L’accusatore del cardinale George Pell ha negato di essere stato corrotto per fare delle accuse di abuso contro il cardinale, dopo che i media italiani hanno riportato l’accusa che il cardinale Angelo Becciu potrebbe aver inviato del denaro all’Australia come tangente durante il processo Pell.

Se ne parla in questo articolo pubblicato dallo staff del Catholic News Agency. Eccolo nella mia traduzione. 

 

Card. Angelo Becciu

Card. Angelo Becciu (Vatican media)

 

L’accusatore del cardinale George Pell ha negato di essere stato corrotto per fare delle accuse di abuso contro il cardinale, dopo che i media italiani hanno riportato l’accusa che il cardinale Angelo Becciu potrebbe aver inviato del denaro all’Australia come tangente durante il processo Pell.

“Il mio cliente nega di essere a conoscenza o di aver ricevuto pagamenti”, ha affermato l’avvocato Vivian Waller, che rappresenta un uomo che ha accusato Pell di abusi sessuali, in una dichiarazione del 5 ottobre. “Non commenterà ulteriormente in risposta a queste accuse”.

Questa smentita è arrivata dopo che notizie speculative sui giornali italiani hanno indicato che Becciu era stato accusato di aver trasferito denaro da un conto segreto del Vaticano in Australia mentre Pell stava affrontando un processo penale nel 2018, con l’accusa di aver abusato sessualmente di due ragazzi mentre era arcivescovo di Melbourne negli anni Novanta.

Pell è stato condannato per quell’accusa, dopo che un primo processo si era concluso con una giuria senza una maggioranza, e nel 2019 è stato condannato alla prigione. È stato liberato il 7 aprile 2020, dopo che l’Alta Corte australiana ha concluso che la giuria del processo di Pell non aveva agito razionalmente quando non ha trovato alcuna possibilità di dubbio nelle accuse che il cardinale ha dovuto affrontare.

La condanna iniziale del cardinale ha diviso profondamente l’Australia, con molti giuristi altrimenti disposti in modo sfavorevole nei confronti di Pell che definivano le accuse contro di lui irragionevoli e poco plausibili. Il cardinale era stato accusato di aver abusato sessualmente di due ragazzi in una sacrestia della cattedrale mentre portava con sé il suo pastorale, o bastone da vescovo, in un momento in cui più persone testimoniarono che Pell era altrove e la sacrestia era occupata.

Fino al 2017, Pell ha guidato una iniziativa richiesta da Papa Francesco per portare ordine e responsabilità nelle finanze del Vaticano, che per lungo tempo sono state carenti di procedure, controlli e supervisione centralizzati. Pell si è scontrato in questo ruolo con Becciu, che come sostituto della Segreteria di Stato del Vaticano ha servito effettivamente come direttore dello staff del papa. Becciu a un certo punto ha agito per annullare un contratto che Pell aveva stipulato per una revisione esterna delle finanze vaticane.

Almeno dal 2018, gli investigatori penali stanno esaminando una rete di investimenti e transazioni presso la Segreteria di Stato che sono collegati a Becciu; il mese scorso il cardinale è stato licenziato dalla sua carica in Vaticano e ha rinunciato “ai diritti propri dei cardinali”, pur rimanendo formalmente membro del Collegio cardinalizio.

Si ritiene che Becciu potrebbe presto affrontare accuse penali per il suo ruolo in diversi investimenti vaticani e schemi finanziari di dubbia integrità e legalità che ammontano a centinaia di milioni di euro.

Le notizie che Becciu potrebbe aver trasferito denaro in Australia per mettere nei guai Pell hanno attirato l’attenzione internazionale da quando sono apparse sui giornali italiani venerdì e nel fine settimana.

L’accusa è legata a mons. Alberto Perlasca, un ex sostituto di Pell che si dice stia collaborando con gli investigatori. Ma mentre le presunte accuse hanno fatto notizia in Italia, Australia, Regno Unito e Stati Uniti, non sono state confermate in modo indipendente e rimangono attribuite solo a fonti anonime.

L’ex avvocato di Pell, Robert Richter, QC, ha chiesto un’indagine sulle accuse, e lunedì mattina Papa Francesco ha incontrato il nunzio apostolico in Australia. Becciu ha negato le accuse.

 

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