo del Sangue dell’Agnello.

Ai nostri fratelli sedotti dal mondo, dalla carne e dal demonio, rivolgo un accorato appello, affinché comprendano che non c’è orgoglio nell’offendere Dio, nel contribuire consapevolmente ai tormenti della Sua Passione, nel pervertire la propria natura e rifiutare malvagiamente la salvezza che Egli ha ottenuto da Suo Padre attraverso la Sua morte sul legno della Croce. Fate delle vostre debolezze un’occasione di santità, un motivo di conversione, un’opportunità per far risplendere la grandezza di Dio nella vostra vita. Non lasciatevi ingannare da un Nemico che oggi sembra assecondare i vostri vizi con la sola intenzione di rubarvi l’anima e dannarvi per l’eternità. Siate orgogliosi, veramente orgogliosi: non della schiavitù al peccato e alla perversione, ma di aver saputo resistere alle seduzioni della carne per amore di Gesù Cristo. Pensate alla vostra anima immortale, per la quale il Signore non ha esitato a soffrire e morire. Prega! Prega Maria Santissima, affinché interceda presso il suo Figlio Divino, dandoti la Grazia di resistere, di combattere e di vincere. Offrite le vostre sofferenze, i vostri sacrifici, i vostri digiuni al Signore per ottenere quella libertà dal Male che il Seduttore vuole togliervi con l’inganno. Questo sarà il vostro vero orgoglio e anche il nostro.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

29 giugno 2021
SS. Apostolorum Petri et Pauli

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