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Dopo essere stato duramente criticato per il suo sostegno al caso che ha generato la polemica, monsignor Gustavo Rodríguez Vega, vicepresidente della Conferenza episcopale messicana (CEM), ha cercato di giustificare il motivo dell’uso della bandiera LGBT per coprire le bare durante il funerale di un attivista gay e del suo compagno nella cattedrale di Aguascalientes. Sebbene ciò abbia generato polemiche tra i fedeli, il prelato ha difeso la decisione.
L’incidente è avvenuto durante la Messa funebre dell’attivista “magistrade” e “non binario” Ociel Baena e del suo compagno, svoltasi la mattina del 14 novembre.
Lunedì 13 novembre, i corpi senza vita di Ociel Baena e del suo compagno sono stati scoperti all’interno della residenza di Baena, con segni di violenza. In una dichiarazione rilasciata lo stesso giorno, la Procura Generale dello Stato di Aguascalientes ha affermato che “tutto indica che potrebbe trattarsi di una questione personale”, poiché “uno strumento affilato” è stato trovato in possesso di uno dei defunti.
Le immagini e i video condivisi sui social media mostrano che, durante la cerimonia di addio, le persone vicine hanno posto la bandiera LGBT sulle bare.
Monsignor Rodríguez Vega, arcivescovo dello Yucatán, ne ha parlato durante una conferenza stampa tenutasi giovedì 16 novembre. Ha esordito ricordando che sia Baena che il suo compagno sono “figli di Dio e nostri fratelli e sorelle” e che, pertanto, “non potevamo in alcun modo non accoglierli nella Chiesa”. Soprattutto quando la famiglia ha voluto portarli lì [nella Cattedrale di Aguascalientes]”.
ACI Prensa ha intervistato il prelato in merito alla situazione, chiedendogli della collocazione delle bandiere che hanno indignato tanti fedeli della Chiesa, e l’arcivescovo ha risposto che “se hanno messo quelle bandiere, che hanno un significato così importante per loro, beh, lo rispettiamo”.
E ha continuato: “Non c’è alcun problema. Non c’era l’intenzione di offendere nessuno”, poiché “anche loro sono i benvenuti a tutti i servizi che la Chiesa può offrire”.
Chi era Ociel Baena?
Nato a Saltillo nel 1984, Baena era un avvocato laureato all’Università Autonoma di Coahuila e aveva conseguito un dottorato in legge all’Università Autonoma di Durango. Inizialmente ha ricoperto il ruolo di segretario generale del Tribunale elettorale dello Stato di Aguascalientes.
Tuttavia, nell’ottobre 2022, ha assunto temporaneamente la carica di magistrato in seguito alla partenza di Claudia Eloísa Díaz de León González. Questa posizione provvisoria doveva essere mantenuta fino alla nomina del suo successore da parte del Senato della Repubblica.
Identificandosi come persona “non binaria”, Baena ha chiesto di essere riconosciuto con il termine “magistrade” come parte del suo impegno nell’attivismo LGBT. Nel maggio del 2023 ha ottenuto la distinzione di essere il primo a ricevere un passaporto “non binario”, un’iniziativa attuata dal governo di Andrés Manuel López Obrador.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni del responsabile di questo blog. I contributi pubblicati su questo blog hanno il solo scopo di alimentare un civile e amichevole confronto volto ad approfondire la realtà.
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